'Sometimes it lasts in love, But sometimes it hurts instead'

« Older   Newer »
  Share  
Ila;
view post Posted on 23/5/2011, 10:18




Ci andrà Alex???? voglio saperlo! Continuaaa
 
Top
beäutiful?
view post Posted on 23/5/2011, 15:37




uuuh, cosa farà alex?
bello, continua :3
 
Top
kissable.
view post Posted on 23/5/2011, 15:57




*--* io so già cosa succederà haha *si vanta* LOL
ma vai pure avanti donna :3
 
Top
loveiseverywhere
view post Posted on 27/5/2011, 16:27




Oddio ma questa è davvero meravigliosa *---*
Complimenti.
 
Top
A Kind Of Magic!
view post Posted on 29/5/2011, 17:01




Alex ci va vero? Ci DEVE andare. Non ha possibilità! u.u
Continua dai che voglio saper cosa succede!! :D
 
Top
AmericanDream
view post Posted on 29/5/2011, 21:56




oooooh *o*
ma a me piace un casino questa storia!!! *w*
e poi io mi chiamo Claudia e, probabilmente stupidamente, mi immedesimo nella Claudia della storia che è innamorata di Zayn ed è troppo figo! *____*
continuaaaaaaaaa C:
 
Top
mara_vogue
view post Posted on 30/5/2011, 12:03




uuuu nuova lettrice....continua è dufhgf

 
Top
breäkable‚
view post Posted on 7/8/2011, 15:34




bellissima (come ti ho già detto uu)
non vedo l'ora di leggere il terzo capitolo,sabri *-*
 
Top
Terri;
view post Posted on 7/8/2011, 15:52




Ho letto solo ora i capitoli di questa ff,e posso dirti che sono meravigliosi. *-*
Posta presto. :3
 
Top
-thatsharry
view post Posted on 7/8/2011, 17:08




no, ma io l'avevo letta su twitter *--* ahahah
è bellissima, continuala presto (;
 
Top
breakupthedark
view post Posted on 10/8/2011, 21:49




ECCO IL CAPITOLO TRE!
Scusate la lunghissima e non piacevole attesa çç

L’unica cosa che non cambiava a Manhattan era il cielo, nero, impenetrabile, e irraggiungibile. Abbassavi lo sguardo e i tuoi occhi venivano accecati dalla luce dei grattaceli, cartelloni pubblicitari, ristoranti, negozi. Tutto questo faceva da sfondo alla frenetica vita dei newyorkesi. Falsi, bugiardi, inaffidabili newyorkesi.


Nella sua nuova camera, Harry, svuotava la valigia e faceva un po’ d’ordine. Cercava di piegare quelle magliette, ma finiva sempre per appallottolarle e lanciarle nell’armadio. Sfinito , si buttò sul letto, con le mani dietro la testa. ‘Ci vado o non ci vado?’ si ripeteva senza darsi una risposta. Pensava alle possibili conseguenze dell’andare alla festa. Prima di tutto non conosceva nessuno, a parte Louis, che ovviamente non avrebbe perso tempo con una matricola, e sarebbe stato tutta una noia mortale, guardare ragazzi sbronzi e sentire quella musica insopportabile per ore.
<<sai vero che i vestiti non volano da soli nell’armadio?>> fece Amy, appoggiandosi alla porta.
<<sei una rottura di coglioni vivente.>> rispose il ragazzo, girandosi dall’altro lato del letto.
<<come sei fine! Comunque allora stasera non andrai alla festa dei ricconi?>> aggiunse la sorella, ridendo.
<<che ne sai tu della festa e poi chi ti dice che non ci andrò?>> domandò Harry.
<<io non ho detto niente. Eh, che boh...da quando siamo venuti qua sei diverso. Sembri davvero cretino.>>
Harry le sorrise e le buttò un cuscino in faccia, ma lei si scostò.
<<si, prima eri oltre che certino, anche stronzo e totalmente idiota, ora sembri boh.. un emerito coglione.>> disse provocando il fratello.
<<se non la smetti di dire cazzate te lo faccio magiare il cuscino Amy.>> rispose il ragazzo alzandosi di colpo, e prendendo a cuscinate la sorella.


