In your shadow I can shine., slash: Zayn&Harry

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Whortleberry;
view post Posted on 15/8/2011, 15:57




Invito le persone che vogliono leggere questa cosa ad ascoltare la canzone che sta dentro il cuoricino alla fine di questa frase prima o dopo la lettura. <3
Non è una cosa obbligatoria, sia chiaro.
Enjoy.


In your shadow I can shine.




Pomeriggio tardi di un venerdì d'autunno. Le cinque, forse qualche minuto più tardi.
Un palazzetto, ancora vuoto al'interno, capace di contenere molto più di mille persone.
Gente ammassata contro i cancelli, per lo più ragazze di al massimo dicannove/vent'anni. Urla, grida di ogni genere provenienti da quelle migliaia di fans che aspettavamo più o meno pazientemente l'ora dell'inizio del loro sogno.
Nel camerino più grande, in un angolo di quel posto enorme, un oramai dicannovenne Harry Styles stava rimuginando sulla sua vita.
Seduto su uno dei due divanetti a tre posti con le gambe allungate sul tavolino basso a dividere la stanza, il ragazzo pensava.
Pensava a quanto era grato a Simon Cowell per aver dato vita al suo sogno, per avergli cambiato la vita quel lontano 23 Luglio 2010. Pensava a quanti ricordi gli risvegliavano quel turu tu tu turu tum che componevano la sigla di XFactor. Pensava a tutte le persone che aveva incontrato, a tutte le persone con le quali aveva duettato e a tutti i nodi al fazzoletto che aveva sciolto. Pensava a tutte le risate nel tourbus, a tutte le volte che si era chieso come sarebbe andata a finire la sua vita se non avesse fatto quel provino. Pensava a quanto era stato fortunato, a quanto fossero diventati importanti per lui i suoi quattro compagni di avventura e di vita. Pensava a quanto non si sarebbe sentito a posto se almeno uno di loro non fosse stato nei paraggi. Pensava a quante persone là fuori gli volevano bene, lo amavano soltanto per il fatto che respirasse. Pensava a tutti i riconoscimenti che il gruppo aveva ricevuto in quegli anni, pensava alle urla delle fans e a quanta forza potessero infondere.
Poi, i suoi pensieri presero una piega pericolosa, imboccarono la via tortuosa e difficile.
Pensava. Pensava a tutte le cose alle quali aveva dovuto rinunciare. Pensava a quanto era stato difficile conciliare studio-canto-CD nuovo-interviste-tour. Pensava a tutte le ore che aveva dovuto passare segregato in casa, per paura che la gente lo riconoscesse. Pensava a tutte le volte che si era visto negare il più semplice permesso per uscire a mangiare una pizza normale coi suoi amici di sempre. Pensava a come non sarebbe più riuscito a fidarsi degli sconoscuti, troppo impegnati a sfruttare la sua fama per accorgersi che anche lui era munito di un cuore capace di provare sentimenti. Pensava a quanto fosse stato difficile rassegnarsi all'idea di non avere un amore stabile. Pensava a come nemmeno sua madre e il sulo patrigno riuscissero a capire come stesse in certe situazioni. Pensava a quanto, improvvisamente, si sentisse... solo.
Zayn aprì la porta con il cartello ONE DIRECTION WELLNESS ROOM appeso sopra senza bussare.
“VAAAAS HAPPENIIIIN' PEEEEOOOPLEE?!” urlò entrando. La sua espressione subì un radicale cambiamento quando si accorse che la stanza era praticamente vuota.
Harry si trattenne dal non saltare dal divanetto per lo spavento. Si sistemò sedendosi in modo più decente e sorrise al moro.
“Oh, ciao Styles” disse Zayn con un sorriso sedendosi non troppo vicino a lui.
“Ciao, Zayn.” rispose con voce forse troppo debole e bassa, quasi sussurrata.
“Gli altri?!”
Harry tossicchiò un paio di volte. “Non lo so.” disse. “Credo siano fuori, a fumare probabilmente”. Non aveva voglia di parlare, solo piangere fino a non respirare più. Cercò di farsi forza, si disse che non doveva crollare proprio in quel momento.
A Zayn non importava dove fossero i ragazzi, era stata soltanto una domanda d'obbligo. “E tu? Che cosa fai qui all by yourself?” chiese.
Harry si schiarì la voce, indossando la maschera che diceva 'va tutto magnificamente'. “Ma niente... pensavo”.
“E a cosa pensavi?”
Il riccio sentì il suo io interiore andare in mille pezzi, come il lampadario di cristallo di quell'hotel di lusso che lui e Liam avevano rotto mentre giocavano a calcio nella hall anni addietro. “Pensavo a quanto io mi senta... solo, in questo momento”.
Zayn cercò di non strozzarsi con la Redbull che stava sorseggiando dalla lattina appena aperta. Non riusciva a credere a quello che aveva sentito. Si schiarì la voce e disse: “Sai, Styles, una volta una persona ha detto: Siamo tutti esseri umani, non siamo fatti per stare soli”. Si girò per guardare Harry dritto in quegli occhi color erba e ripeté: “Non siamo fatti per stare soli, Edward.”
Zayn si alzò e allargò le braccia mutando la sua espressione facciale in un 'forza, so che non aspetti altro'. Harry ci si buttò senza dire una parola. Il maggiore strinse l'altro meglio che poteva, cercando di non soffocarlo e infondendo in lui quel senso di pace e sicurezza che gli serviva.
“Ti amo, Zayn.” sussurrò poi il riccio portando le sue labbra all'orecchio di lui.
Zayn chiuse gli occhi e cominciò a tremare. Nessuno gli diceva di amarlo, nessuno almeno glielo sussurrava in quel modo. Se lo sentiva gridare dagli spalti, da gruppetti di ragazzine che non sapevano per niente quale fosse il vero significato di quelle parole.
Il moro sciolse l'abbraccio e buttò il riccio sul divanetto. Si mise a cavalcioni sopra di lui e prima di permettere agli eventi di fare il loro corso questo disse: “Bhè, lo prenderò per un 'sì, anche io, Harry.'” ridendo.
E si baciarono, dimenticandosi di tutto il resto, della pioggia londinese che cadeva e del vento che soffiava. Si dimenticarono del tempo che passava, del concerto imminente, delle persone che avrebbero potuto vederli compiere quell'atto impuro.
Si baciarono fino a diventare immuni ad ogni odore o rumore, cambiamento di clima o temperatura. Fino a non percepire più le urla e i cori delle fans, il ticchettio dell'orologio, l'odore del caffé dalla macchinetta che impegnava quella stanza.
Si baciarono fino a non accorgersi di quelle tre persone che, entrando in quel camerino, li guadavano con un'espressione tra lo sconvolto, il sorpreso e lo schifato chiedendosi se davvero stesse succedendo o fossero soltanto intrappolati in uno dei loro peggiori incubi. Quei tre non sapevano che sì, era tutto vero.





