| okay,questo capitolo mi è venuto fuori di botto,cioè,davvero,non so nemmeno quello che ho scritto ne come andrà avanti la storia,diciamo che mi viene tutto sul momento ò.ò spero che vi piaccia <3
Chapter 3
La mattina dopo mi svegliai senza bisogno che Silvia venisse a bussare alla mia porta,era come se qualcosa dentro di me non vedesse l'ora di arrivare in quel negozio e di lavorare.
Mi alzai e come al solito evitai di guardarmi in faccia consapevole del fatto che fossi inguardabile,quindi optai per prendere un vestitino lungo fino a metà coscia e un paio di stiletto,oggi non avrei lavorato nel reparto giovani,ma nel reparto musica con Liam e la cosa mi emozionava,ma allo stesso tempo mi terrorizzava. Quando avevo fatto il colloquio mi era stato detto che quello era il reparto più difficile da gestire perchè c'erano sempre tantissimi clienti spaventati di sbagliare o talmente insicuri che riempivano i commessi di domande anche inutili.
Uscii piano dalla camera cercando di non svegliare nessuno,Silvia dormiva ancora sul divano letto,si era attaccata al cusino come se fosse suo figlio e sorrisi pensando alla sbronza che si era presa la sera prima,non le era mai capitata una cosa del genere prima di allora.
Entrai in bagno e mi truccai giusto il minimo indispensabile,odiavo mettermi troppo trucco,non volevo l'effetto bambolina. Sistemai i capelli,uscii piano facendo attenzione che la porta non sbattesse a causa del vento e poi mi diressi verso la fermata della metro,oggi me l'ero presa un po più con calma quindi avevo meno tempo da perdere.
Arrivai da Harrods in perfetto tempo e mi diressi verso l'entrata del personale,ma la porta era bloccata da un ragazzo,ma non uno qualsiasi. Era Harry.
"Ehy." disse piano,quel tono di voce era quasi assurdo su di lui,sembrava che non fosse nemmeno lui a parlare. "Vorrei parlarti,se hai un secondo."
Lo guardai con fare distaccato e poi guardai la porta,non avevo molte altre possibilità,vi si era appoggiato con la schiena e se avessi voluto entrare avrei dovuto per forza ascoltare quello che aveva da dirmi. "Dimmi Harry,ma fai in fretta." Guardai l'orologio e mi accorsi che avevamo ancora venti minuti prima dell'inizio del turno,quindi mi appoggiai al muro di fianco a lui.
"Io non sono quello che pensi,non sono quello che ha detto Liam,ho sbagliato,si,ma ora sono diverso" Si passò una mano tra i capelli in modo diverso e iniziò a tamburellare con il piede destro.
"Harry,senti." dissi tirandomi su "Il punto non è il passato,il punto è che io ne ho conosciuti tanti di ragazzi come te,mi hanno mentito,mi hanno usata,mi hanno presa in giro,non ho intenzione di lavorare con l'ennesimo stronzo che non ha nemmeno il coraggio di dirmi la verità." dissi appoggiando la mano sulla maniglia per entrare,ma la mia mano fu fermata dalla sua. "Non me ne è mai importato nulla di quello che pensavano gli altri di me,sai? E non so nemmeno perchè io ti abbia aspettata per venti minuti qui fuori oggi,ma so solo che a me importa di quello che pensi tu di me,mi importa perchè sei diversa da tutte le ragazze che ho conosciuto fino ad ora." disse senza lasciare andare il mio polso,ma la sua non era una presa decisa,era più una presa dolce. "Non ti chiedo di credermi,ti chiedo solo di non odiarmi perchè so che è quello che succederà una volta che varcherai quella porta." lasciò andare la presa e io alzai lo sguardo e incontrai il suo sguardo che non era lo stesso che avevo visto ieri,ma era diverso,sembrava quasi triste. Deglutii rendendomi conto che non ce l'avrei mai fatta a dirgli di no anche perchè in quel momento sembrava decisamente sincero.
"Ci proverò" dissi prima di aprire leggeremente la porta,ma prima di dirigermi verso l'ascensore mi voltai verso di lui "Non è che tu mi abbia reso le cose facili,lo sai vero?" lui annuì e abbassò lo sguardo prima che arrivassero un gruppo di ragazze addette al reparto cartoleria.