Ormai lei ci era abituata al fatto che le parlassero alle spalle ventiquattro ore su ventiquattro, che inventassero storielle su di lei, che le voci passassero di bocca in bocca. Si era scocciata di tutto questo, di questa vita, avrebbe solo voluto un po’ di tranquillità. Lo scorrere dei suoi pensieri fu fermato dall’improvviso illuminarsi dello schermo del suo cellulare.
‘Prima di entrare alla festa, passa per la 356, è importante. – zayn.’
<<sabrina, chi è?>> chiese il fratello consegnando la mancia al tassista.
<<niente, è Claudia.>> rispose lei mentendo. <<tu inizia ad entrare ci vediamo dentro, devo fare una cosa.>> continuò, uscendo dal taxi.
<<okay, a dopo.>> disse Louis baciandola sulla fronte, e allontanandosi verso l’entrata.
Sabrina aspettò che si fosse andato via, e corse verso l’hotel. Controllò in giro di non essere osservata, e prese le scale. Lei e Zayn non avevano mai avuto un buon rapporto, certo si conoscevano sin da piccoli per via dei genitori, ma si limitavo ad un ‘ciao’. Non vedeva motivo di questo appuntamento. Arrivata alla camera, sospirò, e bussò. Il ragazzo aprì di scatto la porta, e le fece segno di entrare.
<<allora cosa vuoi?>> disse la ragazza sedendosi sul divano color panna, al centro della stanza.
Il ragazzo si mise le mani in tasca e la raggiunse, sedendosi.
<<ci sono io sotto tutte le voci di oggi.>> rispose, fissando con i suoi occhi scuri quelli di Sabrina.
<<cosa?>> impallidì sorpresa lei.
<<ma, non è come pensi. L’ho dovuto fare per coprire qualcosa di peggio.>>
<<così importante da farmi considerare un troia in tutta la scuola e rischiare l’espulsione?>> sbottò, alzandosi di colpo.
<<e’ stato un favore che ho dovuto al tuo ragazzo, okay?>>
<<che c’entra Liam ora?>>
<<c’entra e come.>> rispose il ragazzo abbassando la testa. <<l’altra sera alla festa , la tua cara ‘amica’ Claudia, e Liam ..>>
<<zayn, non fare lo stronzo, sono puttanate.>> disse lei, con il pianto in gola.
<<ti mentirei mai su una cosa del genere? Mentre tu guardavi i gemelli spegnere le candeline quei due erano nella loro camera a fare sesso. Non avrei voluto dirtelo io, ma non lo avrebbe fatto nessun’altro, visto che sono l’unico a sapere la verità.>> ripose Zayn, provando ad avvicinare la mano verso la spalla della ragazza.
<<grazie, hai fatto abbastanza.>> disse Sabrina, togliendo rapidamente la mano del ragazzo dalla sua spalla. << E poi non ho bisogno della tua pietà..>> continuò.
Così afferrò la borsa e uscì dalla stanza.
Appena chiuse la porta dietro di sé, si appoggiò al muro, e le lacrime incontrollabili scesero dal suo volto, si piegò in ginocchio. Davvero meritava tutto questo? Non riusciva a mettere insieme i pezzi, come era potuto succedere? Due delle persone più importanti della sua vita l’avevano tradita, nel modo più orribile. E dopo hanno avito il coraggio di fingere, di mentire. Sembrava tutto un incubo.
Zayn uscì dalla camera, e si sedette di fianco a lei, fissando i suoi occhi color cioccolato gonfi dal pianto, e le lacrime che le scendevano dal viso.
<<forse sono l’ultima persona che vorresti vicino in questo momento…>> disse il ragazzo.
Sabrina si voltò dall’altro lato appoggiando la testa al muro.
<<credo che la vita sia troppo breve per stressarti con persone che non meritano nemmeno di essere un problema. Dimentica. Dimentica tutto, e ricomincia d’accapo. Fregatene degli altri, di quello che pensano, di quello che fanno. Ci sei solo tu e quello che ami, vaffanculo il resto.>> continuò Zayn.
Lei si girò verso di lui sorridendo <<dov’è l’hai letta questa stronzata?>>
<<ho cercato su Google ‘confortare pupe depresse’>> rispose il ragazzo provocando in lei una risata incontrollabile, nonostante le lacrime sul suo volto.
<<ma non è questo il punto, tra tante cazzate, questo è davvero quello che dovresti fare, quindi asciugati il viso, sorridi e andiamo ad ubriacarci.>> disse Zayn alzandosi in piedi e prendendo la mano delle ragazza.
<<grazie.>> rispose infine Sabrina.