Note finali.
FYI, non ho mai mischiato TH e 1D insieme e francamente, devo dire che non mi piace molto ma è successo e va bene così. Non accetto critiche di nessun genere sulla canzone che ho linkato là sopra, se non vi piace siete pregati di non dirlo.
Ho evitato di inserire parti, come dire?!.. scottanti, anche se avrei voluto. Il risultato però mi piaucchia comunque.
Harry è “il riccio” e Zayn “il moro”. So che sono castani entrambi, ma quelli sono gli epiteti fissi che io uso in questa OS.
E' specie ambientata nel futuro, quando lo Styles ha 19 anni (e il Malik 20). Non so perché, l'ho partorita così. E il fatto del fumo, non prendetevi male... io non ci vedo nulla di malvagio, anzi.
Se non sapete chi sia 'il maggiore' o chi sia Edward invito a chiedervi se davvero siete fans dei 1D.
(Quanto sono acida, scusatemi uù)
Spero vi piaccia, è la prima che scrivo sullo Zarry.
Peeeeeace and love.
 
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-vashappenin'?
view post Posted on 15/8/2011, 16:28




mi piace grfjibvhdigfhvfds *u*
 
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Terri;
view post Posted on 15/8/2011, 18:02




Bella,davvero. *-*
 
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2 replies since 15/8/2011, 15:57   111 views
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