| ×reäl_chiäreds |
| | CITAZIONE (iamsuperman_ @ 3/8/2011, 17:14) siiiii *----* bella bella bella, mi piace u.u si si mi incuriosisce, continua presto (: grazie tesoro adesso posto anche il nuovo capitolo grazie cognatina *--* CITAZIONE (@signoracarota. @ 3/8/2011, 17:19) mi piace, il fratello è uno dei cinque vero? e.e posta il primo presto, e ti prometto che commenterò sempre questa. si, l'altra la leggo ma non commento mai. SMILE:D. AHAHAH ok, basta, stop. e-e ANYWAAAY. GO ON BABY. sei un genio si è uno dei cinque e si svelerà nel prossimo capitolo ora posto il capitolo xD CITAZIONE (Terri; @ 3/8/2011, 17:40) Mi piace questo prologo. *-* grazie terrriiiii (: ---- ok eccomi con il primo capitolo allora ci sarà ò'alternanza su chi racconta, uno sarà dal punto di vista di Chiara l'altro del fratello in modo da capire cosa passa per la testa di entrambi e come vivono entrambi questa fusione delle famiglie, beh spero vi piaccia intanto buona lettura Capitolo 1 – Seven Years Later
Un raggio di sole entrò dalla mia finestra, mi stiracchiai aprendo piano gli occhi non potevo credere che era già tempo di tornare a scuola, sembravano volate le vacanze, forse perché le avevo passate lontano dal mio adorato fratellastro a Winchester da mia nonna Kelly. Mi misi a sedere infilando i piedi nelle mie calde ciabatte con la faccia di un procione come quello di Pocahontas, e mi avvicinai al bagno per vedere in che condizioni fossi, dovevo essere al meglio, dovevo fare colpo come tutti gli anni e la prima impressione che davi il primo giorno di scuola contava molto. Avevo vinto il premio per reginetta della scuola ogni anno da quando avevo iniziato il liceo e calcolando che adesso avevo 17 anni, quasi 18 era positiva come cosa. Aprii la porta e lo spettacolo che mi si prospettò davanti non fu dei migliori mi scappò un -Oh mamma!- mentre mi affrettavo a chiudere gli occhi, per poi chiedere –posso aprirli? Ti sei coperto?- -a te la scelta- mi rispose Aprii lentamente gli occhi per poi sbottare –è la mia crema?- -cosa questa?- chiese facendo per toglierla e passarmela -no no no stai fermo!- gli intimai per poi alzare lo sguardo e cercare di non farlo cadere proprio lì. -non si bussa comunque?- mi chiese lui quasi con tono scocciato -come scusa?- gli chiesi fulminandolo –punto primo io sono a casa mia e faccio quello che mi pare; punto secondo non serve che ci tieni quella tanto non stai coprendo niente e punto terzo devi sempre girare nudo te?- -se mi lasci andare mi vado a vestire- mi rispose indietreggiando con noncuranza infatti non era affatto in imbarazzo, quel ragazzo aveva seri problemi mentali, come faceva a stare a suo agio, ero quasi in imbarazzo io per lui. Alla fine lo vidi aprire la porta e con un rapido gesto poggiare la mia crema sul mobiletto e infilarsi in camera di mio fratello. Andai al lavandino iniziando a sistemarmi i capelli e quando fui abbastanza convinta sospirai perché quelli sul davanti avevano deciso di fare i ribelli, afferrai una spazzola tonda e il phon per darmi una tiratina ma come accesi quest’ultimo una nube di borotalco bianco mi invase rendendomi del colore della neve. Passai circa cinque minuti a tossire, poi ripreso il fiato tuonai in modo che chiunque potesse sentirmi –NIALL JAMES HORAN! IO TI TOLGO DAL MONDO!- Dopo tre secondi irruppi in camera sua, non mi importava se lui e quei suoi quattro amici sfigati stavano dormendo, cantando, fumando, se fossero in pigiama, nudi o vestiti e impomatati, quello era troppo, il babbuino ossigenato meglio noto come Niall l’immaturo Horan, stava per dire addio al mondo dei vivi per andare a trovare Ade e i suoi capelli fiamma blu elettrico nell’oltretomba. Piombai in camera ed erano ancora tutti mezzi addormentati, Harry per fortuna si era messo qualcosa addosso che non fosse il tubetto della mia crema da giorno anche se ormai avevo visto abbastanza che poteva anche non vestirsi. Planai sul letto di Niall, mio fratello, facendogli fare un salto e svegliandolo di soprassalto -che succede?- chiese spiazzato -succede che ti tolgo dal mondo Horan!- gli urlai afferrando il cuscino da sotto la testa per “soffocarlo” ma qualcuno mi afferrò da dietro sradicandomi dal mio intento -lasciami io lo devo uccidere!- continuai agitandomi, in quel mentre Erin entrò nella stanza -che succede qui?