Pura sensazione di disagio. Trovarsi tra schiere di ragazzi strafatti e ragazze dalle gonne inguinali, che si agitavano a ritmo di quelle canzoni impossibili e alcolici a tutto spiano. E di Niall? Neanche l’ombra. Alex lo sapeva che questa a festa non si sarebbe concluso nulla, e che per la disperazione sarebbe tornata a casa e avrebbe rivisto tutta la prima stagione di O.C. per non pensare a come facesse schifo la sua vita. Ogni tanto vedeva la testa di qualcuno cadere sulla sua spalla, o più in basso. Sarebbe stato meglio uscire, così si avviò verso la porta del retro. Spinse in avanti la grande maniglia e appena senti lo spiffero di aria proveniente da fuori alzò lo sguardo e vide Niall di fronte a sé.
<<alex! Perché stia uscendo?>> domandò aprendo la porta il ragazzo.
<<io...cioè sono stanca, e ..stavo..>> rispose la ragazza facendo giri di parole , nella confusione più totale.
<<sei troppo stanca, per vedere una cosa?>> chiese lui, sorridendo.
<<ehm…no. Cosa?>> domandò Alex, portandosi indietro i capelli.
<<vieni.>> le sussurrò, afferrando la sua mano.
Presero le scale esterne dell’albergo, il vento freddo tagliava il viso di entrambi, e Alex strinse a sé il suo cardigan. Terminate le scale si trovarono sul tetto del Palace, tutto intorno si trovavano la città illuminata, e il cielo nero con qualche piccola stella faceva da sfondo.
<<non è bellissimo?>> chiese il ragazzo osservando in alto.
<<giuro di non vedere le stelle su questo cielo da mesi. E’ stupendo.>>
<<perciò ti ci ho portato.>>
<<oh, guarda quelle.>> fece Alex, indicando un piccolo gruppetto di stelle sulla destra.
<<certo sono meravigliose, ma mai come quella.>> rispose Niall, spostando l’attenzione della ragazza, su una piccola stella davanti all’orizzonte.
<<e’ piccola, è sola, ma è la più luminosa di tutte, proprio perché è diversa dalle altre.>> disse lui guardando la ragazza.
Una folata di vento fece rabbrividire Alex.
<<oh scusami, non pensavo avessi freddo, tieni.>> Disse il ragazzo togliendosi la giacca, e infilandola alla ragazza.
<<grazie.>> rispose lei.
Per un momento è come se il tempo si fosse fermato, c’erano solo loro due, nient’altro.
Il silenzio parlava per loro, il cuore di Alex batteva come non mai, e arrossì. Il ragazzo fece per avvicinarsi lentamente, e lei poteva sentire il suo respiro spezzato dal vento che le circondava il viso, dove la mano Niall stava per posarsi, quando improvvisamente udirono lo squillo di un cellulare.
<<e ‘mio, scusami.>> esclamò il ragazzo. <<e’ mia madre, vuole che la raggiuga, potresti aspettarmi? 10 minuti al massimo.>> disse correndo verso le scale.
Alex non poteva crederci. Non poteva credere che tutto questo stava succedendo davvero, a lei.


