summer nights.

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jensenackles*
view post Posted on 15/12/2010, 23:00




premetto che non sono bravissima a scrivere e che,essendo tutto nato da un mio sogno,potrebbe non avere una connessione logica,ma.. spero che vi piaccia ò.ò
(ripeto: è nato da un sogno,quindi i personaggi con cui stanno i protagonisti in alcuni casi non corrispondo ai loro interessi nella realtà ò.ò <-- non ha senso,ma non sapevo come renderlo ahahah)

Chapter 1.

“Lia,svegliati! Per caso vuoi fare tardi al lavoro? Non la vedo come una prospettiva allettante,no?”
Mi rigirai nel letto cercando di evitare di prestare attenzione alla voce di Silvia che stava prendendosela con la porta di camera mia,la faceva facile lei che non si trovava a Londra per lavorare ma solo in vacanza.
“Lia,muoviti,sono le 7 e dovresti essere da Harrods alle 8!” Urlò senza smettere di prendere a pugni la porta. Mi alzai lentamente dal letto senza avere il coraggio di guardarmi allo specchio. Eravamo li da poco meno di una settimana e io avevo già trovato un lavoro,mentre Alice girava ancora da un colloquio all'altro rifiutando ogni singola proposta che le veniva fatta in quanto 'non rispecchiava la sua personalità'.
“Lasciala stare,si sarà già alzata e starà zitta solo perchè in caso contrario ti direbbe di ficcarti le tue urla dove il sole non batte” disse Alice con la voce più assonnata del solito.
Mi avvicinai al mio armadio e ne estrassi il mio unico completo pseudo-lavorativo composto da una camicia abbastanza scollata e un paio di skinny che riuscivano a bloccare la circolazione persino della persona più magra sulla faccia della terra. Una volta vestita mi infilai un paio di stiletto aperti dello stesso colore della camicia e mi guardai allo specchio,il mascara che era colato mi rendeva ancor più simile a un panda di quanto non lo facesse già il mio colorito cadaverico. Scossi la testa e raccolsi ciò di cui avevo bisogno per poi uscire dalla stanza e trovarmi faccia a faccia con Silvia che era già pronta e perfettamente sveglia.
“Mi spieghi l'utilità di svegliarsi a quest'ora se sei qui solamente per divertirti?” chiesi sapendo benissimo che non mi avrebbe lasciata andare in bagno da sola,ma mi avrebbe seguita per chiedermi se ero psicologicamente pronta a ciò che mi aspettava.
“Nessuno,volevo solamente accompagnarti e..” mi fermai e mi voltai di colpo “No,Silvia,nessun giro di perlustrazione per cercare commessi carini e single” dissi per poi entrare in bagno a struccarmi,ri-truccarmi e sistemarmi almeno un minimo i capelli,una volta finito mi guardai allo specchio e sospirai,quello era la mia prima vera esperienza lavorativa e doveva andare tutto benissimo. Uscii dal bagno e Silvia mi sorrise senza aggiungere una sola parola “Vai e fai vedere a tutti quello di cui sei fatta” disse per poi voltarsi verso Alice “E tu muoviti,tra mezz'ora hai un colloquio.” “Si mamma” disse lei continuando a mangiare l'ennesima tazza di latte e cereali,elemento costitutivo della nostra dieta da quando eravamo li dato che non potevamo permetterci molto altro.
Uscii di casa controllando di aver messo tutto l'occorrente in borsa e estraendo la tessera della metropolitana dato che quello era l'unico modo che avevo per arrivare senza aspettare trent'anni un autobus che passava quando il conducente si ricordava che forse avrebbe dovuto lavorare.
Arrivai all'entrata del personale di Harrods con cinque minuti d'anticipo e una ragazza davanti a me si voltò sorridendomi “Nuovo viso,sorriso smagliante,presumo tu sia una nuova arrivata” disse appoggiandosi al muro e accendendosi una sigaretta. “Tieniti stretto quel sorriso per oggi,già da domani lo avrai perso. A che piano sei?” chiese senza nemmeno guardarmi negli occhi.
“Sono al terzo piano,abbigliamento giovani e giochi” dissi appoggiandomi a mia volta contro il muro,ma la calma apparente che si stava creando in quel momento durò poco dato che in men che non si dica la ragazza buttò la sigaretta a terra e con occhi stralunati guardò dietro di me “Tu,sei tornato!” urlò guardando verso quello che fino a pochi minuti fa per me corrispondeva a un buco vuoto. Guardai la sconosciuta che mi stava accanto e che sembrava aver visto una statua greca e mi voltai trovandomi faccia a faccia con uno di quei classici rubacuori inglesi che ormai avevo incontrato tremila volte in questi giorni.
“Harry,lei lavorerà con te sai,abbigliamento giovane” disse sorridendomi e facendomi un occhiolino quasi a volermi dire 'Via libera'. Si era forse bevuta il cervello? La guardai cercando di farle capire che non ero li per quello,ma lei non rimase fuori ancora a lungo e entrò senza nemmeno lasciarmi il tempo di seguirla.
“Io sono Harry” disse lui porgendomi la mano mentre io stavo ancora guardando la porta d'entrata non riuscendo a capacitarmi del fatto che la ragazza mi avesse lasciata li da sola. “Hey riccia,che stai guardando? Questo lavoro tende a dare allucinazioni solo quando andiamo a sbronzarci dopo il turno per riprenderci da otto ore di pazzia”. Mi voltai verso di lui non appena mi diede un colpetto sulla spalla destra e mi riportò alla realtà. “Scusami,io stavo solo.. Non fa niente,sono Lia” dissi stringendogli la mano e facendo per entrare a mia volta,ma lui mi precedette aprendomi la porta e aspettando che entrassi per prima “Di dove sei?” mi chiese mentre percorrevamo uno di quei corridoi che in qualità di cliente non vedi mai. “Perchè me lo chiedi?” sorrisi rendendomi conto che quella era la domanda più insensata di sempre dato che il mio accento era tutto tranne che inglese.