Entrai nell'ascensore con un groppo in gola di dimensioni megagalattiche,ma quando le porte dell'ascensore si aprirono al mio piano e vidi davanti a me Liam che mi aspettava sorrisi in automatico. Le altre ragazze ridacchiarono tra di loro e una di loro si avvicinò al mio orecchio "Sei fortunata." disse prima che uscissi.
"Benvenuta nel mio mondo" Liam appoggiò la mano sulla mia schiena e mi accompagnò al nostro reparto. Quel posto era casa mia,era come se fossi entrata nel mio mondo: CD e DVD su ogni scaffale mi guardavano quasi come se mi volessero dare il benvenuto.
"Vedo che ti senti già a casa" disse un ragazzo con una pettinatura molto simile a quella di Liam,ma dai capelli un po più scuri. "Tu devi essere Lia,l'unica ragazza del piano." disse un altro ragazzo dai capelli corti usando una voce assurda,ma divertentissima.
"Lia,loro sono Louis e Zayn,lavorano con noi" disse Liam sedendosi sulla sedia che si trovava dietro un tavolino che date le sue dimensioni avrebbe potuto far concorrenza a quello dei puffi.
"Si e siamo anche amici di questo essere più o meno da quando avevamo otto anni." Zayn si appoggiò al tavolino facendolo traballare tutto. "Parla per te,io ne avevo dieci." disse Louis prima di evitare che il computer che avremmo utilizzato per le ricerche cadesse per terra.
Sia Liam che Zayn scoppiarono a ridere e io non riuscii a fare a meno di fare lo stesso.
"Allora tu vieni direttamente dal mondo dei ricci ribelli eh?" Louis iniziò a disfare uno scatolone pieno di ultimi arrivi.
Abbassai lo sguardo e poi guardai Liam senza sapere cosa dire,non volevo dire che Harry mi aveva aspettata fuori,qualcosa dentro di me mi diceva che dovevo in un certo senso proteggerlo,come se quella cosa l'avrebbe messo in una posizione decisamente scomoda.
"Si,ma ora sono qui" tagliai corto "Chi mi fa vedere cosa bisogna fare?".
Liam si alzò e mi fece cenno di seguirlo a un altra postazione. "Questa è la tua postazione,lavorerai con Louis nel reparto CD,mentre io e Zayn ci occupiamo dei DVD,non ti preoccupare,sembra particolarmente pazzo.. okay,lo è,ma è un ottima persona." sorrisi vedendo il sorriso che era comparso sul viso di Liam mentre parlava dei suoi amici. Mi sedetti sulla sedia e accesi il computer mentre Liam si posizionò alle mie spalle.
"Come funziona questo motore di ricerca?" chiesi appoggiando la mano sul mouse e cliccando sulle icone che mi venivano indicate dalla guida.
"Guarda,basta che fai così.." Liam si avvicinò a me e lo sentii appoggiarsi sulla mia schiena prima che appoggiasse la sua mano destra sulla mia e mi facesse vedere dove dovevo scrivere i titoli e cose di questo genere. "..è semplice" concluse alla fine senza muoversi da quella posizione. Era come se il mio corpo fosse stato paralizzato da una serie di scariche di brividi che erano iniziate quando lui si era appoggiato alla mia schiena e aveva iniziato a parlare quasi sussurrando al mio orecchio.
"E.." deglutii rendendomi conto che facevo persino fatica a finire una frase. ".. è normale che ci sia tutto questo silenzio su questo piano?" Liam coppiò a ridere staccandosi da me e mettendosi al mio fianco. "Questo è il bello di questo reparto" incominciò "La musica la decidiamo noi,abbiamo carta bianca perchè veniamo selezionati in base alle nostre capacità e alle nostre conoscenze in campo musicale e cinematografico,ecco perchè sei stata affidata a questo settore quando hai chiesto di cambiare". Sorrisi e mi accorsi che sul computer vi era un icona che doveva essere quella di ITunes così decisi di cliccare e mi accorsi che su quel programmavi erano più di 10,000 canzoni.
"Apri le danze,stupisci i tuoi colleghi" disse Louis che nel frattempo ci aveva raggiunto. Sorrisi e iniziai a scorrere tra i vari artisti,la scelta era molto più che varia,era come se fossi entrata in un mondo parallelo. Cercai per almeno un minuto,ma alla fine optai per Louboutins di Jennifer Lopez. "Ci mancava una ragazza su questo piano" Liam e Louis scoppiarono a ridere in contemporanea e io arrossii pensando di aver fatto la più grande cavolata della mia vita "Non è una cosa negativa,è solo che noi tre di solito ascoltiamo sempre le stesse canzoni,finalmente è arrivato qualcuno che apporterà qualche cambiamento." disse Liam prima di tornare alla sua postazione che si stava già riempiendo di clienti.
