replace your heart ~

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¶a girl
view post Posted on 10/8/2011, 13:26




CITAZIONE (- nessa. @ 10/8/2011, 12:00) 
ci piace, ci piace, adesso aspettiamo il 22!

con impazienza anche v.v
cioè io adoro nate ahahah
e questo non cambia v.v quindi....
voglio sapere che gli fai succedere
e anche al povero piccolo nialler <3
cioè che crudeltàààà çç
ahhah continua prestissimo dear <3
 
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jensenackles*
view post Posted on 10/8/2011, 22:35




ci piace MOLTO.
 
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. s t y l e s
view post Posted on 6/9/2011, 23:29




CITAZIONE (-thatsharry @ 9/8/2011, 23:10)
ma è una bastardata D:
cè, niall è innamorato di emma, che però sta col suo amico liam ahahahah :')
continua <3

ahahahah io sono bastarda inside, anche se voi non dovreste saperlo LOL <3

CITAZIONE (Terri; @ 9/8/2011, 23:58)
Oh il 'triangolo' Emma-Liam-Niall mi piace ahahaha.
Mi piace il personaggio di Grey. u.u
Ora dovrò aspettare fino al 22 per un altro capitolo...çç

Quanto è caro Grey? *-*
Emma-Liam-Niall suona bene un sacco, non ci avevo fatto caso LOL
(22 che poi è sto il 7 Settembre, ma okay)

CITAZIONE (×reäl_chiäreds @ 10/8/2011, 09:46)
cioè no io amo questa ff è fantastica
adoro ogni singolo personaggio, cosa che succede quasi mai,
voglio anche io una festa così ahahah
questi si che sanno come divertirsi anyway adoro soprattutto i personaggi di Nathan e Niall non so perchè ma mi piacciono un pacco e anche Macho è fantastico (:

boom, sono mitica, *gongola sentendosi toga*
Nate, Niall e Greyson è già a due punti! :3
ciccino lui u.u

CITAZIONE (- nessa. @ 10/8/2011, 12:00)
ci piace, ci piace, adesso aspettiamo il 22!

ahahaha eccola lei u.u

CITAZIONE (¶a girl @ 10/8/2011, 14:26)
CITAZIONE (- nessa. @ 10/8/2011, 12:00) 
ci piace, ci piace, adesso aspettiamo il 22!

con impazienza anche v.v
cioè io adoro nate ahahah
e questo non cambia v.v quindi....
voglio sapere che gli fai succedere
e anche al povero piccolo nialler <3
cioè che crudeltàààà çç
ahhah continua prestissimo dear <3

Nate e Greyson 2, Niall 1,
Crudeltà e bastarditudine (?) nel cure mio proprio u.u
yepss, presto no, ma continuo, questo è l'importante! :3


CITAZIONE (jensenackles* @ 10/8/2011, 23:35)
ci piace MOLTO.

ecco, farei affidamento sul molto u.u
 
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. s t y l e s
view post Posted on 14/10/2011, 14:50




