| E dopo 3 mesi... eccomi ahahahahaha ormai sta storia non la legge più nessuno qua sul forum... ma io pubblico il capitolo lo stesso u-u here!
Capitolo 4.
7.30 a.m. ,Londra.
Le prime luci del mattino filtrarono dalla finestra semichiusa e sfiorarono il viso del ragazzo, fino a farlo svegliare. Harry si alzò di controvoglia, maledicendo quel calore, quel sole abbaggliante. Eppure la sera prima, aveva serrato le persiane, in modo di rimanere nel buio più totale, anche quando il sole avrebbe raggiunto il suo massimo splendore, lasciandolo ancora dormire nel suo letto. Era strano però, che al suo risveglio le persiane erano semichiuse e non chiuse, quasi come se qualcuno volesse aprirgli gli occhi e farlo tornare alla realtà. Harry si lavò e si vestì velocemente, per poi uscire e dirigersi verso starbucks, dove avrebbe fatto colazione. Quel posto, lo faceva sentire ancora più solo, perchè era pieno di gente che si conosceva e lo ignorava. Lui, stranamente, amava quel senso di solitudine. Aprì la porta del locale e si sedette al tavolo nell'angolo, nascosto da tutto e tutti, e ordinò un frapuccino. 'Tieni, teshoro' la cameriera ultra quarantenne gli fece l'occhiolino, ma lui la ignorò. Prese la tazza e iniziò a sorseggiare, trovandosi a pensare alla sua vita. Inizò a ragionare sul fatto che se fosse stato attento e sobrio, quella sera sarebbe andato tutto liscio e i one direction sarebbero ancora uniti. 'Ehm, scusa, è libero quel posto?' Il ragazzo tornò alla realtà e alzò lo sguardo, incontrando due occhi blu. Davanti a lui stava una ragazza più o meno della sua età, da lunghi capelli castani e lentiggini che le ravvivano il viso pallido. 'C.certo.' Era tutto quello che riuscì a dire.
Harry: Non avevo mai visto niente di così bello prima d'ora, e tanto meno non mi sarei mai aspettato che qualcuno chiedesse di sedersi vicino a me. 'Scusa se ti ho preso alla sprovvista, ma...volevo fare quattro chiacchere con te'. Voleva parlare con me? Oh mamma. Che cosa avevo di così tanto speciale? L'attiravano tipi depressi e barboni come me?'Come mai vuoi parlare con me?' La ragazza fece un'espressione indecifrabile.'E' da un mese che ti osservo ormai. Ti vedo ogni giorno in questo locale, da solo, seduto sempre a questo tavolo, perso nei tuoi pensieri. Mi sembri una persona interessante.' No, tu sei interessante. Ecco era questo che voleva dirgli, ma era troppo sorpreso dalle parole di lei, per aprire bocca. 'Qual'è il tuo nome, ragazzo interessante?' Qual'è il tuo, splendore? Oh diamine Harry, apri quella bocca, falle queste domande, abbi le palle. Non usarle solo di notte. 'Mi chiamo Harry Styles. E qual'è il tuo nome, ragazza curiosa?' 'Bello, sembra quasi un nome d'arte'disse la ragazza sorridendo. 'Ha stile' disse il ragazzo, quasi involontariamente. Che battuta squallida. Peggio di così non poteva dirla.'Comunque il mio nome è Peach Waissel, come una pesca' 'Quindi sei dolce? Perchè la pesca è il mio frutto preferito' Ecco un'altra frase insensata. Quando imparerai a parlare decentemente con una ragazza? 'Vedi? Sei interessante. Ora devo andare, piacere di averti conosciuto.' 'Ciao Peach' 'Ciao Styles' Ecco, è andata via, e non ho neanche un suo contatto. Styles, sei un caso perso.
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