"Allora? Pronta a passare l'intera giornata a correre per gli scaffali per cercare CD?" chiese Louis sedendosi alla postazione di fianco alla mia e sorridendomi per farmi coraggio. Non riuscii nemmeno a rispondergli dato che in meno di un secondo fummo circondati da clienti che avevano bisogno del nostro aiuto.
Passammo l'intera mattinata a cercare CD,a consigliare cantanti a parenti che non sapevano cosa piacesse ai loro nipotini,a aiutare fidanzati che si trovavano in alto mare per quanto riguardava il regalo di anniversario per la loro ragazza.
"Giuro che se il prossimo che arriva mi chiede ancora il CD dei Jonas Brothers gli sbotto in faccia" disse Louis appoggiando la testa al tavolo non appena la folla iniziò a diminuire a causa della pausa pranzo. "Non ne posso più di tutte queste fans che non riescono ad aspettare nemmeno il secondo giorno per averlo,non è che è un edizione limitata,dannazione."
Zayn ci raggiunse sorridente "Allora? Pranzo? Noi abbiamo già messo fuori il nostro cartello" Mi voltai e vidi Liam che stava tirando fuori un pezzo di carta sul quale vi era scritto 'Anche noi dobbiamo mangiare' e sorrisi notando che anche noi ne avevamo uno,quindi feci lo stesso.
"Penso che ci serva decisamente una pausa" dissi alzandomi e guardando Louis che mi sorrise e si alzò giusto quando Liam ci raggiunse. "Non abbiamo molta scelta,che ne dite di un hamburger?".
Annuimmo tutti insieme e raggiungemmo il piano dove si trovava Planet Harrods dove Zayn riuscì a farci avere un tavolo in tempo record facendo l'occhiolino alla ragazza che lavorava all'ingresso.
"Devi smetterla di fare soffrire quella povera ragazza,è ingiusto da parte tua" disse Louis una volta che ci trovammo tutti con le gambe sotto il tavolo e il menu tra le mani.
Iniziammo a chiacchierare del più e del meno,io ero seduta vicino a Louis,mentre Liam si trovava davanti a me e Zayn al suo fianco.
"Non ci credo." disse Louis riportandoci tutti alla realtà. Nessuno di noi capì a cosa stava facendo riferimento,almeno fino a quando non seguimmo con lo sguardo il punto dove si era incantato e non ci accorgemmo che Harry stava per entrare anche lui nello stesso ristorante,ma questa volta con lui non c'era una ragazza,bensì un ragazzo biondo dalla faccia particolarmente simpatica. "E' tornato." disse Zayn chiudendo la mano formando un pugno.
"Si,ve l'avevo detto e a quanto pare ha portato anche rinforzi" Liam guardò nella loro direzione e in quel momento Harry si voltò verso di noi,ma non degnò di uno sguardo nessuno di loro,guardò semplicemente me e sorrise con fare timido,ma allo stesso tempo dispiaciuto.
"Chi è quello?" chiesi scostando lo sguardo. "Il biondo? Si chiama Niall,è un grande amico di Harry e quanto pare l'unico che riesca ancora a sopportare il suo comportamento e le sue cazzate." Zayn non riusciva nemmeno a alzare lo sguardo mentre parlava,era come se fosse stato preso da un attacco di rabbia. "Oh.." non riuscii a dire nulla di meglio,mi sembrava di aver fatto la domanda peggiore del mondo.
Mi voltai nuovamente verso di loro e vidi che Niall si stava avvicinando a noi con uno strano sorriso sulle labbra mentre Harry cercava di trattenerlo con scarsi risultati.
"Chi non muore si rivede" disse Niall fermandosi di fianco a me e Louis. Non passarono nemmeno due secondi che Liam si alzò in piedi e con voce ferma e tesa gli sussurrò deciso "Levati dalle palle Niall o l'ultima cosa che vedrai sarà il mio pugno." non alzò nemmeno la testa,ma tenne lo sguardo fisso sul tavolo come se la vista della sua faccia fosse un incentivo a stenderlo.
