Baby you light up my world °

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view post Posted on 27/10/2011, 13:51




INTRODUZIONE

L’autunno mi entrava nel cuore, ed era il momento di aprirlo a qualcuno, magari ad una stagione, perché no? Camminando in direzione della metropolitana pestavo involontariamente ogni foglia che vedevo, facendomi quasi del male. Erano così belle a star lì, che sembravano l’arredamento perfetto in un salotto, o la luce soffusa di una candela in pieno buio. E poi mi ci ritrovavo perfettamente. Appartenevano a qualcuno, a qualche albero chissà dove, che le ha abbandonate per il forte vento, incapace di resistervi. È così che succede con le persone, le stagioni cambiano, il vento si fa più forte e la capacità di resistere è poca, così si molla. E si molla indipendentamente dalle ragioni o dai pensieri, che sai che se proverai a considerare ti trascineranno in un tunnel fatto di qualcosa che non sai cosa sia, ma sai che fa male. Si molla perché si è deboli, troppo pieni, così tanto da essere quasi vuoti. E così fu, qualche mese fa, per me. Quando incontrai il mio albero era natale, forse proprio per via del natale me ne innamorai. Pensai di non voler di più ne di meglio così decisi di innamorarmi, che di innamorarsi lo si decide, e non ci credo alla stronzata che ti innamori quando meno te lo aspetti, perché sei tu che decidi se dar tutto a una persona. Ero una foglia forte e pensai di non dover avere paura. Rimasi appigliata al mio albero per due anni, passarono le stagioni, arrivava l’autunno, portandosi dietro il suo vento, ma non riuscì a trascinarmi via, poi fu inverno, che arrivò puntuale con la sua neve, che non seppe congelarmi, e così tornava estate. Poi ai primi venti di quest’anno sono volata via.


Staccando la spina dalla presa dei pensieri, scesi le scale del metro. Era incredibile come ogni volta l’odore lì sotto mi facesse pensare quanto bello può essere vivere a Parigi. La metropolitana di Parigi ha un’odore suo, solo suo (ma io ogni volta gliene rubo un pò). Avevo intenzione di andare a fare un po di shopping, così salii sul treno diretto agli champs elysees.
Il cielo era grigio e non avevo nessuna intenzione di prendere la pioggia, per questo il mio passo era svelto e sembravo vagamente una frettolosa donna in pausa pranzo, intenta ad arrivare puntuale al lavoro. Imboccai l’entrata di H&M, e scendendo le scale mobili arrivai al reparto “donna”. Il che mi piace, pensare di essere classificata così. Facendo un giro per il negozio trovai un cappello carino, così lo indossai in cerca di uno specchio, e dopo pochi secondi lo trovai. Mi specchiai, guardando non solo il cappello, ma anche me. E mi piacevo. Mi ero sempre piaciuta, ma non mi ero mai sentita all’altezza delle situazioni. Gli occhi delimitati da una sottile ma accurata linea di eyeliner spiccavano prima di tutto. Il naso smilzo e proporzionato. I capelli lunghi, lisci e castani arrivavano sotto al seno. Mia nonna diceva sempre “sei fortunata che sei alta, magra, e pure bella!”, e anche se non ho mai fatto di questi tre aggettivi il principio a cui legare la mia vita, ero orgogliosa e felice. “Deciso: il cappello lo prendo!” pensai. Mi diressi verso la cassa e una fila spaventosa mi fece venir male. “come fa ad esserci così tanta fila già alle 3:30?
Smaltito quel marasma di gente appoggiai il cappello sul bancone mentre con la testa praticamente dentro la borsa cercavo il portafoglio.
“Sono 2 euro e 45 centesimi”
Una voce soffice, ma non troppo, mi fece alzare lo sguardo dalla borsa.
Notai un paio di occhi azzurri che mi lasciarono senza parole, un sorriso che mi tolse anche le uniche due che avrei potuto dire, ovvero “grazie, arrivederci”, e un cartellino attaccato alla maglia con su scritto “louis”.
 