<<senta, ci deve essere per forza il mio nome su questa lista, è impossibile>> contestava Harry.
<<la prego di allontanarsi o sarò costretto a chiamare la sicurezza.>>
<<cosa? Sicurezza? Ma sta scherzando, andiamo!>> disse il ragazzo mentre veniva spinto verso l’uscita da due agenti.
<<hey che succede?>> esclamò Louis richiamato dalla confusione.
<<niente signore, niente di cui preoccuparsi, il solito infiltrato.>> rispose sorridendo l’uomo.
<<cosa? Ma quale infiltrato? Lasciatelo entrare ragazzi, è con me.>> ordinò.
Harry si staccò dalla presa dei due, si sistemò la giacca blu scuro e si diresse verso l’entrata facendo una smorfia agli agenti.
Appena entrato la musica altissima gli piombò in petto, non sentiva assolutamente nulla. Seguiva Louis per evitare di non perdersi, il quale si fermava ogni cinque secondi per salutare degli amici e a volte glieli presentava anche, solo che raramente sentiva come si chiamassero. Louis si allontanò verso i salottini e gli indicò il bar dove aspettarlo, intanto avrebbe potuto prendere qualcosa da bere.
<<un’oasis, grazie.>> disse sedendosi sullo sgabello.
<<subito.>> rispose il cameriere.
In pochi minuti gli porse il bicchiere, e senza voglia cominciò a sorseggiarlo, pensieroso.
<<un Brandy Manhattan>> sentì pronunciare a mezza voce, da qualcuna alla sua destra quasi completamente sbronza, che neanche si degnò di guardare.
La ragazza afferrò un giovane che passava <<lo sai, il mio ragazzo ha fatto sesso con la mia migliore amica..>> disse scoppiando a ridere.
<<davvero?>> esclamò lo sconosciuto sorridendo e avvicinandosi al viso della ragazza.
<<si. Ma la vuoi sapere la verità? Io sono troppo sexy per lui.>> disse esaltata la bionda, mentre il ragazzo già le sfiorava le labbra.
In quel preciso istante Harry si voltò e notò che la ragazza era proprio LEI.
<<hey Hey Hey! Che stai facendo?>> esclamò mentre allontanava lo sconosciuto
<<amico calma, ci stavamo solo divertendo.>> rispose lui.
<<beh, va a divertirti da qualche altra parte.>> intimò Harry al ragazzo.
Questo si allontanò sorridendo e sorseggiando un Martini.
Harry spostò la sua attenzione sulla ragazza che era con il viso calato verso terra.
<<tutto bene?>> chiese preoccupato.
<<si, tutto okay.>> rispose lei tossendo.
<<non mi sembra. Vuoi un po’ d’acqua? Qualcosa?>>
<<no, ho detto che sto bene. Vado un attimo in bagno.>> disse infine sorridendo la ragazza.
<<in queste condizioni? Dai ti accompagno!>> rispose Harry seguendola, visto che a stento si teneva in piedi.
<<allora, come stai?>> chiese dopo Harry, fuori dalla porta del bagno.
<<benissimo, benissimo.>> rispose lei dall’altra parte.
La ragazza uscì, senza forze, chiudendo la porta dietro di sé.
<<vuoi che ti riporti a casa? Ti ricordi dove abiti almeno?>>
<<ho la faccia di una che si ricorda dove abita?>> rise, candendo a peso morto su di lui.
Harry la prese, e la mise sopra di sé.
<<tirami giù da qua!>> urlò lei, dando ‘pugni’ quasi impercettibili sulla sua schiena.



<<amy dove cavolo si è cacciato tuo fratello? Non mi risponde. Lo sto chiamando da un’ora.>> chiese Anne preoccupata alla figlia, che stava sistemando le cose in cucina.
<<no, mamma davvero, non so dove potrebbe essere.>> disse sorridendo la ragazza.
<<oh, ricominciamo. Come se a Londra non ne avessimo avuto abbastanza di queste fughe.>> sospirò la madre sedendosi sulla poltrona.
Ad Amy dispiaceva vedere sua madre così. Per quanto detestasse suo fratello, non aveva mai fatto la spia sulle sue uscite, però questa volta non poteva permettere che la mamma stesse così in ansia per una delle solite cazzate di Harry.
<<e’ al Palace, sulla venticinquesima.>> disse tutto d’un fiato la ragazza.
<<mettiti qualcosa, ti aspetto in macchina.>> esclamò la madre precipitandosi verso la porta.
<<lui mi ucciderà.>> sospirò Amy infilandosi il suo cardigan blu.