“Il tuo accento e il fatto che sembra che tu non sappia quello che ti aspetta,una persona di qui non si presenterebbe mai per un lavoro qui,siamo pagati bene,ma ci fanno lavorare come dei matti.”
L'ascensore si aprì immediatamente e ne uscì una ragazza bionda in lacrime “Quella è pazza,qui sono tutti pazzi,io me ne vado,ci rinuncio!” urlò finendomi contro “Scappa.” mi disse prima di correre via. Mi voltai verso Harry che nel frattempo era entrato nell'ascensore e stava aspettando che lo seguissi “Non ti preoccupare,non avrà avuto un buon collega,non permetterò che qualcuno ti riduca così” disse appoggiandosi contro la parete dell'ascensore con fare sexy. “Se eviti l'atteggiamento alla James Dean si può anche fare” dissi entrando e schiacciando il pulsante del terzo piano.
Una volta arrivati al piano ci trovammo davanti a una donna sulla quarantina che aveva in mano una cartellina. “Finalmente,voi due,moda giovani,ora.” disse battendo il piede per terra. Uscimmo velocemente e Harry si precipitò alla sua destra,ma io fui fermata prima che potessi fare un solo passo “Tu..” disse con tono deciso,il mio cuore per un momento si fermò,i suoi occhi erano gelidi come il ghiaccio,sembrava capace di incenerirmi in un solo secondo. “..Belle scarpe.” disse prima di andarsene lasciandomi praticamente paralizzata in mezzo agli scaffali. “Dai riccia,muoviti!” disse Harry ridendo e prendendomi per il braccio. “Senti chi parla,ti sei mai visto allo specchio? Hai più ricci te di me eh” dissi dandogli una gomitata amichevole mentre ci affrettavamo verso la zona moda giovane. Avremmo dovuto lavorare nello stesso settore,per la French Connection.
La mattinata trascorse velocemente,forse perchè i clienti erano talmente tanti che saltò persino la nostra pausa pranzo (che venne prontamente sostituita da un panino al volo).
“Calma piatta per almeno mezz'ora” annunciò lui buttandosi sul bancone sul quale erano state abbandonate almeno una trentina di magliette e altri capi d'abbigliamento.
“Dobbiamo sistemare questo casino e non sto parlando di quello che hai fatto prima mentre ci stavi provando con quel gruppo di ragazze che avranno avuto quantomeno 3 anni meno di te” dissi ridendo mentre iniziai a piegare le prima magliette. Lui si alzò dal bancone sorridendo con fare sexy “Gelosa?” chiese avvicinandosi a me e mettendomi una mano sul fianco “Dacci un taglio scemo e aiutami” gli lanciai un vestito da appendere e sorrisi scuotendo la testa. In quel momento la radio del piano partì all'improvviso e “We are young” riempì completamente tutte le stanze.
“Ora si che si ragiona” disse Harry ridendo e cominciando a cantare sulla canzone ballando senza smettere di piegare le magliette. Sorrisi scuotendo la testa,ma quando arrivò il momento del ritornello non riuscii a trattenermi e in men che non si dica mi trovai a cantare con lui mentre ballavamo come degli scemi facendo finta che quella canzone fosse nostra e non dei 3OH!3.
A un certo punto per sbaglio inciampò e mi venne addosso facendomi andare a finire contro il banco di cassa e facendo cadere entrambi per terra “Dove sei stata fino ad oggi?” chiese ridendo e facendo ridere anche me. “Sul serio,non mi sono mai divertito così tanto al lavoro” mi voltai verso di lui e solo in quel momento realizzai che i suoi occhi erano una delle cose più belle che avessi mai visto in vita mia. Sorrisi rendendomi conto della situazione paradossale in cui mi trovavo in quel momento,sembrava la scena di un film e per mia sfortuna io ero una di quelle ragazze che hanno i piedi fin troppo per terra. Lui si alzò e mi tese la mano aspettando che gliela stringessi così da alzarmi con il suo aiuto “Italia” dissi velocemente. Lui scoppiò a ridere “Io voglio aiutarti ad alzarti e tu mi dici Italia?” “No scemo,è da dove vengo. Me l'hai chiesto prima,ricordi?” strinsi la sua mano e lui mi aiutò ad alzarmi,ma lo fece con troppa decisione e in men che non si dica mi trovai contro di lui completamente persa nel suo sguardo. Rimanemmo a fissarci per un minuto e nessuno disse nulla,ma la radio e “Check It Out” di Nicki Minaj ci riportò alla realtà. “Forse è meglio se finiamo di piegare le magliette” dissi piano prima di staccarmi da lui e di ritornare verso il bancone.
Il periodo di calma durò solo un'ora e in men che non si dica il piano tornò a essere pieno di ragazzine che correvano da una parte all'altra urlando e ridendo come delle pazze.
“Questo lavoro mi farà diventare scema” dissi piegandomi sul banco di cassa dopo aver servito l'ennesima mamma scontenta. “Hey babe!” urlò una voce fin troppo conosciuta. Mi voltai e mi trovai di fronte Silvia. “Oh no,Silvia,davvero,forse non è..” l'ultima cosa che volevo era che lei vedesse Harry dato che sapevo benissimo che mi avrebbe detto di provarci. “Stai calma,sono qui perchè sono venuta a portarti il cellulare e...” non finì la frase,ma rimase a fissare qualcuno che si trovava alle mie spalle mezza sconvolta. “Okay,perchè oggi fate tutti così?” chiesi voltandomi e vidi che alle mie spalle c'era Harry che era tanto sconvolto quanto Silvia.
“Tu,oh mio Dio,Harry!” urlò Silvia prima di correre verso di lui ad abbracciarlo.
“Ma te che ci fai qui? Non ci credo!” Esclamò lui.
Li guardai attonita. Loro si conoscevano,lei conosceva il ragazzo con cui lavoravo,lei conosceva davvero Harry e sembrava che dietro quell'abbraccio si nascondesse qualcosa di più di un passato da buoni amici.
 