Eccomi, dopo tipo, un mese? Di più dai, di più! LOL

Capitolo 3
I Can’t Go Be In That Room Alone



Quella mattina mi svegliai presto. Erano appena le sette, e la festa doveva essere finita da poco, o forse non era nemmeno del tutto finita dato che quando scesi in cucina c’era ancora gente in giro a raccattare la propria roba.
Invece che fermarmi a fare colazione notai che Nate, Emma e i loro amici si aggiravano per la casa a svegliare la gente ed avvertire che era ora che se ne andassero. Rimasi appollaiato su uno degli sgabelli dell’isola in cucina a guardarli, infine mi decisi a dargli una mano dato che nessuno veniva a prepararmi la colazione.
«Macho!» Mi salutò ad un tratto mio fratello Nate scendendo dalle scale con alcuni ragazzi al seguito. «Hai già fatto colazione?» Domandò premurosamente.
Feci segno di no con la testa, «no, non c’è nessuno in cucina.» Fu la prima cosa che mi venne in mente, anche se ero perfettamente cosciente del fatto che avrebbe attaccato con la filippica del “hai quattordici anni bisogna che cominci a darti una svegliata”; anche se in realtà non sembrava nemmeno che mi avesse ascoltato, dato il modo in cui chiacchierava con i ragazzi che gli stavano intorno.
Non ricevetti risposta finché non ebbi fatto un giro di “perlustrazione” al primo piano, e non fui tornato al piano di sotto per accompagnare i malcapitati che dovevo mandare fuori.
Nate era ancora fermo sulla porta a salutare dei ragazzi, poi si chiuse le porta alle spalle tornando alla realtà.
«Su è tutto vuoto!» Urlò Liam prima di chiudersi in bagno al piano di sopra.
«Perfetto!» Gli urlò Nate in risposta. «Allora macho,» cominciò poi avviandosi verso la cucina. «Colazione per tutti?» Chiese affacciandosi sul giardino.
Layls, Niall ed Emma annuirono e Liam urlò un sì dalla finestra del bagno.
«Perfetto,» constatò mio fratello tornando dentro e guardandomi un po’ preoccupato. «Non sono io il cuoco di famiglia, ma ci posso provare… infondo sono solo un po’ di uova e del bacon,» concluse aprendo il frigorifero. «Ti pare?» Mi chiese poi appoggiando tutti gli ingredienti scelti sul ripiano in marmo bianco della cucina, esattamente accanto al fornello.
Feci una smorfia, «be’ a me basta che non dai la colpa a me.»
Alzò le sopracciglia e si mise a ridere, «e te pareva.»
Rimasi a guardarlo cucinare. Stavo seduto su uno degli sgabelli dalla parte opposta alla sua e ridevo quando titubava sulla cottura di un uovo o di una fetta di bacon.
«Senti,» disse indicandomi con un mestolo continuando ad osservare il bacon che si cuoceva sulla piastra, «comincia ad apparecchiare invece che ridere delle mie doti culinarie!»
Lo guardai scocciato, mi alzai e andai a prendere piatti e posate nel mobile dove tenevamo tutte le vettovaglie.
«Che cazz…Nate?» Domandai come se avessi visto un alieno tenendo in mano una maglietta che era caduta dal mobile quando avevo aperto per prendere i piatti.
Nathan si voltò di scatto preoccupato, ma quando si rese conto di cosa tenessi tra le mani scoppiò a ridere. Mi fece un segno strano, «appoggiali su una sedia, sono i vestiti miei e di Niall.» Spiegò poi mostrandomi che sotto al grembiule aveva solo il costume.
Finii di apparecchiare e Nate mi trovò subito un altro incarico pur di non farmi stare con le mani in mano. «Tieni,» disse arrampicandosi sul ripiano della cucina per prendere una caraffa. «Spremi le arance che qui ho quasi finito.»
Presi la caraffa, preparai le arance poi cercai lo spremi agrumi e mi misi accanto a Nathan a spremere la frutta. «Com’è andata?» Chiesi in riferimento alla festa.
Fece spallucce senza togliere gli occhi dalla piastra, «non si può dire che sia andata male, anzi.»
«Bene,» commentai io giusto per non lasciare il discorso a metà.
Mi guardò, «a che ora sei andato a dormire?»
Lo guardai con una delle mie espressioni del “te lo devo dire davvero?”. «Alle due sono sicuro di essermi messo sotto le coperte.»
Nate alzò le sopracciglia, ma non mi guardò, «okay.»