Alex stava aspettando da ben un’ora e venti minuti, su quel tetto, al freddo più totale.
Forse non si sarebbe fatto più vivo, pensava ora. In fondo perché avrebbe dovuto? Tutti si dimenticano di Alexandra. Eppure fino ad un’ora fa sembrava gli importasse di lei. Stava per baciarla, cazzo. Qualcosa doveva pur contare, o era semplicemente un’altra vittima? In fondo sarebbe mai potuto succedere qualcosa di serio tra lei e uno dei ragazzi più popolari della scuola? Voleva ovviamente solo portarsela a letto e completare la sua collezione. In preda alla rabbia Alex scese velocemente le scale, non curandosi di inciampare con i tacchi. Giunse nella sala della festa, e si face spazio con spintoni tra tutta quella folla. Non era il suo posto e mai lo sarebbe stato.
<<heilà White!>> gridò Britney verso la rossa.
<<cosa vuoi?>> rispose secca Alex.
<<mi chiedo che cosa ci faccia tu qua.>>
<<nulla. Appunto me ne stavo andando.>> disse riavviandosi verso l’uscita.
<<aspetta ferma>> le ordinò, fermandola per il braccio. <<sei qui per Niall vero?>> continuò.
Alex non rispose.
<<come immaginavo ti ha lasciato sola. Che ti spettavi? Lui è così. Io ci sono stata l’altra notte , e anche quella prima, credi mi abbia chiamata mai il giorno dopo? Che mia abbia cercata? No. Io non ti sopporto White, ma lo dico per te, stagli alla larga.>>
<<grazie.>> disse staccandosi dalla presa.
Così cominciò a correre verso l’uscita, e giunta al marciapiede si mise le mani sul viso e scoppiò a piangere.
<> domandò Niall irritato verso la ragazza
<<ah amore! Sei qui? Ti ho cercato tutta la sera!>> esclamò la mora buttandosi tra le sue braccia.
<<non cambiare argomento! Cosa hai detto ad Alex?>> rispose il biondo togliendo le mani della ragazza dalla sua vita.
<<nulla tesoro, le ho solo chiesto perché andava via.>>
<<eh allora? Che ha risposto?>>
<<e’ una cosa tra ragazze Niall>> balbettò lei sorridendo.
<<sparisci Britney.>> disse il ragazzo precipitandosi fuori.

Oscillava ora sotto la gonna di una, ora sotto quella di un’altra. Era completamente ubriaco, e forse anche qualche canna se l’era fatta. Vedeva quasi tutto opaco, si risvegliò alzandosi dalle tette di Leona Williams, una delle quinto a cui faceva il filo da una settimana circa.
<<dove sono?>>
<<zayn sei alla festa! Ci vedi? Quante sono queste?>> disse Claudia mentre passava, prendendolo in giro.
<<claudia!>> esclamò il ragazzo alzandosi di soprassalto. <<dov’eri?>> continuò.
<<non ne i tuoi pantaloni come il 50% delle invitate.>>
<<vuoi fare la spiritosa?>> disse Zayn afferrando un bicchiere che un cameriere stava portando.
Quella sera era troppo attratto da lei, non ce l’avrebbe fatta a stare fermo e guardarla andare via. Così, sorseggiando il drink le si avvicinò.
<<che c’è Malik?>> domandò perplessa Claudia, spaventata dalle sue intenzioni.
<<nulla.>> rispose Zayn avvicinando le sue labbra a quelle della ragazza. Con la mano libera incominciò ad alzarle la maglietta. Il respiro di Claudia si fermò, il suo cuore batteva all’impazzata. Ma che cosa stava facendo? Zayn prese a premere forte contro le sue labbra, cercando di aprirle la bocca, ma lei si tirò indietro.
<<non mi hai mai fatto così schifo come stasera!>>
<<davvero? E allora perché mi hai baciato?>>
Claudia sbuffò e andò dalle sue amiche.
Perché lo aveva baciato? Non lo sapeva neanche lei. Sapeva solo che quei 23 secondi era stai i migliori della serata, o anche degli ultimi 16 anni. E che era stata una totale cogliona a far vincere i suoi sentimenti.