"Non basta un lutto?" chiese Niall scoppiando a ridere,pochi secondi dopo però la sua risata venne interrotta da un pugno di Louis che lo stese completamente a terra.
"Ma che cazzo ti passa per la testa?" urlò Niall portandosi la mano al naso che gli sanguinava come chissà che cosa. "Me l'hai rotto brutto coglione!"
Louis lo guardò direttamente negli occhi senza dire nulla,non avevo mai visto uno sguardo così pieno di rabbia in vita mia. "Questo era solo un ventesimo di quello che vorrei fare a te e al tuo amico laggiù" disse fermo.
Io rimasi impassibile,il fatto che Louis avesse colpito di scatto Niall mi aveva colta di sorpresa e la mia sedia si era ribaltata,ma non mi ero fatta nulla di grave,avevo solo il braccio che faceva un po male.
Niall si alzò in piedi e se ne andò trascinando con se Harry che non disse una parola,era come se fosse sotto il controllo di Niall,come se non riuscisse a dire nè a fare nulla.
"Lia" Liam si accorse che mi trovavo a terra e venne da me per aiutarmi a tirarmi su in piedi. "Ma che cos'è questo.." si guardò la mano e notò che c'era del sangue e di sicuro non poteva essere il suo dato che a lui non era successo nulla. Guardai il mio braccio e mi accorsi che ero andata a sbattere contro lo spigolo del tavolo che si trovava dietro di me quando ero caduta,ma non me ne ero resa conto dato che la mia soglia del dolore era molto alta.
"Oh,penso di essere andata a sbattere" dissi scoppiando a ridere per la mia perspicacia. "Sono un emerito scemo,avrei dovuto pensare prima di venirti contro così" disse Louis controllando che la ferita non fosse profonda "Ma che fai? Ridi? Io dico che sono uno scemo e tu ridi?"
Non riuscivo a smettere e ormai tutti non facevano altro che fissarci "Forse è meglio se mangiamo un panino da Starbucks,che ne dite?" feci un cenno ai ragazzi che si scambiarono uno sguardo abbastanza sconvolto,ma che sorrisero pochi secondi dopo.
Prendemmo la scala mobile e raggiungemmo Starbucks dove fortunatamente la fila non era esagerata.
"Scusa per prima." disse Louis mentre Liam e Zayn ordinavano il nostro pranzo. Lo guardai e gli feci un cenno per farli capire che non era successo nulla di che "Cosa è successo con Harry e Niall?" chiesi sedendomi su una sedia e facendogli cenno di fare lo stesso.
"Non penso di essere la persona migliore per raccontartelo,penso che dovrebbe essere Liam a dirtelo. Siamo coinvolti entrambi alla fine,ma è Liam quello che è coinvolto più di tutti noi." iniziò a tamburellare con le dita della mano destra sul tavolo senza nemmeno guardarmi in viso. Non riuscii a chiedergli altro perchè arrivarono Liam e Zayn con i nostri panini e data la quantità di drammi che erano avvenuti fino a quel momento decisi che avrei chiesto spiegazioni in un altro momento.
Il resto della giornata continuò normalmente e una volta che finimmo il turno tornai a casa distrutta,non riuscivo nemmeno a reggermi in piedi. Mandai un sms di scuse a Silvia e Alice che mi stavano aspettando in un pub e mi diressi verso il nostro appartamento dove però c'era qualcuno che mi stava aspettando.
Inizialmente non riuscii a riconoscerlo,ma quando mi avvicinai notai i suoi capelli ricci illuminati dalla lampadina che si trovava sopra la nostra porta.
"Harry" dissi avvicinandomi a lui. Non mi rispose e si limitò a appoggiare la sua mano sul mio braccio per vedere la mia ferita. "Si è chiusa." disse fingendo di sorridere,sembrava davvero distrutto. "Si,mi ha medicata Louis,ha un fut.." mi fermai rendendomi conto che parlare della persona che aveva preso a pugni il suo amico non era la cosa migliore da fare.
"Scusami,avrei dovuto fermarlo. Ha esagerato. Vorrei solo dimenticare quello che è successo in passato,ma il massimo che riesco a fare è continuare a fare finta che vada tutto bene quando in realtà non è così. Loro hanno ragione ad odiarmi e a non riuscire a perdonarmi,hanno ragione e io non dovrei mai comportarmi così." Si sedette su uno degli scalini di cemento che portavano alla porta di casa e io mi sedetti vicino a lui chiudendomi la giacca da vento che indossavo.