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. s t y l e s
view post Posted on 15/12/2010, 23:24




No, ora tu mi devi da che pulpito t'è venuto di dire che.. non ricordo più che volevo dire D:
comunque, sia, mi piace un sacco *w*
apparte che probabilmente anche se mi facesse schifo mi piacerebbe comunque (?) solo perché c'è uno con i capelli ricci, che guarda caso si chiama Harry, ahah.
okay, ho finito il monologo, però, seriamente, mi piace un sacco, questo significa che sono capperi tuoi ora u.u
 
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- vane.
view post Posted on 16/12/2010, 12:35




Oddio ma è stupenda, cioè mi sono tipo persa mentre leggevo, mi immaginavo troppo le scene, continuaaa *O*
 
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fascinating.Styles
view post Posted on 16/12/2010, 13:17




No complimenti per il sogno davvero.
Ora bisogna continuarlo, per noi poverine che già adoriamo la tua ff *w*
ahah attendo il prossimo capitolo (;
 
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Dreww-
view post Posted on 16/12/2010, 14:18




No, ma.. è stupenda! ** Te lo dice la voce della verità u_u (se non l'aveste capito sono io xD)
Continua ^^
 
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AmericanDream
view post Posted on 16/12/2010, 15:57




cioè ma è bellissima!*O*
io adesso pretendo che tu la continui al più presto! C:
ah e.... ALLA FACCIA DEL SOGNO!*w* xD
 
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freelove.
view post Posted on 16/12/2010, 19:35




tu ora sei obbligata di andare avanti forza forza ùù ed tutto questo significa I LIKE THIS!
awww il ricciolino *.* chissà silvia come faceva conoscerlo! (:
 
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perfectskyistorn
view post Posted on 16/12/2010, 22:10




perchè io sogni così non li faccio mai?!?!?
Bella bella bella!! me piaseeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
Continua in fretta girl!!
voglio sapere come va avanti con Harry!!!
 
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jensenackles*
view post Posted on 16/12/2010, 22:25




awww <3 grazie girls! presto arriveranno anche gli altri ù_ù non disperate <3 è che devo presentare bene ogni personaggio sennò ci si perde ahahah <3
spero che vi piaccia D:

Chapter 2.