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ge-swan
view post Posted on 27/10/2011, 16:25




che bella *-* brava !
 
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xtomlinson
view post Posted on 27/10/2011, 17:34




wow *o*
mi piace molto il tuo modo di scrivere. descrivi ogni sigolo particolare :'3
molto bello come inizio, continua presto (:
 
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Terri;
view post Posted on 27/10/2011, 17:38




Mi piace molto il tuo modo di scrivere *-*
E la storia mi incuriosisce,quindi aspetto il continuo (:
 
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view post Posted on 28/10/2011, 14:09




Oh grazie ragazze ** <3 ecco il prossimo :)


CAPITOLO 2




Mi cadde la borsa. Un classico. Mi piegai per raccoglierla cercando di nascondere le mie guance rosse, e no, non era fard. Alzandomi provai ad evitare il più possibile quegli occhi azzurri, che però, mentre contavo gli spicci, trovarono i miei.
“Tutto bene?”
“Sì. È che sono un po impacciata e..”
“E sei anche tutta rossa” disse sorridendo.
“Già, immaginavo…comunque ecco qui i 2 euro e 45”
“Ed ecco qui il tuo cappello. Comunque piacere, Louis” mi disse dopo averlo messo con poca cura nel sacchetto.
“Piacere” e quella fù l’unica e l’ultima cosa che riuscii a dire. Volevo andarmene il più presto possibile. Mi girai mettendo a posto il cappello nella borsa.
"Beh di solito quando si fanno le presentazioni almeno il nome lo si dice" Sorrise di nuovo.
"Io sono Amy, scusa. Comunque grazie, ci si vede"
Stupida, stupida, stupida!
“Lo spero”. Un sorriso mi colse all’improvviso mentre mi girai per sentire se quella frase l’aveva detta davvero. Sorrisi anche io.
Decisi di non pensarci, pura e semplice confidenza. Non l’avrei visto mai più.
Mentre uscivo dal negozio l’aria fredda mi avvolse, non curante del giubbotto che avevo addosso o della sciarpa che portavo al collo. Mi entrò dentro. Continuando a camminare verso l’arco di trionfo guardavo la gente, le vetrine, le panchine vuote e quelle no. Mi fermai da starbucks
“Ciao Nathan, un frappuccino al cioccolato perfavore” E sorrisi, mi piace sorridere alle persone.
“Ciao tesoro, certo, te lo porto subito”
Nathan è un mio grande amico, ci conoscemmo all’asilo, anni e anni fa. Da quel giorno non ha mai smesso di essere l’unico migliore amico che ho, e che io abbia mai avuto. Per lui è lo stesso, ci siamo solo io, Greg, e il suo lavoro. Greg è il suo ragazzo, stanno insieme da quasi un anno, e sono molto più belli e sinceri di tante coppie di sessi opposti che io abbia visto.
“Ecco il frappuccino: con tanto cioccolato, come piace a te”
“Grazie mille Nathan. Quanto ti devo?”
Si guardò un attimo intorno
“Niente purchè sta sera tu venga a cena fuori con me e degli amici, poi andiamo a divertirci un po al Boulevard du Montparnasse, è da tanto che non mi scateno un pò”
“Sta sera proprio non posso, devo studiare, e poi ancora non me la sento di uscire la sera, di vedere le persone. E se notano che sembro depressa, autolesionista, stupida e senza un ragazzo? Dai proprio non mi va”
“Dici sempre che devi studiare, quindi sta sera esci con noi e non si discute signorina. Ora torno al lavoro”
“Ma..” Senza darmi il tempo di dire altre parole mi diede un bacio sulla guancia.
Sorrisi, presi il mio frappuccino e mi incamminai verso la metropolitana, tornando indietro. In reltà ne avevo di voglia di uscire, erano ormai due mesi che non mi divertivo, che provavo a non pensare, a essere semplicemente felice. Avevo deciso: ci sarei andata.
Passai davanti ad Abercrombie, a Celio, a Footlocker, e ad H&M. Mi fermai, guardai la vetrina, vista un milione di volte, e poi cambiai la messa a fuoco dei miei occhi e mi specchiai in quel grande pezzo di vetro. Dalla testa ai piedi. Ero una persona forte, dovevo reagire. Ripresi a camminare.
 