"Non voglio forzarti." la voce di Harry sembrava quasi rotta,non volevo obbligarlo a dirmi nulla di che,non volevo che lui si sentisse in dovere di dirmi qualcosa.
"Non mi stai obbligando,è che ormai ci sei dentro e non volevo che accadesse,non sei come le altre ragazze,lo sai. Non sarebbe mai dovuto succedere a te,mai." prese fiato "Ma ormai ci sei dentro e ci sono solo due opzioni: la prima è che io scopaia dalla tua vista,la seconda è che lo faccia Liam" alzò lo sguardo e sorrise rassegnato "Liam è la cosa migliore per te,le nostre contoversie non mi impediscono di essere oggettivo. E' meglio se quello ad allontanarsi sia io." si alzò in piedi e si avvicinò al cancelletto che si trovava davanti a noi. Mi alzai di scatto,non conoscevo Harry e a quanto pareva avrei dovuto odiarlo,ma qualcosa dentro di me non me lo permetteva,qualcosa mi diceva che non avrei dovuto farlo.
"Nessuno di voi se ne deve andare. Non voglio che tu scopaia." dissi sorridendo e appoggiando la mia mano sulla sua spalla per fermarlo,ma non si girò. "Non posso prometterti che saremo grandi amici,non posso,ma non sono una di quelle persone che odia il prossimo. Non so perchè,non ti conosco nemmeno,ma non voglio che tu scompaia."
Per qualche secondo calò un silenzio di tomba e poi lui riprese a parlare "Sei particolarmente masochista,lo sai?" si girò verso di me sorridendo,ma questa volta il suo sorriso era sincero,triste,ma sincero.
"Non ho mai detto di essere una persona facile da comprendere" tolsi la mia mano dalla sua spalla e la portai nella tasca della mia giacca.
"Questo è uno dei motivi per cui sono qui." i suoi occhi incontrarono i miei e un altro brivido corse lungo la mia schiena,la luce della luna che ormai gli illuminava il viso rendeva il suo sguardo ancora più bello di quanto non fosse già. "Buona notte Lia." sussurò prima di andarsene chiudendo dietro di se il cancelletto e percorrere il vialetto di casa nostra.
"Notte Harry" dissi tra me e me e mi diressi verso la porta di casa,entrai e la richiusi alle mi spalle. Mi cambiai e mi misi in pigiama,avevo bisogno di dormire,un grandissimo bisogno di dormire. Tirai fuori dalla borsa il mio cellulare per mettere la sveglia per il giorno dopo e sul mio cellulare trovai la scritta "Un nuovo messaggio vocale.". Guardai il led stranita,non avevo sentito il cellulare squillare eppure sembrava che lo avesse fatto.
Chiamai il numero della segreteria e il numero che mi aveva chiamato risultava sconosciuto. Ascoltai il messaggio e rimasi paralizzata subito dopo averlo udito. Appoggiai il cellulare sul tavolo e corsi in camera. Il messaggio che mi era stato lasciato diceva di andare in camera mia e la voce che me lo aveva lasciato era una voce sconosciuta,una voce talmente strana che non si capiva se fosse di un ragazzo o di una ragazza.
Una volta entrata in camera la borsa che tenevo in mano finì per terra e tutto il suo contenuto si sparse per terra. Sullo specchio di camera mia qualcuno aveva scritto con il mio rossetto un messaggio,un messaggio per me. "Ormai ci sei dentro. Benvenuta nel gioco." mi appoggiai allo stipite della porta e portai la mano destra alla mia bocca. Che diamine stava succedendo?
Corsi verso l'entrata e presi il telefono,controllai i numeri in rubrica e ringraziai il cielo di avere il numero di cui avevo bisogno. "Pronto?" rispose una voce assonnata. "Ti prego. Vieni." dissi cercando di sembrare il meno spaventata possibile. "Lia,che succede?!" non riuscii a rispondere se non ripetendo "Vieni,ti prego.". Sentii un gran movimento dall'altra parte del telefono e poi di nuovo la sua voce "Sarò da te tra pochi minuti" disse Liam prima di chiudere la telefonata. Mi sedetti sul divano letto di Silvia ancora sotto shock e mi portai la testa tra le mani.
In che cosa mi ero infilata?
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