Silvia si staccò da lui solo dopo aver passato almeno un minuto a ridere come una scema rimanendo attaccata al suo collo. “Sono qui in vacanza,sto a casa sua” disse indicandomi con un cenno “Ma tu invece? Come vi conoscete voi due?” chiese guardandomi senza smettere di sorridere.
Ecco una delle caratteristiche principali della nostra compagnia che forse dovreste conoscere: Alice era l'intellettuale del gruppo,quella ragazza che attira sempre i ragazzi grazie al suo cervello e diciamo che anche la sua bellezza l'aiutava molto in questo,Silvia era l'esuberante,quella persona che non si fa mai nessun problema quando si tratta di dire la verità,la party girl che tutti i ragazzi vorrebbero frequentare e era anche la bella del gruppo e io,beh,io ero una di quelle ragazze che quanto a vita sociale potevo considerarmi veramente una sfigata e quanto al fisico non mi ero mai apprezzata abbastanza da convincere anche il prossimo.
Guardai Silvia rendendomi conto che Harry la stava ancora fissando cercando di capire se era frutto della sua immaginazione o se si trovava li sul serio. Era inutile parlare in quella situazione,quindi decisi di fare quello che mi veniva meglio: pararmi il didietro. “Lavoriamo insieme e che ne dici se voi due andate a prendervi un caffè mentre io rimango qui? Non si dice mai di no a una rimpatriata” dissi sorridendo e notando una madre e una figlia che stavano mettendo in disordine tutte le magliette per trovarne una della taglia adatta.
Silvia non se lo fece ripetere due volte e,dopo aver preso sotto braccio Harry,scomparì nella folla lasciandomi li da sola. Non avrei mai mandato via Harry se non avessi saputo che pochi minuti dopo il piano sarebbe stato riempito da una scolaresca che era li in vacanza studio,l'incubo peggiore di ogni impiegato.
“Ora arrivo,per favore,non toccate quello,ora servo anche voi.” dissi estenuata all'ennesima ragazza che continuava a lanciare per terra i vestiti che non le piacevano e alla sua amica che non faceva altro che ridere.
“Problemi?” Mi paralizzai non appena qualcuno con una voce decisamente più profonda del solito si 'materializzò' alle mie spalle,mi girai lentamente e davanti a me vidi un ragazzo più alto del solito con i capelli lisci e un timido sorriso sul viso. “Ho visto Harry al bar con una ragazza e ho pensato che lasciarti qui a quest'ora da sola sarebbe stata una delle cose più cattive di sempre.” disse prima di andare verso le due ragazze che appena lo videro si fermarono immediatamente facendomi ridere. Aveva un potere strano,era come se le persone intorno a lui venissero colpite da uno strano alone di serenità e felicità,era come se fosse praticamente impossibile sorridere davanti a lui e dopotutto era il mio salvatore,Harry non era ancora tornato ed erano già passate due ore.
“Grazie” dissi passando alle sue spalle per riporre una felpa da dove era stata presa,lui si voltò verso di me e si passò velocemente una mano tra i capelli che gli cadevano dolcemente sulla fronte “Di niente,è il minimo che potevo fare e poi,è sempre un buon modo per riuscire a parlare con una delle ragazze più carine che lavorano qui.” disse talmente velocemente che riuscii a capire a malapena ciò che voleva dire (tralasciando naturalmente il fatto che il suo accento particolare non aiutava per niente). Arrossii e cercai di pensare a qualcosa da dirgli in modo da non sembrare una totale ebete,ma naturalmente la ragazzina che si era cambiata decise di venire fuori dal camerino proprio in quel momento per chiedere un parere al ragazzo di cui non sapevo ancora il nome.
Passammo altre due ore a lavorare insieme e di Harry nemmeno l'ombra,sembrava che si fosse teletrasportato al di fuori dell'edificio e che si fosse dimenticato del fatto che lavorasse li.
