| sì, ce 'ho fatta a scrivere e postare u.u per chi non mi conosce, devo avvertirlo che la puntualità non è il mio forte 8D comunque bando alle ciance, so che volete leggere e quindi, leggete (?) adiosss, vi adoro! <3 capitolo sei. Arrivai all'indirizzo che mi aveva scritto Liam solo grazie a una ricerca fatta con il mio cellulare mentre ero in una via da me sconosciuta e anche alla musica che rimbombava già da due isolati prima della casa. arrivai davanti al vialetto insieme a un gruppo di ragazzi già troppo esaltati per i miei gusti. mi sistemai il vestito che avevo indossato per l'occasione che non era altro che un normale vestito bianco che mi arrivava poco più sopra il ginocchio e senza spalline. mi scostai il ciuffo dalla fronte per poi avviarmi verso la porta lasciata aperta dai ragazzi che erano arrivati insieme a me, ma che mi avevano preceduto nell'entrata. appena fui dentro la casa riconobbi subito lo stile delle tipiche feste a cui ero abituata ad andare quando ero al liceo fatta da ragazzi ubriachi che si strusciavo su ragazze altrettanto ubriache che volevano solo farsi notare. sospirai e mi guardai intorno cercando l'unico motivo per il quale mi trovavo lí: liam. lo cercai con lo sguardo senza risultato. quella casa era grande e le persone erano troppe.
-hey bellezza, cerchi qualcuno?
mi voltai trovandomi di fronte un ragazzo abbastanza alto e carino, ma non mi volle molto per capire che era ubriaco fino al midollo
-emh, si. anzi credo proprio che andró a cercarlo laggiù. addio.- cercai di liquidarlo, ma lui scoppiò a ridere fermandomi.
-ti posso dare una mano se vuoi..
lo guardai disgustata e feci una smorfia scuotendo la testa.
-tranquillo ce la faccio da sola, grazie.
-ti voglio solo offrire il mio aiuto, mora!- esclamó lui
-non credo che ne abbia bisogno.
mi voltai riconoscendo quella voce e infatti sorrisi vedendo liam che mi sorrideva. il ragazzo ubriaco ci guardó per poi fare spallucce e dirigersi verso un'altra ragazza come se niente fosse.
-ce l'hai fatta ad arrivare- disse lui attirando la mia attenzione e io lo guardai sorridente e annuii fiera -sei bellissima.
a quel complimento abbassai lo sguardo per un momento imbarazzata, ma poi lo guardai accennando un sorriso
-grazie, stai bene anche tu!
lui rise e mi fece strada nella casa.
-vediamo se trovo gli altri, almeno te li presento.- disse cominciando a cercare per tutta la stanza con lo sguardo. il pensiero di incontrare i suoi coinquilini mi innervosiva, soprattutto dopo l'incontro a dir poco spiacevole che avevo avuto con la sua migliore amica, non avevo più la pallida idea di come l'avrebbe presa di incontrarmi di nuovo.
-oh, lì c'è harry!- esclamó liam indicando un punto qualche metro di distanza da noi, ma non avemmo neanche il tempo di avvicinarci, che lui scattó per andare a dare un cazzotto ad un ragazzo che stava ballando con una ragazza. solo guardando meglio riconobbi che la ragazza era melanie. quello che era harry scappó fuori in giardino seguito poco dopo dalla ragazza.
-mmh, come inizio non c'è male..- dissi e lui mi sorrise dispiaciuto -è innamorato di lei eh?
lui spalancó gli occhi e boccheggió per un po' forse stava pensando a qualche scusa, ma io lo guardai alzando un sopracciglio e cosí lui sospiró come per arrendersi.
-si vede cosí tanto?- chiese con una smorfia che mi fece sorridere
-vorrei vantarmi dicendo di avere un grande intuito, ma aimé devo dire che: sí, si vede. -scherzai e lui rise.
pochi secondi dopo si fiondarono su di noi tre ragazzi.
-hai visto che è successo?!- chiesero in coro tutti e tre e liam annuí
-ma perché lo ha fatto?- chiese quello con un ciuffo castano
-louis sveglia! memi stava ballando con uno!- esclamó il biondino come se la cosa fosse ovvia
-e harry, geloso com'è, contando che il ragazzo le stava dando noia, non ci ha visto più e gli ha dato un pugno- continuó liam e il ragazzo, louis, annuí.
i ragazzi annuirono tranne quello moro che stava in silenzio e continuava a tenere lo sguardo basso, come se stesse pensando a qualcosa che lo faceva pensare più di quanto avrebbe dovuto o voluto. distolsi lo sguardo da lui giusto in tempo per accorgermi che louis mi stava guardando. finalmente qualcuno che si era accorto della mia presenza.
