| Ed eccoci alla fine, mi dispiace dover postare l'epilogo ma come a tutte le cose c'è una fine, con fine anno penso arriverà anche l'inizio del sequel, ad ogni modo vi lascio l'epilogo di questa storia, grazie a tutte le lettrici per avermi seguito e vi aspetto con la prossima. Un enorme saluto a Zayn e Lexi e... ancora grazie <3
Epilogo-
Capitolo 38 – People Always Leave!
Lexi’s POV
Dopo quel fine settimana perfetto rientrammo a casa e le cose stavano andando per il meglio, e per il meglio andarono per tutti e due i mesi successivi, casa nostra era il covo della felicità e fu così che con il passare dei mesi, passò anche l’inverno e alla primavera succedette l’estate. I corsi all’università si sospesero e così io e Stacey eravamo nuovamente libere e ventiquattro ore su ventiquattro a casa. Il nostro lavoro consisteva nell’occuparci di quella pesta di Jamie finché Derek non lo veniva a prendere il venerdì pomeriggio dopo lavoro o fino a quando Maci o Liam staccavano dal lavoro e ritornavano a casa. Erano quasi una famiglia quei tre infatti Liam aveva chiesto a Maci di sposarlo e lei aveva accettato, la cerimonia ci sarebbe stata a fine anno. Per il resto niente di nuovo, nessuno era scappato di casa tranne Louis che era andato a convivere con Vick a casa della ragazza liberando una stanza che occupò Stacey in modo da lasciare quella accanto a Liam e Maci al piccolo Jamie.
Era un sabato pomeriggio come tanti altri, Liam e Maci avevano portato Jamie fuori città dato che Derek non aveva potuto occuparsi del piccolo, Stacey e Harry si erano concessi un fine settimana per non so quale motivo a Holmes Chapel, erano partiti in completo silenzio, fuitina amorosa? Boh chi lo sa. Comunque ad ogni modo eravamo nuovamente solo io e Zayn in casa. Eravamo seduti come ogni sabato di pioggia, si perché anche d’estate qui in Inghilterra si rischiano giornate di pioggia e chissà perché sempre il sabato pomeriggio. Sentimmo suonare il campanello. Alzai lo sguardo verso Zayn sorridendo tenera, non dovetti nemmeno aprire bocca che lui annuì -ho capito vado io- lo guardai e gli sorrisi mormorando un grazie. Lo vidi ritornare poco dopo seguito da mio padre, infradiciato da capo a piedi. Sbiancai guardando i due volti davanti a me -che ci fa lui qui?- chiesi indicando Carl, non lo chiamavo nemmeno più papà da quanto mi aveva deluso. Zayn mi si avvicinò passandomi una mano dietro le spalle. -Ha detto di doverci dire una cosa.- mi spiegò il moro voltandosi a guardarmi incoraggiante, ma io scossi la testa -Non voglio sentire niente di ciò che ha da dirmi- mi impuntai liberandomi dalla stretta di Zayn e lasciando la stanza. Con quale coraggio lui mi si avvicinava, lui che aveva detto che sapevo solo rovinarmi la vita? Lui che pensava che Zayn fosse inutile e che non fosse per me? Lui che non capiva niente di sua figlia e si credeva di capirla più di se stessa? Non volevo ascoltarlo. Raggiunsi la camera mia e di Zayn e mi buttai sul letto a pancia verso l’alto e rimasi in silenzio. Zayn non mi raggiunse, almeno non per ora, il che voleva dire che o mio padre non se ne voleva andare o che lui ci stava veramente parlando. Mi girai dalla parte opposta alla porta e chiusi gli occhi, non volevo essere lì volevo sparire per un secondo e l’unico modo di annullarmi era a quel punto dormire. Non so quanto tempo passò, ma mi svegliai quando sentii qualcuno accarezzarmi i capelli. Riconobbi il profumo di Zayn e sorrisi rimanendo in silenzio -tuo padre…- iniziò e io mi girai fulminandolo e sbuffai -mi fai finire invece di sbuffare?- mi riprese così mi alzai mettendomi seduta e lo guardai, non sembrava turbato o cosa, sembrava rilassato così finsi di interessarmi -Che cosa voleva?- -parlare con te, ma dato che tu te ne sei andata ha parlato con me- mi fece notare, e in quel momento mi resi conto che forse avrei dovuto restare ad ascoltare, ma ero troppo orgogliosa per far notare il mio interesse. -e?