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ge-swan
view post Posted on 28/10/2011, 15:13




brava continua *-* mi hai fatto venire voglia di scrivere xD
 
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view post Posted on 28/10/2011, 15:22




hahah scrivi allora! :) grazie <3
 
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xtomlinson
view post Posted on 28/10/2011, 15:52




wow *w*
bellissimo questo capitolo!:3
scrivi davvero bene.
continua presto (:
 
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Malik°
view post Posted on 28/10/2011, 16:30




*w* ho letto tutto ora!
è veramente bello come scrivi e come racconti i particolari!
Louis *o* devo sapere quindi continuaa u.u

Edited by Malik° - 28/10/2011, 17:37
 
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Terri;
view post Posted on 28/10/2011, 16:37




Louis s'è fatto avanti *-*
Sono curiosa di sapere come continua,quindi posta presto (:
 
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view post Posted on 30/10/2011, 13:23




CAPITOLO 3



Arrivai a casa. Vivo in un quartiere di parigi centro. Esattamente difronte a Les Halles. Casa mia è di uno stile che va dall’antico all’accogliente, con dei toni sul giallo, il rosso e l’arancione.
“Ciao mamma, sono a casa”
“Ciao tesoro! Ho una sorpresa! Questa sera facciamo la torta insieme, ci stai?”
“No mamma, mi dispiace. Sta sera non ci sono”
“Ah..ok. Tranquilla. Con chi esci di bello?”
“Con Nathan. Andiamo al Boulevard du Montparnasse. Volevo dirti di non aspettarmi sveglia questa sera. Non so a che ora tornerò.”
“Va bene cucciola. Sono contenta che tu questa sera esca. Io inviterò Corinne e faremo delle chiacchere da vecchiette che siamo!” Disse con un tono comprensivo
“Ma smettila, che sei bellissima!” le diedi un forte bacio sulla guancia e mi diressi verso la mia camera.
Classico dubbio che affligge ogni ragazza quando a tu per tu con l’armadio pensa: “E ora cosa mi metto?”
Mi infilai una camicetta bianca e una gonna a tubicino a vita alta, sui toni del rosso. Sistemai il trucco, misi un paio di orecchini pendenti color ramato, gli unici che si intonavano con i miei capelli appena raccolti. Un paio di ballerine e una borsa di cuoio rosso che ricevetti l’anno scorso per la promozione. Ero pronta. Misi nella borsa un maglioncino, il mascara, e un po’ di sicurezza. Stavo andando a divertirmi. Niente paure e niente colpe.
Il cellulare mi avvisò che era arrivato un messaggio: “Sono sotto casa tua. Scendi? Nathan” “Mamma, io vado, Nathan mi aspetta di sotto. Ci vediamo domani mattina. Divertiti con Corinne, e niente canne eh!” Dissi ridendo. Mia madre accompagnò la mia risata e poi con tono premuroso disse:” Certo tesoro. Divertiti anche tu” L’abbracciai forte.
Mentre scendevo le scale mi arrivò alla testa un flash di quegli occhi azzurri visti per sbaglio. Scossi la testa, tutto passò.
“Heey ragazzo! Come sei bello questa sera. Non è che Greg diventa geloso?”
“Naah, si fida di me” disse abbracciandomi
“Lo so, lo so” sorrisi.
“Allora sei pronta per cambiare vita per una sera?”
“Sì, non vedo l’ora” Non mentii. Era vero, non vedevo l’ora di affidare la mia vita noiosa al vento e prendermi quella che davvero meritavo.
Arrivammo al ristorante a piedi, parlando del più e del meno. Vidi un tavolo rotondo e Nathan mi disse che era il nostro. C’erano sette sedie. Mi sedetti e Nathan si mise davanti a me.
“Ma con chi è che dobbiamo vederci, che non ho capito?”
“Con 5 amici. Sono simpatici, ti piaceranno!” Sorrise, ancora. Nathan sorrideva sempre.
Mentre mi versai un po’ d’acqua nel bicchiere vidi Nathan sorridere in direzione della porta. Un ragazzo riccio entrò per primo, poi uno biondo. A seguire un ragazzo con i capelli mossi, biondi scuri. Poi uno con un gran sorriso, che riponeva in tasca un pacchetto di sigarette. E poi..non riuscii a crederci. E poi quel paio di occhi azzurri, quel sorriso togli fiato. Indossava una camicia bianca e un paio di jeans, tenuti su con un paio di bretelle scure. Avrei passato la serata con loro. Con lui. Con Louis. Mi ricordavo quel nome, lo indossava a perfezione.