-liam payne sei un maleducato!- esclamó infatti il ragazzo dando un pugno sul braccio di liam che lo guardó stupito -sei qui con una bella ragazza e non ce la presenti neanche!
solo a quel punto anche il biondo e il moro mi guardarono.
-oh si, scusate! ragazzi lei è noemi. noemi loro sono louis, niall e zayn.- presentó lui indicando i ragazzi uno per uno che sorridenti mi strinsero la mano.
-aspetta..è la ragazza dell'aranciata?- chiese niall guardando liam che annuí
-oddio ci ha raccontato tutto del vostro incontro! -esclamo zayn e per la prima volta sentii la sua voce visto che era rimasto completamente in silenzio fino a quel momento e liam gesticoló per zittirlo.
-okay..emh ora ti manca di conoscere solo harry e memi!- cambió discorso
-si..ma vedi approposito di memi, io l'ho già incontrata ieri e diciamo che non è andata molto bene, anzi è andata male..tanto male.- farfugliai mentre i ragazzi sussurrarono un 'uuuh' che con prometteva bene -non so come la potrebbe prendere..
-qualcosa mi dice che lo scopriremo presto- disse louis -sta arrivando.
e dopo un paio di secondi infatti lei apparve con un sorriso, che sarà stata una mia impressione, ma mi sembrava abbastanza forzato.
-allora liam dov'è la rag..che ci fai tu qui?!- esclamó non appena il suo sguardo incontró il mio e instintivamente la fulminai
-okaaaaay..-esclamó liam sorridendo nervoso- memi lei è noemi.
lei spalancó la bocca e gli occhi incredula -lei è noemi..quella noemi?- chiese poi a liam che annuí quindi lei mi guardó disgustata.
-non c'è bisogno che mi guardi cosí,eh.- dissi alzando un sopracciglio
-io ti guardo come mi pare e piace.- rispose lei avvicinandosi a me.
-o poveri noi.- sentii sussurrare da uno dei ragazzi.
-ma abbassa la cresta. te la tiri un po' troppo per i miei gusti.- risposi a tono andandole faccia a faccia.
-beeeeene!- esclamó louis allargando le braccia per allontanarci -chi vuole da bere?
-io, assolutamente!- esclamó niall e un secondo dopo prese l'amica per il polso- e te vieni con noi, hai bisogno di liquidi donna!
e detto questo i tre scoparirono fra una gruppo di ragazzi.
-io..vado a cercare rebecca.- disse sussurrando appena zayn e così sparí dalla parte opposta in cui erano andati i suoi amici.
mi morsi il labbro come per scaricare il nervosismo che avevo accumolato con la 'chiacchierata' con memi. sentii qualcosa sfiorarmi il braccio e immediatamente alzai lo sguardo incontrando quello di liam che mi sorrideva appena e improvvisamente mi sentii una totale stupida e per questo, imbarazzata, abbassai lo sguardo cominciando a fissare un punto indefinito del pavimento.
-andiamo a prendere una boccata d'aria?
guardai liam che mi sorrideva dolcemente mentre mi porgeva una mano. passai lo sguardo fra i suoi occhi e la sua mano tesa verso di me per un paio di volte dopodichè annuii poggiando la mia mano sulla sua in modo che lui potesse intrecciare le sue dita con le mie per poi farsi strada raggiungendo il grande giardino della casa.
l'aria era piacevolmente fresca e mi sentii subito meglio ispirando profondamente.
-hey hazza!- esclamò liam guardando alla sua sinistra. un ragazzo riccio si giró verso di noi e ci raggiunse poco dopo.
-hey.- sussurró. aveva un tono stanco e un'espressione pensierosa e preoccupata.
-poi mi racconti eh?- chiese liam mettendogli una mano sulla spalla e il riccio annuí. -comunque lei è noemi, te ne avevo parlato, ricordi?
il ragazzo mi guardó e mi sorrise teneramente, mantenendo peró quel velo di stanchezza nello sguardo.
-sono harry, piacere.- sussurró porgendomi una mano che strinsi sorridendo e poi si rivolse nuovamente a liam.