- -e ha detto che gli dispiace di averti trattato come un incapace negli ultimi anni, e che non pensa che io sia un inutile e…- iniziò a raccontarmi e non potei trattenere una risata divertita -si certo cosa gli serviva? Di cosa ha bisogno che è venuto a supplicare il perdono?- domandai acida alzandomi dal letto. Zayn mi si avvicinò lasciandomi una lettera in mano -meglio se lo leggi tu- concluse dandomi un tenero bacio prima di uscire dalla stanza. Rimasi a fissare quella busta bianca con sopra il mio nome, era ancora sigillata, Zayn non l’aveva letta, la fissai poi finii per togliere il sigillo e aprire il foglio, era la calligrafia di mio padre, strano di solito la lasciava scrivere al suo segretario, iniziai a leggere -Cara Lexi, so che odi il tuo nome quindi non lo userò per tutta la lettera, mi dispiace per non essere stato il padre che avresti meritato, mi dispiace di non aver mai potuto capirti a pieno, o di non averci mai provato per lo meno, e questa è una delle cose che rimpiango maggiormente perché ti hanno portato ad odiarmi. Ho sempre detto che tu non eri pronta a prendere in mano la tua vita, ma non è affatto così. Tu sei stata l’unica che ha avuto le palle in famiglia di farmi capire che mi stavo sbagliando e te ne sono grato. Lexi mi dispiace aver insultato il tuo ragazzo, che in fondo credo sia l’unico che ti abbia mai seriamente amato tra tutti e anche se tu starai pensando che tuo padre è un falso ipocrita e tranquilla ne hai le ragioni lo so, volevo solo farti sapere che, non voglio perdere mia figlia, e… se tu sei d’accordo io e tua madre vorremmo ospitare te e Zayn per un paio di giorni qui a Miami per conoscerlo meglio, so che dirai di no per questo ho già preparato i biglietti, li ho lasciati a Zayn, è un bravo ragazzo, non li ha rifiutati e penso che potrà convincerti. Fino ad allora, Ti voglio bene… Papà- Guardai quel pezzo di carta e sorrisi aprii la porta e sbattei contro Zayn -Sapevi cosa c’era scritto vero?- e lui mi annuì come mi aspettavo. -e quindi sai che noi…- continuai ma lui mi interruppe -andremmo a Miami- finì e io iniziai a scuotere la testa in segno di negazione. -no no no!- -Si invece, io sono venuto in crociera per te, tu verrai a Miami per me…- Feci per ribattere ma non avevo modo di farlo, aveva ragione, lui l’aveva fatto per me e io dovevo farlo perché lui me lo chiedeva, anche se sapevo che lo stava facendo esclusivamente per me, per non farmi pentire di non aver mai voluto riagganciare i rapporti con mio padre, quel ragazzo era troppo e per troppo intendo troppo perfetto. -ti odio- dissi con una smorfia dandogli un colpo, mi afferrò per il braccio tirandomi a sé prima di sussurrarmi -ti amo- sorrisi per poi alzarmi sulle punte e baciarlo mentre lui mi stringeva a sé e mi sollevava appena. Scoppiai a ridere –a che ora partiamo?- -appena hai preparato le valige, non ho mai viaggiato su un jet privato- mi rispose con occhi sognanti -ammettilo che volevi solo farti un volo sull’aereo privato- dissi tornando a ridere e lui mi guardò con fare accusatorio -io? Cosa te lo fa pensare?- -il tuo sguardo- gli risposi annuendo -non mi conosci così bene- -Ohhh si io ti conosco meglio di chiunque altro al mondo in qualunque modo, non hai segreti per me Zayn Jawaad Malik- -Io non voglio avere segreti con te- fu la sua risposta prima che si piegasse verso di me tornando a baciarmi, quanto amavo quel ragazzo, nell’ultimo anno era cambiato, lo Zayn che mi aveva fatto innamorare incuriosendomi era sparito e ora era la persona più dolce era il ragazzo perfetto e lui era cambiato per me e mi aveva fatto innamorare ogni secondo un pochino di più risolvendo il dilemma che mi affliggeva da quando l’avevo conosciuto, che una parte di me lo voleva e l’altra lo voleva dimenticare, ora tutta me stessa non lo voleva far andare, e questo non mi era mai successo per nessuno.