Finalmente arrivarono le fatidiche sei e con esse la chiusura del nostro piano,sospirai non appena chiusi la cassa e mi sedetti per terra scoppiando a ridere.
“Perchè ridi?” chiese lui sedendosi davanti,lo guardai smettendo di ridere ma mantenendo uno strano sorriso “Perchè rido? La prima giornata di lavoro è stata da suicidio,non sono nemmeno riuscita a mangiare e come se non bastasse penso che il mio collega in passato sia stato con una delle mie più care amiche e se ne è andato con lei lasciandomi qui da sola,poi sei arrivato tu a salvarmi da un totale disastro e non so nemmeno come ti chiami.” Non mi rispose e al posto di dirmi il suo nome si spostò leggermente e si sedette al mio fianco “Mi chiamo Liam” disse appoggiando la testa contro il tavolo,per qualche secondo calò un silenzio di quelli imbarazzanti,come se lui si aspettasse che io sapessi chi fosse o qualcosa del genere. “Questo si che è strano,Liam e io sono Lia,non potremmo mai lavorare insieme,sarebbe un casino assurdo.”
Liam scoppiò a ridere e si voltò verso di me prima di alzarsi e di aiutarmi ad alzarmi. “Dai,vieni” disse facendomi cenno di seguirlo verso l'ascensore. La discesa fu tranquilla,nessuno dei due parlò,ma preferimmo stare in silenzio e non appena arrivammo al piano terra mi avviai verso la porta d'uscita,una volta fuori il caos delle strade di Londra mi riempì nuovamente le orecchie facendomi sorridere,amavo quella città.
“Aspetta!” gridò Liam correndomi dietro quando ormai stavo per svoltare l'angolo. Mi voltai e lui si fermò davanti a me con il fiatone “Ti va di prendere qualcosa da bere insieme? Conosco un posto qui vicino,potremmo andarci se vuoi,offro io” disse cercando di riprendere fiato tra una parola e l'altra. “Mi avevi convinto anche senza il fatto che avresti offerto tu,certo che vengo” dissi senza nemmeno pensare di avvertire Silvia,lei era andata via con il mio collega lasciandomi nei casini più totali,quello era il minimo e poi Alice oggi avrebbe avuto una serata di prova in un ristorante,quindi avevo via libera.
Il locale si trovava solo pochi metri più in la ed era uno di quei vecchi locali costruiti nel 1900 che per miracolo erano sopravvissuti all'arrivo dei bar moderni. “E' bellissimo” dissi guardandomi in giro ammirando la carta da parati di un colore rosso intenso. Mi voltai verso i tavolini per trovarne uno libero e vidi Harry e Silvia seduti a uno dei tavolini più nascosti del locale che ridevano e scherzavano come se nulla fosse. Mi voltai verso Liam per evitare di andare da Harry a dirgli quanto era stato un coglione lasciandomi li da sola il mio primo giorno di lavoro,ma mi resi conto che nemmeno lui era felice di quello che stava vedendo. “Anche tu conosci Silvia?” chiesi ormai rassegnata,ma lui rise e si avvicinò al bancone facendo segno al barista di preparare due birre “No,conosco Harry,il tipo di ragazzo,e mi da fastidio che ti abbia trattata così. Nessuno resiste con lui,le ragazze cadono nella sua ragnatela e poi finiscono con il cuore spezzato. Oggi ti ho vista entrare e non so perchè,forse la tua espressione,forse l'energia che in un certo senso emanavi o il modo in cui mi hai risposto oggi,non potevo permettere che succedesse anche a te.” prese le birre e si sedette al tavolo più vicino facendomi segno di sedermi vicino a lui.
“Grazie” dissi senza sapere come prendere ciò che mi aveva appena detto,se fosse un complimento o meno,optai per non aggiungere nient'altro e avvicinai la bottiglia di birra alle labbra quando notai che mi stava fissando “Che succede?” chiesi sorridendo e passandomi una mano tra i capelli facendo cadere i miei ricci sulle spalle. “Nulla” rispose sorridendo e bevendo un sorso della sua birra prima che Harry e Silvia si rendessero conto della nostra presenza e arrivassero da noi.
