"And I wish you all the love in the world, but most of all, I wish it from myself"

« Older   Newer »
  Share  
dynamite'
view post Posted on 4/5/2012, 18:04




Allora, direte voi: questa si è presentata da 5 minuti e già scassa le balls con una fanfiction? Ebbene si. Allora, premetto una cosa: non mi definisco assolutamente una scrittrice, più che altro sono una che da molto credito ai suoi film mentali, e i risultati sono questi. Ho cominciato a pubblicarla già su EFP, ma mi piacerebbe sapere voi come la pensate, se la ritenete una completa schifezza e quindi mi consigliate di darmi all'ippica, oppure se vale la pena continuarla. Saranno presenti tutti i 5 figoooooni (sbaaaav) con cinque personaggi nuovi, ma il pairing principale è.. no, scopritelo da sole ahahah. Vi lascio al prologo e al primo capitolo, accetto qualsiasi tipo di critica, suggerimento o altro. Buona lettura :3

"And I wish you all the love in the world,but most of all, I wish it from myself"




Prologo.

La tradizione popolare dice che ognuno di noi nasce con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo dovrebbe legarci alla persona a cui si è destinati, alla nostra anima gemella, che prima o poi, dovremmo incontrare. Secondo Platone, poi, le anime sono separate alla nascita in un principio maschile ed uno femminile ma vengono distribuite in due corpi diversi, quindi il vero destino dell’essere umano è quello di riunire ciò che è stato separato alla nascita. Cazzate?
Questo non lo so dire, ma se davvero così fosse, e, credetemi quando vi dico che così è, quanto diavolo dovremmo aspettare prima di incontrare l’altra metà della mela? Ne vale così tanto la pena spendere una vita rincorrendo l’illusione dell’uomo o della donna perfetta? La razionalità che mi ha sempre contraddistinto fornisce una risposta semplice e indolore: assolutamente no. Eppure è successo. E’ successo, sebbene io me ne accorga solo ora e forse in ritardo, ma alla fine meglio tardi che mai, come dicevi sempre tu. Per caso o per destino, io questo non sono in grado di dirlo, ci siamo incontrati e scontrati fino allo stremo delle nostre forze, ci siamo fatti male al cuore tante di quelle volte che non le ricordo neanche più, ma ci siamo sempre ritrovati, sempre. Iniziava con il solito “vaffanculo” e terminava con le tue braccia che stringevano la mia vita e la mia testa poggiata sul tuo petto. Adesso io sono cresciuta, è cambiato tutto, il tempo è volato e io e te ci siamo lasciati con due fughe parallele, ma c’è una cosa di cui sono assolutamente certa: nonostante i piatti volati, le lacrime versate e gli anni che inesorabilmente sono passati, mi basterebbe un solo minuto dei tuoi occhi per lasciare che tutto riparta dall’ultimo “ti amo” che ci siamo detti.



First chapter.


"Welcome to the Jungle
It gets worse here everyday
Ya learn ta live like an animal
In the Jungle where we play
If you got a hunger for what you see
You'll take it eventually
You can have anything you want
But you better not take it from me"
Welcome to the jungle - Guns N' Roses




Il ticchettio delle Manolo Blanhik negli studi di registrazione della Sony

erano ormai una consuetudine da circa una settimana. Cherylin Gauthier, la stella del

R&B mondiale si accingeva ad ultimare uno di quelli che sarebbe stato ricordato come

l’album migliore di tutti i tempi. Lei ne era pienamente consapevole, ovviamente,

motivo per il quale, nel suo ambiente, era allegramente additata come una spocchiosa

della peggior specie. Consapevole anche di questo, certo. Tutto si poteva dire sul suo

conto, eccetto che fosse una che non ammettesse i suoi difetti e che non facesse

altro che darne prova ogni santissimo giorno. Ne erano testimonianza le 4 denunce

collezionate in un solo anno per aver maltrattato – o, come lei preferiva affermare,

dato prova della sua estensione vocale in fatto di acuti – parte del suo entourage.

Dove diavolo sono le mie cuffie? No, non tu, Cristo.. lui, si dico a te, tecnico o

qualunque cosa tu sia
-. Appunto. Non ne conseguì nessuna risposta, cosa che fece

alterare la mora ancor di più, che non era particolarmente dotata di pazienza.

Che massa di incompetenti cerebrolesi - borbottò in modo da farsi udire da coloro a

cui era rivolta la frase.