<<vai a cercarlo tu, e digli che saranno guai se non viene subito in macchina.>> urlò la madre contro Amy.
<<d’accordo.>> rispose lei, scendendo dall’auto.
La madre, pensierosa, osservò la propria figlia allontanarsi verso l’entrata. Ora Amy era davvero cresciuta. Le sembrava ieri di vederla muovere i primi passi, e ora stava diventando una donna. Ma il suo problema era forse questo, quello di considerarla sempre una bambina, negando a se stessa che stesse crescendo a vista d’occhio un giorno dopo l’altro. Non se la sarebbe mai sentita di parlarle del divorzio con suo padre, ma doveva. Più tempo aspettava e peggio sarebbe stato.
Amy si muoveva con il fiatone di qua e di là, per cercare il fratello. Gridava anche il suo nome, ma inutilmente, con quella musica assordante non l’avrebbe ami sentita.
Si sedette su un divanetto rosso, con le mani tra i capelli.
<<stai cercando qualcuno?>> chiese un ragazzo di fronte a lei.
<<si>> rispose, senza neanche alzare la testa.
Sentì il ragazzo sedersi sul divanetto, accanto a lei, e si voltò verso di lui.
<<io sono Louis, piacer..>> il ragazzo fu interrotto da Amy <<senti per caso hai visto un ragazzo riccio? abbastanza coglione? Eh lo hai visto? lo sto cercando da una buona mezz’oretta e non lo vedo da nessuna parte e dobbiamo tornare a casa, sai, c’è mia madre che..>> disse senza neanche prendere fiato.
<<hey, calma, fai un bel respiro.>> esclamò il ragazzo sorridendo.
Amy rimase incantata da quel sorriso. Tacque per qualche secondo e poi gli porse la mano. <<piacere Amy.>> disse.
<<louis.>>
Per circa un minuto ci fu un ‘silenzio’ imbarazzante tra i due.
<<mi piacciono i tuoi capelli, scopiamo?>> chiese sfacciato il ragazzo.
<<cosa? Ma che razza di depravato sei? Ecco dove se la fa mio fratello!>> imprecò Amy alzandosi.
<<dai, era per dire, cioè…>> rispose lui.
<<’Dai era per dire?’ ‘DAI ERA PER DIRE?’..>> continuò ad urlare lei.
Si sedette di nuovo sul divanetto, e sospirò, poi rivolse lo sguardo verso Louis.
<<al diavolo, sì!>> disse la ragazza iniziando a baciarlo.

Harry posò la ragazza esanime sul suo letto, la guardò dormire. Osservava ogni minima parte del suo corpo. Si avvicinò per sposare un ciuffo dorato posatosi sul viso di lei, e non poté fare a meno di sorridere. Ma cosa gli era preso questa volta? Diamine, non era mai stato il tipo da cose sentimentali, da credere alla cosa più stupida del mondo, l’amore. E per di più era una totale sconosciuta. Neanche lui lo sapeva, ma da quel momento non sarebbe più uscita dalla sua vita. Andò in cucina a versarsi un bicchiere d’acqua gassata, quando squillò il suo cellulare.
<<amy! Perché non siete a casa?>> domandò il ragazzo.
<<stà zitto Harry, mamma mi ha obbligato a venirti a cercare al tuo party, è incazzatissima.>>
<<cosa?>>
<<si!>>
In quel preciso istante Harry vide nel riflesso della finestra la ragazza, seduta sulla sedia ad osservarlo.
<<amy.. Tieni furi mamma per un po’, ti ripagherò il favore prometto! Ciao!>> disse sottovoce attaccando.
Si voltò, sorridendo, e rimase come immobile.
<<allora? Hai intenzione di fissarmi con quel sorriso ebete tutta la notte?>>chiese la ragazza sbadigliando.
<<questo è il ringraziamento per non averti fatta violentare?>> rispose ridendo Harry
<<nessuno ti ha chiesto di farlo.>> disse secca la bionda.
<<vorrei farmi una doccia, posso usare il bagno?>> chiese alzandosi.
<<certo, seconda porta a destra, se aspetti qualche minuto ti porto delle asciugamani e dei vestiti puliti.>>
La ragazza non rispose e si diresse in bagno.
Si iniziò a togliere il cappotto e le scarpe, buttando tutto dove capitava. Era parecchio frastornata, ma riusciva ancora a ricordare il motivo per cui si trovava lì. Finito di svestirsi, entrò nella doccia. Le lacrime scesero da sole, sotto l’acqua. Ognuna di loro sembrava una pugnalata al cuore. Appoggiò la testa al muro, continuando a piangere.
<<hey, ti ho portato le asciugamani e.. >> Harry smise di parlare quando sentì il suo pianto.
<<si, si metti tutto sulla vasca.>> rispose lei, asciugandosi il viso come se sotto l’acqua potessero notarsi le sue lacrime.
<<vuoi compagnia?>> chiese il ragazzo.
<<cosa?>> esclamò lei
<<compagnia. Cioè non compagnia in quel senso. Vuoi compagnia nel senso ti va di parlare e dirmi perché stai piangendo o preferisci rimanere sola e..>>
<<avevo capito.>> disse lei, sorridendo <<sì, ma non voglio parlarne.>> continuò.
<<visto che stai facendo la doccia a casa mia, potrei sapere almeno come ti chiami?>>
<<sabrina. Tu?>>
<<harry.>>
<<bene ragazzo che mi ha offerto la sua doccia di nome Harry, perché mi sembra di averti già visto?>> chiese la ragazza.
<<perché sei ubriaca?>> disse lui ridendo. <<credo di averti incrociato questa mattina un paio di volte>>
<<strano, non ricordo.>> rispose lei. E quelle parole, anche se le più semplici e idiote del mondo fecero del male al ragazzo.
<<non è che hai dei vestiti di una sorella, nonna, o orso femmina che potresti prestarmi?>> chiese lei.
<<si, vado a prenderli, un attimo.>>
Però, dopotutto riusciva ancora a sorridere, pensò tra sé e sé Sabrina.