Portai la caraffa piena di spremuta sul tavolo e tornai a pulire il ripiano della cucina. «Anche la spremuta c’è…» Constatai guardando la tavola. «Qualcos’altro padrone?» Chiesi infine guardando mio fratello armeggiare ai fornelli.
Annuì e senza staccare gli occhi dal fornello mi diede un altro ordine, «chiama tutti che è pronto.» Mentre uscivo in giardino lo vidi spegnere il fornello e portare a tavola la padella ancora calda.
«È pronto!» Urlai uscendo in giardino per avvisare i ragazzi. «Liam è pronto!» Gli urlai ancora dato che era dentro casa, al piano di sopra, a mettere in ordine.
Sentii degli “arriviamo” di risposta un po’ da tutte le parti, ma tornai comunque dentro senza aspettare che mi venissero in contro.
Andai a sedermi al mio solito posto, non mi interessava che ci fossero gli amici di mia sorella e mio fratello, quello era il mio posto e ci sarei rimasto.
Vidi Liam arrivare di corsa dall’ingresso. Si fermò davanti al tavolo guardando i posti ancora vuoti e tutto ciò che io e Nate avevamo preparato. Prese un pezzo di pane dal cestino che avevo sistemato in mezzo al tavolo e fece il giro per sedersi accanto a me. «Macho,» esitò spostando la sedia per farsi posto. «Ti dispiace se mi siedo qui?» Chiese poi prima di sedersi effettivamente. Annuii e lui sollevato si sedette. «Grazie.»
«Buongiorno a tutti!» Salutò Niall facendo capolino dal giardino, rimanendo poi sulla finestra a guardare mio fratello farci da cameriere. «Nathan James Hale, mi stupisci ogni giorno di più!»
Emma entrando dopo di lui lo spintonò per riuscire ad entrare, «non siamo a teatro stellina! Muoviti che ho fame!» Andò a sedersi a capotavola accanto a Liam, lasciando vuoto quello dal lato opposto, accanto a me, per Nate.
«Hai dormito bene, Macho?» Domandò Niall sedendosi di fronte a me.
Feci spallucce, «dalle tre in poi sì.»
Mi guardò divertito, «perché fino alle tre cos’è successo?»
Probabilmente sapeva già da se la risposta, ma gliela diedi comunque, «non saprei come descriverlo, muri che ballano? Credo sia la descrizione da American Pie perfetta…»
Niall cominciò a ridere a quella mia affermazione come se fossi il miglior comico del mondo. «Ripetetemi un po’, com’è che non lo portiamo con noi in Europa?»
Mia sorella lo guardò allucinata, ma fu Liam a rispondere, «perché così non sta in nostra compagnia e non diventa un caso clinico come te.»
Niall ricominciò a ridere addentando un pezzo di pane, «forse non avete tutti i torti!»
«Ecco,» commentò Layla accanto a lui sarcastica come sempre. «Riditemi un po’ che giro farete in Europa, ho la memoria corta.» Chiese poi lasciando che Niall bollisse nel suo brodo.
Niall la guardò perplesso, «scusa ma tu non vieni?»
Layla lo guardò acida. «Niall vuoi che ti faccio una mappa?» Domandò mia sorella onde evitare che Layls lo uccidesse con il pensiero. «Sarà la milionesima volta che lo chiedi! Can, fra un mese neanche partiamo e tu non sai manco chi viene con te?!» Gli fece notare ancora.
«Allora,» cominciò Nathan venendosi a sedere accanto a me dopo aver servito tutti quanti. «Le ragazze che ci saranno in Europa sono: Emma, Hannah, e poi Amelia e Hilary, le due amiche di Portland che vedi ogni estate, ogni Natale e ogni tanto durante l’anno.» Gli elencò rapidamente prima di cominciare a mangiare.
«I ragazzi, invece,» cominciò Liam tra un boccone e l’altro, «sono di più, io, te e Nate, come sempre…»
Emma vedendo che Liam stava per strozzarsi tentando di mangiare un pezzo di bacon continuò al posto suo. «Voi… poi Louis e Nick, soprattutto perché Lù non molla Hannah manco un secondo,» commentò quasi tra se. «Poi quando arriveremo a Barcellona ci staranno aspettando il cugino di Nick e un suo amico, o qualcosa del genere.»
Ero stupito di quanti fossero a partire, sapevo che erano davvero un bel gruppo affiatato di amici, però non credevo che sarebbero mai riusciti ad organizzassi un viaggio in Europa.
Layls guardò Niall con sguardo accusatorio, «quindi, tornando alla domanda di prima, partite o meglio arrivate a Barcellona,» spostò il suo sguardo su Emma che sicuramente ne sapeva più di Niall. «Poi?» Domandò perché le venisse spiegato il tragitto.