- chiese e tutti ci bloccammo ero ancora a mezzaria con le braccia di Liam che mi teneva lontano da Niall. Lentamente mi mise giù, poi gli occhi azzurri della proprietaria di casa mi scrutarono -che ti è successo?- mi chiese divertita passandomi uno straccio in faccia per togliermi la polvere bianca -non ha ancora imparato come si fa a tirare di coca- disse la voce irritante di Niall mi girai a fulminarlo poi afferrai lo straccio dalle mani di sua madre e glielo tirai in faccia prendendolo in un occhio -ahia ma sei scema?- mi chiese tenendosi un occhio -e tu sei un cretino Niall- conclusi tornando in bagno -isterica!- mi urlò dietro mentre lasciavo la stanza -immaturo- gli risposi sbattendomi la porta alle spalle mentre sentivo delle risate provenire dalla sua stanza. Mi ributtai sul letto sbuffando quando squillò il mio cellulare iniziai a guardarmi intorno per trovarlo ma non era a portata di mano, mi alzai iniziando a cercare ovunque e lo trovai poco dopo sotto il letto, lo raccolsi e quando vidi il nome di chi mi stava chiamando ebbi un tuffo al cuore -Ricky?- chiesi titubante, Richard Reynolds era il ragazzo più ricco e famoso della scuola e stava chiamando me alle sette di mattina il primo giorno di scuola. -Bellezza, buongiorno, ti ho svegliato?- -no no- dissi mettendomi seduta sistemandomi i capelli come se lui potesse vedermi attraverso il telefono. -bene perché tra venti minuti ti passo a prendere, noi iniziamo la scuola con un giorno di ritardo- -mi stai chiedendo di saltare la scuola con te?- chiesi incredula alzandomi e andando verso l’armadio. -se preferisci lo chiedo a qualcun’altra- -nono va benissimo- dissi iniziando a sfogliare i vestiti per trovare quello perfetto per me. -ci vediamo tra poco bellissima, un bacio- e detto ciò riattaccò. Afferrai (vestiti!) il mio black top della denim incrociato sul di dietro, la mia mini di jeans sempre denim, le mie scarpe con il tacco preferite che tra l’altro erano delle Versace che avevo appena comprato e amavo semplicemente. Afferrai la mia borsa di jeans e gli orecchini della Guess che mi aveva regalato Hilary una delle mie migliori amiche. Poi rientrai in bagno ormai ero rimasta solo io, legai i capelli in modo da rendere più visibili i miei occhi color nocciola poi afferrai i trucchi e diedi un leggero tocco con la matita e il rimmel un filo di rossetto ma niente di troppo volgare poi scesi di sotto, entrai in cucina dove i cinque babbuini che avevano invaso la mia casa stavano facendo colazione. -dove vai vestita così?- chiese mio fratello con la bocca piena appena entrai -non ti interessa- fu la mia risposta mentre mi diressi al frigo per prendere. -ehi Louis passa un fazzoletto a Liam prima che fa la pozzanghera per terra con la bava che sta perdendo- si sentì la voce di Zayn rimbombare nella stanza e il babbuino spettinato lanciargli qualcosa che sbatté contro la porta del frigo e per fortuna non prese me non volevo arrivare tutta sporca e scompigliata da Ricky. Rimasi a guardarli mentre litigavano e si tiravano la roba. -siete un gruppo di bambini infantili- conclusi guardandoli scioccata -certo perché lei pensa che siano intelligenti solo pervertiti deviati come Ricky- rispose Niall accompagnando la fine della sua colazione con un sonoro rutto. -Fai schifo!- dissi scioccata per poi aggiungere –e comunque Ricky non è un pervertito deviato- li guardai contrariata -mi farai risapere quando ti ritroverai con le mani di quello sotto la tua minigonna vertiginosa che hai indosso stamani- mi rispose con un cenno del capo alla mia mini Zayn dalla sua postazione attaccata al muro. -lui non lo farebbe mai- risposi io fulminandolo -lo ha detto anche Tanya prima di ritrovarsi…- aggiunse Harry avvicinandosi ma io lo interruppi -tieni le tue mani sudice lontano da me, non vi credo, siete solo invidiosi perché lui è bello, ricco e popolare e voi siete solo cinque babbuini arrappati in questo momento- conclusi nel preciso istante in cui un clacson suonò due volte -e adesso se non vi dispiace ho di meglio da fare se non parlare con voi cinque b…- -io posso essere un coniglio?- mi interruppe Louis –lo preferisco ai babbuini- Scossi la testa sbuffando e raggiunsi l’entrata senza nemmeno salutarli e uscii. Prima di lasciare la casa sentii dietro di me Liam chiedere a Niall -La lasci andare così da quello?- -non è affare mio se la vuole vendere al primo maniaco che passa- -è tua sorella- insisteva Liam e mio “fratello” con voce fredda e secca lo corresse con -Sorellastra!-
| | |
| |
|