“Oddio,scusami,non mi sono accorta di che ore si fossero fatte,davvero,scusami” disse Silvia,ma sapeva benissimo che non sarei mai riuscita a arrabbiarmi con lei,la persona che volevo prendere a pugni era Harry,non lei. Non sapevo se ero più arrabbiata per il fatto che mi avesse lasciata li da sola a lavorare o che mi avesse presa in giro come mi aveva detto Liam e non riuscivo nemmeno a capire come riuscissi a fidarmi di un ragazzo che conoscevo appena da poche ore.
“Si,scusaci.”disse Harry sorridendo e mostrando le sue fossette.
“Non c'è bisogno di scusarsi,ho scritto un sms alla direttrice e mi ha risposto,da domani lavorerò con Liam,avrai una nuova collega da lasciare a lavorare da sola.” dissi sorridendo e sentendo lo sguardo di Liam che si spostava da Harry a me.
“Tu hai fatto cosa?” chiese Harry guardando Liam “Che le hai detto?” chiese avvicinandosi e appoggiando la mano sul tavolo con decisione.
“Harry,non mi provocare,sai che non vuoi provocarmi. Hai già fatto abbastanza in passato.” disse Liam alzandosi in piedi molto lentamente e guardandolo seriamente.
“Non ha fatto nulla” dissi cercando di appianare la situazione “Mi hai lasciata a lavorare da sola nelle ore di punta,non sei tornato nemmeno dopo,non ho intenzione di lavorare io per il tuo stipendio,se sei abituato a questo,beh,trovati un altra persona disposta a farlo.” non avevo mai preso una posizione in vita mia,non in modo così deciso e in quel momento capì perchè Alice aveva sempre insistito tanto perchè io lo facessi. Harry non disse nulla,ma annuì e mormorò un “Scusami” prima di uscire a passo deciso. Silvia rimase ferma davanti a noi e ci guardò stranita “Io,mi dispiace,davvero.” disse piano. “Non ti preoccupare Effs.” sorrisi bevendo un sorso di birra e Liam fece lo stesso “Effs?” chiese guardando sia me che lei “Si,siamo Effs e Panda,sai..” “Skins” disse lui finendo la frase e facendo sorridere entrambe,uno dei nostri must in fatto di ragazzi era che conoscessero almeno un minimo di Skins. “Allora lavoreremo insieme eh?” chiese poi guardandomi mentre si passava una mano tra i capelli. “Già” non riuscivo a smettere di guardarlo negli occhi.
“Sentite,non so cosa ne pensiate,ma io sto morendo di fame e Lia,noi dobbiamo andare a prendere Alice al ristorante,gliel' avevamo promesso” . Annuì pensando che nessun sms da parte sua doveva voler dire che l'avevano preso e lei aveva accettato.
“Liam,scusami,devo andare” dissi alzandomi e portando la mano alla mia borsa,ma prima che la raggiungessi per prendere il portafoglio lui mi fermò mettendo la sua mano sulla mia e sussurrando “Ci vediamo domani Lia” e mi sorrise nuovamente,ma questa volta il suo sorriso era più dolce di quelli che mi aveva regalato fino ad allora,ricambiai e uscii con Silvia dal pub.
“Allora,cos'è quello che ho appena visto?” disse mettendomi la mano intorno alle spalle e dandomi una spinta amichevole ridendo. “Smettila cretina!” dissi ridendo a mia volta.
“Tu gli piaci Lia e non dare Harry per scontato,non è quello che sembra o quantomeno non voleva esserlo con te,lo conosco abbastanza bene per dirlo.” disse facendosi seria e mettendo più enfasi sulle ultime parole della frase. “Già,ho visto che vi conoscevate abbastanza bene” dissi con tono sarcastico,ma divertito. “Fidati,non è quello che pensi. Un giorno ti spiegherò.” disse facendosi seria. Non parlammo più ne di Harry ne di Liam per il resto della serata,ma ci limitammo a divertirci e a festeggiare il fatto che finalmente anche Alice aveva trovato un lavoro,ma c'era qualcosa che non andava tra Liam e Harry anche se la cosa che mi preoccupava più di tutte era quello che era successo tra Silvia e Harry.
 