Una miriade di insulti ed epiteti decisamente poco femminili dopo, la ragazza fu libera

di tornarsene a casa, con somma gioia di tutte le persone che avevano avuto l’onore

e il piacere di aver lavorato con lei quel giorno. Il rombo della sua Cadillac Escalade

sancì la fine di quella stressantissima e pesante giornata.




-Un altro briciolo di pazienza, Kendra. Ce la puoi fare. Adesso calmati, respira ed

inspira, con calma. Inspira e respira, coraggio. Mancano due esami, soltanto due

fottutissimi esami
- era più di un quarto d’ora che sproloquiava inutilmente, senza

tuttavia riuscire nell’intento di calmare la sua ansia da prestazione. In soli 3 anni,

l’animo da inferocita femminista di Kendra Thompson aveva portato la ragazza ad un

passo dalla laurea in Giurisprudenza, ma il timore di non farcela, spesso celato dalla

maschera di finto sangue freddo della giovane, era costantemente presente. Dopo

un’ultima parola di conforto riflessa nello specchietto della sua Opel vecchio modello

–alias Fiammetta, si, aveva la fissa di dare dei nomi agli oggetti- si decise a scendere

dalla sua auto, chiudendo lo sportello con un tonfo sordo. Si diresse a passo spedito

verso l’aula dove avrebbe dovuto tenere il suo esame e ne uscì due ore dopo con un

sorriso soddisfatto stampato sul viso leggermente abbronzato, sventolando il libretto

dei voti che profumava di un 30 e lode appena sfornato.




L’ingresso trionfale di Alease Cohen fu notato da tutti all’interno della British Library.

Era abituata ad inciampare nei suoi stessi piedi e di certo non era nuova a quel tipo

situazione, che sarebbe stata definita imbarazzante da chiunque avesse avuto un

minimo di coscienza. Aveva attirato parecchie occhiate e risolini divertiti, alle quali

rispose con un “Sono un’acrobata in erba, mi sto allenando” accompagnato da un tono

calmo e pacifico e seguito da un rimprovero di una vecchiaccia tutta grasso e

antipatia.

Continuò a girovagare tra i vari scaffali come se nulla fosse accaduto, fino a quando

“Back in Black” degli AC\DC risuonò per l’intera biblioteca. –Dio, Alease sei un

danno
- sussurrò tra sé e sé, ignorando gli insulti da parte di chi era intenzionato a

leggere un libro in assoluta tranquillità. Spense il cellulare e lo gettò alla rinfusa nella

tracolla di cuoio che aveva con sé, e si sedette buona buona su una delle scrivanie che

popolavano la stanza. Il rumore della sedia accanto a lei ribaltata in terra e l’arrivo

di un tornado dai capelli rossi le fece distogliere l’attenzione dallo scritto che aveva

tra le mani. –Oddio scusami, ti ho disturbato! E’ che sono appena scampata dal

macello che c’è li fuori, non puoi capire quanto ho corso e non so nemmeno da dove

trovo la forza di parlare ancora, soprattutto adesso che mi rendo conto di aver

appena concluso una figura di merda con i fiocchi
- disse tutto d’un fiato. Di risposta

ricevette un sorriso, Alease aveva appena trovato la sua degna compare. –Comunque

piacere, Yvonne O’Connor, 23 anni e sono un disastro
- la stretta di mano suggellò

l’inizio di una grande amicizia.




“I know you read the paper the one that they call the queen, have the radio wondering on me because that where I be. I’m a DIVA”

Cherylin si guardò allo specchietto sorridendo, prese la pochette e con passo suadente

si avviò verso l’ennesima serata di gala.


“I’m repping for the girls who taking over the world, have me raise a glass for the college grads. Who run the world? GIRLS.”

Kendra festeggiava la riuscita del suo esame scatenandosi con I compagni del suo corso,

con una luce diversa negli occhi verdi.


“Friends will be friends, when you're through with life and all hope is lost, hold out your hands cause’ friends will be friends right till the end”

Alease e Yvonne si salutarono dopo un caffè e una lunga chiacchierata, promettendosi

di rivedersi l’indomani.



Piccolissime curiosità:
La storia è ambientata nel 2016, e il primo personaggio, Cherylin, ha la voce di Beyonce e per il resto Leighton Meester.
Spero vi sia piaciuto, besitos.
Lucy.
 
Top
0 replies since 4/5/2012, 18:04   24 views
  Share