Quella sera avevamo invitato tutti o quasi a cena per comunicare la notizia e quando mi ero alzata per avvisare che io e Zayn saremmo partiti il giorno dopo per Miami, Niall si strozzò con il mangiare e Liam rimase a guardarmi scioccato, l’unico che sembrava meno scosso e che prese positivamente la storia fu Louis e le ragazze, Jamie mi abbracciò chiedendomi se poteva venire anche lui e la cosa mi fece ridere. Per il resto la serata passò velocemente e in un batter d’occhio ci ritrovammo di nuovo solo io e Zayn. -Non mi sembra vero- commentai mentre mi andavo a stendere vicino a lui nel letto. -cosa?- mi chiese cingendomi e stringendomi a sé -che domani sera dormirò in un altro letto- scherzai facendolo ridere, -beh però saremo sempre insieme- -è l’unico motivo per cui ho detto di si- gli risposi mentre lui tornava a stringermi forte a sé ma allo stesso tempo teneramente. -sai cosa penso Zayn?- gli chiesi voltando lo sguardo verso di lui, che scosse la testa ricambiando il mio sguardo. -fino a qualche mese fa avrei voluto soffocarti, invece ora, sei la migliore cosa che mi sia mai capitata- gli confessai, poggiando la testa al suo petto, sentii la sua mano accarezzarmi i capelli. -no…- mi rispose e io alzai lo sguardo verso di lui arricciando la fronte guardandolo alla ‘che cavolo stai a dire?’ –tu sei la migliore cosa che mi sia mai capitata- Gli diedi un colpo al petto -non puoi essere così tenero, mi rendi impossibile l’odiarti!- mi lamentai incrociando le braccia e mettendo il broncio. Zayn si piegò su di me baciandomi. -Non credi che mi sia fatto odiare già abbastanza nel passato?- Finsi di pensare alla cosa poi annuii –si questo te lo concedo- conclusi tornando a stringermi a lui. -Zayn?- chiesi poi disegnando cerchi sul suo petto aspettando che fosse in ascolta. -si?- -mi prometti una cosa?- -che cosa?- -che questo sarà per sempre- -no- mi rispose lui e a quel punto mi alzai e fissarlo non male, di più, sul suo volto si disegnò un sorrisetto e poi una risata –sarà per molto di più- concluse la sua frase di prima, in quel momento avrei voluto ucciderlo, presi il cuscino e glielo tirai in faccia. -mi hai fatto prendere un colpo stupido!- mi lamentai facendo per alzarmi, ma mi afferrò ritirandomi a sé -dovevi vedere la tua faccia è stata fantastica- -sentire quel no un po’ meno- gli risposi mettendo il broncio ma le sue labbra sulle mie non aiutarono a mantenerlo a lungo. Quella era l’ultima notte della mia vecchia vita, da domani molto probabilmente ne sarebbe iniziata una completamente nuova.
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