<<alex! Dove vai? Alex!>> gridò Niall verso la ragazza che stava per salire su un taxi.
Lei lasciò lo sportello aperto, e si voltò.
<<cosa c’è Niall?>> chiese Alex con il pianto in gola.
<<perché stai andando via?>>
<<perché questo non è il posto per me.>>
<<ma cosa dici?>>
<<la verità. Questo non è il posto per me. Non posso stare qui, non è il mio mondo. E’ il tuo. E quello di Britney, Claudia,Zayn…>>
<<ascolta se è perché non sono più riuscito a salire, mi dispiace! Purtroppo sono stato trattenuto dai miei con i rettori di alcuni college..>>
<<niall, non devi darmi spiegazioni.>> lo interruppe la ragazza.
<<ma voglio dartene . Voglio che tu stia qui. Voglio ballare con te stasera, voglio..>>
<<cosa stai dicendo? Per me queste parole hanno un peso, sai? Non so cosa volevi fare con me, ma sappi che non sono come le altre, non starò ai tuoi stupidi giochetti. Non ho un solo motivo per entrare lì dentro, capisci? Neanche uno.>> disse zittendolo un’altra volta.
I due si guardarono negli occhi, profondamente. Ad Alex pareva vederci l’anima in quei fottuti occhi azzurri, e ogni minuto di più sotto quello sguardo le toglieva il respiro. Senza che neanche che se ne accorgesse quegli occhi si chiusero, e le labbra del ragazzo si posarono sulle sue. Per qualche secondo tenne i suoi occhi aperti, poi si fece trascinare dalla passione di quel bacio. IL bacio. Sentì le labbra di Niall allontanarsi, e passò la lingua sulle proprie per non perderne il sapore.
<<ti dico di ritornare perché tu mi piaci, Alex. Davvero tanto. E ti giuro che non sono mai stato più sincero nella mia vita. MI piaci, perché sei tu, perché sei diversa…migliore, perché non mi sono sentito come sento con te con nessun’altra. Perché sei timida, e arrossisci ogni volta che mi avvicino, come ora.>> disse sorridendo. . <<perch, mi piace che sei sbadata e , diciamolo, secchiona; perché mi piace la tua risata il tuo sorriso..>>
Alex non sapeva cosa dire. In quel momento si sentiva la ragazza più felice sulla faccia della terra. Il cuore le batteva a mille, sentiva di poter svenire da un momento, sentiva davvero di essere felice.


