| ed eccomi con il secondo capitolo quello dal punto di vista di Niall, è un pochino lungo ma ieri sera mi è presa la mano anyway dopo l'imperativo POSTA della mia cocorita e della mia cognata eccomi qui a farlo
Buona Lettura
Capitolo 2 –
Odiavo il fatto che mi dicessero che fosse mia sorella, io non ero suo fratello, io non avevo nemmeno un capello in comune con lei, io ero Niall James Horan, figlio di Erin O’Connor, vedova Horan, mentre lei Chiara Jessica Dalton, figlia di George Dalton, anche lui vedovo e tra l’altro anche preside del nostro stupido liceo, non c’era niente che ci accumunasse se non il fatto che abitavamo sotto lo stesso tetto, dividevamo lo stesso bagno, la stessa cucina, lo stesso soggiorno e soprattutto lo stesso televisore che sistematicamente lei occupava sintonizzata sui canali di MTV e quando volevo vedere una partita dovevo andare a casa di Harry.
Harry era uno dei miei migliori amici, non avevo un migliore amico in particolare, ne avevo ben quattro e ognuno aveva una cosa tipica della persona, Harry aveva i capelli ricci che avevano tratto in inganno molte ragazze indifese, Louis, era fissato con le carote e le Lamborghini ed era un po’ il papà del gruppo in quanto era il più vecchio ma di mentalità era molto inferiore alla mia, non per questo era stato bocciato e ora si ritrovava in classe con tutti noi. Liam era il romantico del gruppo a comando, nel senso che sapeva tirarti fuori un discorso da far impallidire Romeo Montecchi, ma se obbligato sapeva anche essere la persona meno coinvolta in una relazione in assoluto, appena era arrivata Chiara si era preso una sottospecie di sbandata, no ma io dico amico una visita dall’oculista? Cioè dai, tra tutte le ragazze carine che morivano per lui proprio quella nana di Chiara doveva scegliersi? Comunque ora gli era passata per fortuna. Per finire poi c’era Zayn, il saltinletto, così detto perché il suo sport era quello di passare da un letto all’altro, non aveva mai avuto una ragazza fissa, non l’aveva mai voluta, lui diciamo che preferiva trovarne una diversa ogni sera, sedurla con qualche giochetto e infilarsi nelle sue mutande per poi cambiare preda il giorno dopo, era entrato nel nostro gruppo da quasi tre anni ormai, prima era molto amico con Ricky, poi non mi ricordo per che casino si erano allontanati, aveva bocciato un paio di materie e mi madre gli era stata affidata come Tutor, per questo era venuto un paio di volte a casa nostra, si era fermato anche per un po’ a cena, ci eravamo conosciuti meglio ed eravamo diventati amici, gli altri tre invece li conoscevo da quasi tutta la vita.
Comunque tornando al presente, mia sorella aveva lasciato la casa sbattendosi la porta alle spalle e freddamente avevo risposto a Liam per poi strusciare la sedia a terra e buttare il piatto ormai vuoto nel lavandino facendogli fare un sonoro rumore, afferrai lo zaino e li guardai
-andiamo sennò finiremo con il fare tardi- sbuffai andando verso la porta
-ma che gli è preso?- sentii la voce di Harry alle mie spalle sussurrare qualcosa
-non ho niente, sono solo stufo di fare continuamente tardi- conclusi aprendo la porta e aspettando che uscissero tutti, prima di lasciare la casa Zayn mi guardò sulla porta
-sicuro sia tutto apposto?-
-si che cosa vuoi che abbia?- gli dissi scocciato alzando gli occhi al cielo
-non so sei così isterico da quando tua sorella è uscita non è che…-
-ma non sparare cazzate Malik- non lo lasciai nemmeno finire spingendolo fuori di casa e tirandomi dietro la porta, raggiunsi il cancelletto e lo oltrepassai chiudendomi anche quello alle spalle quando notai poco più in là Chiara che stava parlando o meglio ascoltando come se fosse rapita dalle parole che uscivano dalla bocca di quell’essere, Ricky.
-prossimo passo è la lingua in bocca- mi disse Zayn avvicinandosi a me
-eh?- gli chiesi voltandomi verso di lui alzando un sopracciglio
-adesso la ipnotizza poi le infila la lingua in bocca- mi ripeté facendo un cenno del capo verso la scena schifosa davanti a me.
-affari suoi non voglio problemi che posso evitarmi- conclusi sempre con quel tono duro che avevo da tutta la mattina dando le spalle ai due e andando verso la parte opposta della strada. Abitavamo a meno di cinque minuti a piedi dalla scuola, così affretta il passo per allontanarmi prima da quella scena da mal di mare, non avevo mai avuto più voglia di oggi di lasciare casa mia.
-Niall hai messo un razzo in culo?- mi chiese Harry una volta nel grande parcheggio pieno di giocatori e le cosiddette cheerleader che si strusciavano gli uni alle all’altre.