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perfectskyistorn
view post Posted on 16/12/2010, 23:15




no.
io adesso pretendo di sapere cosa è successo!!!
cioè...faccia da schiaffi-Harry e sguardoprofondo - liam cosa mi hanno combinato?!??!
 
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fascinating.Styles
view post Posted on 16/12/2010, 23:17




ahah si complicano le cose eh?? MI PIACE! (:
 
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- vane.
view post Posted on 16/12/2010, 23:30




no vabbè, adesso devi continuare e anche velocemente *-*
 
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_BeautifulDay
view post Posted on 17/12/2010, 17:19




Bella questa ff **
Però ora devi continuare perchè non sei l'unica che vuole sapere di Harry e Silvia uù
 
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. s t y l e s
view post Posted on 17/12/2010, 17:20




no, ma che schifio che sono D:
non avevo ancora commentato,
però ho letto ieri sera, e io voglio una rissa *w*
ahahah, no dai, però rimango una persona distruttiva xD

vaaaaai avanti Liaa u.u
 
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freelove.
view post Posted on 17/12/2010, 17:39




Oddio è fantastica! Continua Continua *_*
Aww coppia Lia & Liam = Liam ùù ahah, ma chissà perchè silvia conosce Harry? *.*
 
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787 replies since 15/12/2010, 23:00   24221 views
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