Emma, Liam e Nate si guardarono, come per mettersi d’accordo.
«Poi,» cominciò Liam, «da Barcellona andiamo a Madrid, poi da Madrid a Parigi, da Parigi ad Amsterdam, e poi infine Londra!» Spiegò velocemente per arrivare, quasi, al “gran finale”.
«Cioè fate le capitali?» Chiese ancora Layla mentre cominciava ad addentare il suo bacon.
Emma inghiottì un boccone poi le rispose, «più o meno, anche perché Barcellona non è proprio una capitale.»
Layls, sventolò il coltello, «sì, insomma hai capito che intendo.»
Mia sorella le sorrise, «sì, sì!»
«Poi a dire la verità Emma e Vane volevano farsi anche la città eterna!» Aggiunse Nathan con enfasi, accanto a me.
Emma sorrise, quasi a se stessa, «già, però abbiamo constatato che sarebbe davvero troppo lontano, e dovremmo cambiare giro…»
«E perderci praticamente tutte le altre capitali!» Concluse mio fratello finendo la sua frittella.
«Uhm, ho capito,» commentò Layls continuando a mangiare. «Quindi niente Roma,» constatò. «Be’ guarda il lato positivo, Paris est la ville de l’amour, magari ti trovi un bel parigino… Poi non farmelo conoscere che lo odierei…»
Notai lo sguardo divertito di Emma, rideva di quello di Liam che era tutt’altro che divertito. «Be’, solo perché a te piacciono i puffi, Layls, io mi accontento di cioè che c’è qui.» L’avvisò sarcastica mia sorella.
L’amica la guardò contrariata, «scusi eh, ma chi le ha detto che i parigini non sono gnomi?»
Emma fece spallucce, «ba’, ho i miei informatori io.»
«Be’,» sussurrai io quasi come se non volessi farmi sentire, «io ci verrei volentieri in Europa.» Confessai continuando a guardare il pezzetto di frittella che mi rimaneva nel piatto.
Scese un silenzio tombale. Sentii tutti gli occhi puntati addosso. Non dovevano averla presa molto bene.
Nate si mise a ridere insieme a Niall. Layls continuò il suo pasto sorridendo. Emma era completamente immobilizzata e irrigidita. Liam fu l’unico a guardarmi, divertito, mettendomi una mano sulla spalla con fare amichevole, «almeno ci hai provato.»
Sospirai, «già, tentare non nuoce.»
«Scommetti?» Fece aspra mia sorella fissandomi negli occhi.
Per mia grande fortuna suonò il campanello, ci guardammo tutti come a decidere chi dovesse alzarsi. Io ed Emma ci muovemmo contemporaneamente, ma io fui più veloce di lei, così tornò a sedersi.
«Arrivo!» Urlai in risposta ad un ennesimo trillo del campanello. «Eccomi… Salvato dal campanell… O forse no.» Sospirai poi aprendo.
«Finalmente!» Sentenziò Louis sotto il porticato. «Allora ci sono gli Hale a casa.»
Lo guardai accigliato, «di cosa hai bisogno?» Domandai scocciato, non mi era mai stato troppo simpatico, tra tutti gli amici dei miei fratelli, lui era quello meno simpatico.
Sembrò pensare a cosa rispondermi. «Tua sorella.»
Rimasi spiazzato, era stato diretto, e poi perché non volesse Nate me lo doveva spiegare, «perché non mio fratello?»
Mi fissò interdetto, «senti Greyson, come ti pare, tuo fratello o tua sorella, è indifferente.» Concluse poi seccato. «Contento ora, me li chiami?»
«Sì sì, tranquillo.» Lasciai la porta aperta, ma non lo invitai ad entrare. Rimase lì sulla soglia a guardarmi fino a quando non venni inghiottito dalla sala da pranzo.
«Vogliono voi,» spiegai mettendomi a sedere con gli occhi di tutti puntati addosso.
«Dillo domani eh!» Sbuffò Emma alzandosi.
Layla la seguì con lo sguardo, «mi hanno detto che sei proprio un cavaliere, Nate.» Disse guardando mio fratello finire la sua frittella come se niente fosse.
«Be’,» cominciò Nate fermandosi poi per bere mezza caraffa di limonata, «per andare alla porta non c’è bisogno del paggio di corte.»
Layla lo guardò come se avesse detto un’eresia, «ora spiegami che c’entra il paggio.»
«Insomma paggio cavaliere, tutti insieme no?»
«Nate,» lo guardai sconsolato, «lascia perdere che è meglio.»
«Ma ha senso, ha perfettamente senso, i paggi e i cavalieri sono dello stesso periodo storico.» Spiegò cercando di essere il più serio possibile.
Niall scoppiò in una delle sue fragorose risate, tirandosi dietro la finta serietà di Nate, e anche Liam.