-perché? Questa è la mia camminata- cercai di dissimulare varcando la porta
-ah si e da quando- mi voltai fulminando Harry che si zittì poi mi rivoltai di colpo travolgendo una ragazza i cui libri e fogli volarono sul pavimento
-Cazzo Horan guarda almeno dove vai no?- mi rispose alzandosi mentre riccio seduttore si inginocchiava per aiutarla.
-Non pensavo fosse una parola nel tuo vocabolario Sparks- gli risposi ottenendo una gomitata nel ginocchio da Harry.
-non ci fare caso si è svegliato con la luna storta stamani- disse poi il riccio alzandosi e porgendo i fogli a Hilary, una delle migliori amiche di Chiara insieme a miss sculetto per lavoro Ashley, beh però dopotutto Ashley se lo poteva permettere.
-che gli ha fatto stamani?- chiese la voce di Simona, giusto mi ero dimenticato, Simona era la ragazza di Louis da un anno fra un mese ed erano così smielati che se non mi veniva a guardare loro il diabete non mi sarebbe più venuto, come da routine si stavano baciando molto dolcemente attaccati agli armadietti di un povero malcapitato quando il marito di mia mamma passò per il corridoio
-signor Tomlinson signorina Monroe per piacere aspettate che io volti l’angolo almeno, sapete del divieto imposto da quel barba bianca sopra di me- li riprese con un sorriso per poi voltarsi verso di me
-dov’è Chiara?- mi chiese come se io dovessi fargli da balia a sua figlia, sveglia! Non posso obbligarla a seguirmi, anzi non voglio nemmeno chiederglielo di seguirmi.
-Sarà lì fuori con Ash che stanno arrivando- buttò lì Hilary per pararle il culo come sempre
-beh buona giornata ragazzi- ci disse con il suo solito sorriso prima di sparire, mi piaceva George ma sua figlia non riuscivo proprio a digerirla. In quel preciso istante entrò Ashley, vestita come sempre di tutto punto, non sbagliava mai un colore o un abbinamento forse per il fatto che fosse una modella chi lo sa?
-buongiorno- disse raggiante riservando un cenno a tutti e un sorriso a Payne che sembrava essere l’unico imbecille a non avere ancora capito che una ragazza carina e intelligente gli sbavava dietro, quando io dico che gli ci vogliono gli occhiali e nessuno mi crede.
-ciao Hil- disse poi abbracciando l’amica e guardandosi intorno –dove è Chiara?-
-a farsi fare una gastroscopia da Ricky- mi scappò forse con un tono un po’ troppo acido e le due ragazze si voltarono a guardarmi alzando un sopracciglio
-attento Niall se non ti conoscessimo abbastanza da sapere quanto odio scorre nelle tue vene nei confronti di tua sorella potremmo pensare che tu sia geloso- dissero all’unisono con tono da stuzzicata probabilmente volevano vedere come reagivo alla cosa
-pft! Vi siete alleati tutti per dire cazzate stamani? Potevate avvertirmi della cosa- risposi controllando il mio tono di voce e alzando gli occhi al cielo mentre infilavo le mani in tasca –e comunque non è mia sorella- ribadii per l’ennesima volta prima di dirigermi in classe abbandonandoli nel corridoio.
Raggiunsi il mio solito banco nel fondo dell’aula quello affianco a Harry, mentre davanti a noi sedevano Liam e Zayn e in prima fila Louis e la sua dolce metà Simona.
Nell’ala opposta della classe Ashley stava seduta in seconda fila insieme a Jesse, lo studente americano qui per lo scambio culturale e davanti a lei Hilary sedeva accanto al banco vuoto di Chiara, che se la stava spassando con mani da polipo e lingua da iguana Richard Reynolds.
-pss..- sentii la voce di Zayn chiamarmi e mi voltai verso di lui tornando alla realtà
-secondo me, ormai ce l’ha fatta- mi disse con un sorrisetto
-cosa?- chiesi non capendo di cosa stesse parlando alzando un sopracciglio
-conoscendolo sono al vecchio mulino, sai quello dietro l’autostrada, e lui dopo averle parlato di cose senza senso avrà iniziato ad accarezzarle la gamba e con la sua mano a salire fin sotto la sua gonna-
Scossi la testa per cancellarmi l’immagine di quei due che voleva imprimermi in testa Zayn e lo guardai malissimo
-Sei un pervertito deviato senza possibilità di salvezza Malik!- dissi mentre lui dipinse un sorrisetto divertito e il prof di letteratura antica ci fissò
-Horan, Malik, vedo che vi diverte Dante Alighieri, cosa diceva dunque di Beatrice?- ci chiese e io e Zayn ci guardammo senza capire o sapere che rispondere, gli occhi di tutti erano puntati su di noi, poi il moro davanti a me alzò la testa
-che se gliela avesse data non gli sarebbe venuto il gomito da tennista a forza di farsi seghe?- chiese tranquillamente come se fosse la risposta giusta tanto che avrebbe quasi potuto convincermi se non conoscessi il prof. Leyton e quanto fosse contrario a certe terminologie poche ecclesiastiche.