-io vado a casa.- disse semplicemente e dopo un ultimo salutó se ne andó.
-fammi capire, c'è una specie di triangolo amoroso fra memi, zayn e harry?- chiesi guardandolo e lui stabuzzó gli occhi che erano incollati alla figura di harry che si allontanava sempre di più per poi scomparire nel buio.
si giró verso di me e mi sorrise leggermente nervoso, ma senza rispondere. per la sua espressione scoppiai a ridere
-ho capito. è una storia lunga e privata che non puoi raccontarmi visto che mi conosci da un giorno, giusto?- dissi con un sorriso, in fondo aveva tutto il diritto di tenersi per se una storia che a me non riguardava affatto.
-scusa, ma è davvero complicato e..un giorno ti racconterò tutto, giuro!- si affrettó a promettere e il suo tono mi fece sorridere pensando a quanto fosse dolce.
-non devi sentirti obbligato, in fondo non capisco neanche il perché tu continui a parlarmi visto quello che è successo..- dissi abbassando lo sguardo, per poi riguardarlo. aveva un'espressione confusa, molto probabilmente non capiva quello che stavo dicendo quindi capii che era meglio se gli spiegavo meglio -insomma hai visto il rapporto che abbiamo io e la tua migliore amica..è abbastanza..pessimo.
lui sussurró un 'aaah' capendo il filo del mio discorso.
-siamo incompatibili, devi ammetterlo. -dissi cominciando a giocherellare con l'orlo dell'abito.
-io non credo proprio. -disse e immediatamente lo guardai come a dire 'stai scherzando vero?' -non posso dire di conoscerti, ma da quello che ho appreso di te parlandoti, hai le potenzialità per diventare sua ottima amica. ti chiedo solo di provare ad andarle incontro, provaci a parlare la prossima volta perché ti assicuro che non è cosí scontrosa come appare, anzi è la ragazza più dolce che conosco quando vuole, solo che è cresciuta fra i ragazzi e quelle poche ragazze che conosceva erano le tipiche oche che gli interessa solo del nuovo vestito o delle unghie perfette. te sei diversa, sei semplice, spigliata e simpatica, andreste molto d'accordo. -finí il discorso con una sorriso enorme che non poté fare a meno di contagiarmi. dovevo ammetterlo, mi aveva leggermente convinto. forse dovevo davvero parlarle normalmente, senza insulti o battutine.
-okay, la prossima volta vedremo che succede.- dissi e lui allargò ancora di più il sorriso. rimanemmo a fissarci per un po' in silenzio.
-allora, come li hai conosciuti i ragazzi?- chiesi per rompere quel silenzio che stava diventando leggermente imbarazzante e dopo un paio di secondi lui cominció a raccontare e passammo la serata come avevamo passato il pomeriggio del giorno precedente, cioé a parlare e a ridere fino a quando non mi accorsi che era mezzanotte passata.
-forse è meglio che vada ora. domani ho la prima lezione alle otto!- dissi scendendo dal muretto sul quale ci eravamo seduti e lui annuì seguendomi.
-ti accompagno!
lo guardai e scossi la testa.
-non importa davvero.
-almeno fino al cancello? -propose indicando il cancello che si trovava in fondo al vialetto e io acconsentii annuendo e cominciando a camminare affianco a lui.
-che lezione hai alle otto?- mi chiese mettendosi le mani in tasca
-letteratura inglese.- risposi e lui annuí -abbiamo cominciato a fare 'sogno di una notte di mezza estate' di shakespeare. è bello, mi piace.
-beata te, io la letteratura non la sopporto, mi annoia. -disse lui facendo una smorfia.
-non capisci niente! -scherzai dandogli una leggera spinta facendolo ridere e fra una chiacchiera e l'altra raggiungemmo il cancello.
-allora ciao.-disse lui quando mi fui voltata nella sua direzione
-ciao. -risposi sorridente -ci vediamo domani?
-assolutamente si.
mi morsi il labbro e mi avvicinai a lui stampandogli un bacio sulla guancia.
-grazie per la serata e ricordati di salutarmi tutti. -gli ricordai e lui annuì
-buonanotte noemi- mi salutó con un gesto della mano quando mi fui allontanata di qualche passo.
-buonanotte liam.
e detto questo mi incamminai verso il dormitorio. ero stanca, ma stranamente felice. |