«Eccomi, eccomi,» avvisai arrivando di corsa dalla sala da pranzo.
«Eccola,» esultò Louis vedendomi arrivare. «L’Hale di cui avevo bisogno.»
Lo guardai sconcertata, «da come mi hai salutata ieri sera direi proprio di no.»
«Dai, non essere così acida, lo sai.» Concluse cercando di addolcire la situazione. «Su Em, capiscilo, c’era Hannah!»
«Louis,» cominciai uscendo sulla veranda e tirandomi dietro la porta così che gli altri non sentissero. «Non mi interessa di Hannah, non m’interessa niente! Sono mesi che tiri avanti con “c’è Hannah”! Basta!»
Mi guardava contrariato, e deluso, «dovresti essere la prima a capire.»
«Dovrei essere la prima a capire? Capire cosa?» Lasciai che il tono della mia voce raggiungesse un volume fin troppo alto per le sette del mattino nel centro di un quartiere residenziale. «Dovrei capire che sei troppo debole per dire le cose come stanno? Oh che sei uno schifoso fighetto figlio di papà che non può fare brutta figura ammettendo di aver tradito la propria ragazza, o dovrei forse capire che in realtà di me non te ne frega un cazzo?»
«Abbassa la voce!» Mi urlò contro.
«Abbasso la voce quando voglio,» gli risposi. «Abbasso la voce quando tu ti deciderai a mollare Hannah, ecco quando.»
«Lo sai che non è così facile!» Rispose sconsolato guardandomi negli occhi. Mi resi conto in quel momento quanto mi piacesse quel ragazzo. Mi ci perdevo nei suoi occhi. «Non dovrebbe esserlo nemmeno per te.»
«Eh invece lo è.» Constatai continuando a guardare i suoi occhi. «Ti giuro che l’effetto che mi fai tu non me lo fa nessuno, e se tu mi chiedessi ora di mollare Liam lo farei, e lo farei di corsa e parlando in tedesco.»
«Lo so.» Mi consolò abbracciandomi. Rimasi lì a farmi consolare, perfettamente cosciente che se qualcuno ci avesse visti sarebbero stati problemi.
«No, non lo sai.» Gli sussurrai stringendomi a lui. «Se no non saremmo qui a discuterne.» Sospirai.
Si guardò intorno, mi diede un bacio in testa, e tornò a guardarsi intorno, «okay, basta.»
«Per cosa sta?» Domandai guardandolo.
Fece spallucce, «non saprei.» Mi guardò, «devo andare.»
«Come sempre.» Conclusi lasciando andare il suo abbraccio.
«Ci vediamo in serata,» sorrise tenendomi le mani. Si guardò alle spalle un’ultima volta. Tornò a guardarmi e lasciai che mi baciasse, che fosse lui a farlo. «A dopo.» Concluse lasciandomi lì sotto il portico a guardarlo andare via.
Tornai dentro chiudendomi la porta alle spalle con un calcio, ero così sfaticata da non volermi nemmeno girare.
Andai in cucina per finire la colazione, gli altri ridevano di chissà cosa, ma almeno c’era la possibilità che non avessero sentito la mia discussione con Louis.

finish u.u
 
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Terri;
view post Posted on 14/10/2011, 16:03




Finalmente sei tornata con la tua ff *-*
Niall ride sempre ahahahaha,il viaggio in Europa si prospetta una bella avventura é.è
Louis però dai!cè Em dice che lascerebbe Liam all'istante e lui niente çwç
 
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ThisisMarti
view post Posted on 16/10/2011, 22:20




La amo Racheleeeee rdsoigjdirjskl *________*
 
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¶a girl
view post Posted on 17/10/2011, 17:30




oh dio.
che casinooo :O
Louis che fa il traditore grande! ahahahaha
mi piace, mi piace questa fic!
anche se il migliore mi sa che è greyson v-v
continua presto <3
 
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×reäl_chiäreds
view post Posted on 25/10/2011, 15:34




Greyson rimane il migliore, partendo da questo presupposto
WOW mi piglia questa storia, mi voglio unire anche io per il viaggio delle capitali *w*
E mi ha scioccato la storia di Louis e Emma cioè non me l'aspettavo mi sorprende sempre *W* di più ogni capitolo che leggo continua presto *w*
 
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22 replies since 8/8/2011, 03:07   262 views
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