Harry si era seduto sul suo letto, e rileggeva i messaggi dei vecchi amici di Londra. C’era, Freddie il suo amico da una vita, Scott, Charlie, Vanessa…
<<e’ un po’ piccolo>> disse Sabrina facendo una smorfia al top di sua sorella.
<<eh, sì lo so. Mia sorella ha le tette piccole.>>
La ragazza lo guardò perplessa.
<<con questo non voglio dire che tu ce le abbia enormi ma..>>
<<hai sempre questa parlantina, Harry Styles?>>
<<e tu come fai a..>>
<<ho visto i documenti della scuola sul tavolo della cucina.>> lo interruppe la ragazza, che sospirò, poi si sedette affianco a lui.
<<il mio ragazzo è andato a letto con quella che credevo la mia migliore amica, e per non far spargere la notizia hanno detto che siccome ho un’insufficienza in chimica ho fatto sesso con il professore e con suo figlio Ben, contemporaneamente>> disse tutto d’un fiato lei, scandendo l’ultima parola.
Harry non seppe cosa dire, la osservò, secondo dopo secondo avvicinarsi al pianto.
<<e mia madre sta per sposarsi con un altro, e mio padre, che non vedo da 3 anni, con un’altra donna. L’unica persona a cui sono legata e mio fratello, o dovrei dire fratellastro.>> continuò.
Non sapeva neanche lei perché aveva raccontato tutti i suoi problemi a uno sconosciuto, ma sentiva dentro di sé, di potersi fidare.
<<mi dispiace>> fu l’unica cosa che riuscì a dirle lui, pentendosene l’istante dopo.
La ragazza si mise la mani in viso, e gli cadde tra le braccia. Harry sentiva di avere vicino a sé qualcosa di fragilissimo, qualcosa che sentiva di dover proteggere. La strinse forte a sé. Sentiva le lacrime bagnarli la camicia, la sciolse dall’abbraccio, guardandola ancora, con il viso chinato.
Sabrina, si asciugò le lacrime per quanto poteva e quando alzò il viso, un brivido le percorse la schiena. Non ce la faceva a reggere quello sguardo, quegli occhi verdi-azzurri. Harry posò la propria mano su quella della ragazza. Con l’altra mano raggiuse la guancia e lentamente le si avvicinò.
Sabrina alzò la mano tremante e la mise sulla bocca del ragazzo <<no Harry, non baciarmi. Non voglio innamorarmi di nuovo.>>
Lui la guardò fisso, senza dire niente. Lei mise giù la mano dalle sue labbra e iniziò a baciarlo.
 
Top
-thatsharry
view post Posted on 10/8/2011, 22:11




allora commentiamo per bene tutte queste coppie uù
però prima devo dire una cosa: liam è un bastardo uù
ok, ora iniziamo uù
harry che dolce che è stato *--* lui e sabrina mi piacciono già tantissimo insieme <3
facciamo una statua a louis tomlinson e al suo praticamente inesistente tatto aahahahahahah non sa neanche di essersi fatto la sorella di un suo amico dai! xD
zayn e claudia non riesco a capirli '-' però c'è qualcosa di loro che mi intriga uù
e niall è pucciosissimo come sempre :3 come sono teneri lui e alex <3
continua presto, perchè la storia mi piace tanto e tu scrivi molto bene *-*
 
Top
mällory.
view post Posted on 10/8/2011, 22:18




finalmente kjdghdfs. bellissimo capitolo, brava *O*
CODICE
Sentì le labbra di Niall allontanarsi, e passò la lingua sulle proprie per non perderne il sapore.

mamma mia *_______________________*
 
Top
dræmione
view post Posted on 10/8/2011, 22:33




amore è stupendo *-*
poi louis che mi chiede di scopare così a caso u.u come dirgli di no, insomma.
se mi fai aspettare ancora mesi per il prossimo capitolo vengo lì e te lo faccio tirare fuori a modo mio ♥
 
Top
kissable.
view post Posted on 10/8/2011, 22:46




ho messo mezz'ora per leggere tutto, ma credimi se ti dico che ne è valsa la pena cwc amo come scrivi, amo il fatto che harry sia uno stronzo ma alla fine si innamorerà di sabrina. amo niall che si dichiara e non ostante tutto amo il fatto che zayn sia così troione! ma cosa più importante di tutte: amo questa ff c.c continua presto cara <33
 
Top
77 replies since 13/5/2011, 16:01   4247 views
  Share