-Signor Malik!- esordì quasi sotto shock strabuzzando gli occhi mentre in classe si alzò un hola di risate –vedo che a quanto mi risulta lei si sta offrendo come membro del club della purezza-
Non riuscii a trattenere un commento a quella proposta –forse dovrebbe proporlo a Richard questa cosa- dissi tra i denti ma probabilmente lui mi senti anche solo sibilare qualcosa
-ohh e vedo che avrà anche compagnia da parte del signor Horan-
-no a dire il vero io- tentai invano di oppormi ma poi ci rinunciai, perfetto ora facevo anche parte di un ciclo di verginelli e verginelle di quart’ordine, sarei finito per ritrovarmi nel film 40 anni vergine.
Io e Zayn ci scambiammo uno sguardo in stile ‘perché a me?’ mentre tutti ci guardavano e ridevano.
Finite le lezioni ci ritrovammo al parco come ogni pomeriggio, Harry ci stava ancora prendendo in giro con Liam del fatto che il professor Leyton ci aveva obbligato ad indossare gli anelli della purezza, convinto che io e Zayn fossimo ancora vergini voleva spingerci a preservare la nostra purezza interiore lontano dai peccati carnali, e non era nemmeno prete tra l’altro.
-come farai con la tua reputazione eh Zayn?- gli chiese divertito Liam mentre si buttava a pancia in su sull’erba del prato
-taci Payne, e a proposito quando ti deciderai te invece a scoparti Ashley che è li che freme da più di un anno?- gli disse con il suo solito tatto Zayn tirandogli una pigna in testa.
-ahia deficiente, io non sono mica come te-
-l’ho notato, te dormi di in piedi. Liam svegliati che è primavera- disse intonando la canzoncina con il supporto di Styles.
-toh guarda parli del diavolo e spuntano le corna, Payne attacca è la tua occasione- disse Zayn guardando l’amico per poi girarsi verso le figure di Hilary e Ashley
-signorine- disse con un sorrisetto appoggiandosi al tronco di un albero alle nostre spalle
-evapora- gli rispose Hilary sistemandosi una ciocca e nel farlo voltò lo sguardo verso Harry incontrando i suoi occhi, avete presente le scene dei telefilm americani quando i due protagonisti si innamorano e tutto sembra bloccarsi e avvolgere loro in una nuvola, beh la scena era più o meno quella
-STYLES!- urlai per farlo riprendere dallo stato di trans, lui scosse i ricci mentre Ashley dava una gomitata a Hilary. Liam si mise a sedersi e la mora gli sorrise –ciao Liam-
-Ashley- disse lui semplicemente, lei distolse lo sguardo quasi rassegnata
-io gliel’ho detto che doveva cogliere l’occasione al volo ma non è colpa mia se non capisce niente-
-perché capisci tutto tu vero Malik?- gli rispose acida Ashley e poi tirando Hilary per un braccio si allontanò da noi.
-tu zitto mai vero?- gli disse Harry fulminandolo buttandosi a terra come Liam, io li guardai poi calciai una pigna e sbuffai
-io rientro ci vediamo domattina ok ragazzi? Sono stanco ho mal di testa e ho bisogno di dormire- detto ciò li salutai con un gesto della mano e mettendo le mani in tasca mi diressi verso casa.
Rientrai ed erano le sei e mezza come aprii la porta George saltò fuori da dietro il muro del salotto urlando
-ahah ti ho beccato signorina!- poi con espressione delusa nel vedermi si ricompose e mi disse –sei tu!-
-già, sono felice anche io di vederti George- dissi sorpassandolo, mia madre che arrivava dai piani superiori mi stampò un bacio sui capelli, nemmeno fossi più un bambino, mi liberai dalla sua presa buttandomi sul divano e accendendo il televisore sui canali dello sport, quando la porta si aprì per una seconda volta
-Ahhh ecco la nostra ammalata rincasare-
Sul mio volto si dipinse un espressione vittoriosa, finalmente tutti i miei pensieri e ansie di quella giornata vissuta d’inferno, che poi non so nemmeno io per quale motivo, stavano per trovare la loro vendetta. Afferrai un bastoncino di liquirizia e mi diressi in cucina passando dal soggiorno, davanti alla porta c’era Chiara, in preda al panico con ancora in dosso i vestiti della mattina, che mi doleva ammetterlo, ma le stavano piuttosto bene.
La guardai divertito mentre mi gustavo il mio bastoncino di liquirizia e lei mi fulmino con lo sguardo il volto aveva preso il colore dei suoi capelli e la cosa non faceva che farmi stare meglio
-NIALL MI VIENE AD AIUTARE CON LA CENA?- sentii il richiamo di mia madre dalla cucina e per quanto volessi assistere a quella scena fui costretto a raggiungerla, prima di lasciare l’ingresso sentii un disperato tentativo di
-Papà posso spiegare-
Patetica!
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