Edited by Styles • - 30/10/2011, 15:09
 
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Malik°
view post Posted on 30/10/2011, 13:58




Che mamma che ha Amy!
*o* siii con Louis!! *o* siii con Louis!!
Devi continuare subitissimo :DD
 
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(LOVELOVELOVE)
view post Posted on 30/10/2011, 14:14




mi piace :3
scrivi molto bene davvero, sai descrivere le cose senza annoiare, e non è una cosa da tutti!
continua cc:
 
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view post Posted on 30/10/2011, 14:35




Grazie ragazze <3 penso di continuarla oggi stesso se avrò un po di tempo! grazie davvero! :3
 
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Styles •
view post Posted on 30/10/2011, 15:08




Ecco il 4. Mi annoio e così scrivo u.u


CAPITOLO 4



“Nathan non mel’avevi detto, non mi avevi detto che ci sarebbe stato anche Harry. Lo sai che non riesco a vederlo dopo quello che è successo!”
“Sì, è vero, non tel’ho detto perché sapevo che non saresti venuta. Ma ormai è acqua passata Amy, non devi più preoccuparti. Sei forte e io lo so. Non farti buttare giù così. Questa è la nostra serata, e ci divertiremo. Promesso”
Tirai un lungo sospiro. Non vedevo Harry dal giorno che mi lasciò. Non sapevo se cel’avrei fatta o meno. Ma ormai ero lì, e tirarmi indietro non era più possibile. Si avvicinarono tutti quanti al tavolo.
“Amy! Che bella sorpresa! Non sapevo che ci saresti stata anche tu! Come stai? Sei ancora più bella”
“Taglia corto Harry, se sapevo che venivi anche tu sarei rimasta a casa” reagii, e mi stupii di me.
“Certo che il caratterino ti è rimasto comunque” disse scocciato poco prima di sedersi accanto a Nathan.
Accanto a me si sedette quel ragazzo biondo scuro con i capelli mossi, mi allungò la mano: “Piacere, io sono Liam”
Sorrisi. Aveva un’espressione sincera e buona. Quella che hanno le persone che sai non ti deluderebbero.
“Piacere Liam, io sono Amy”. Venni quasi interrotta.
“Ma allora con lui ti presenti!” Mi girai di scatto, vedendo qualcuno passarmi dietro la schiena e sedersi alla mia destra.
“Non so se ti ricordi di me. Sono quello che ti ha visto fare una brutta figura, eppure ha pensato fossi carina lo stesso”
“Ah, si. Louis giusto?” Sapevo perfettamente il suo nome, solo, feci finta che così non fosse.
“Wow” disse harry sorpreso. Nathan continuò la sua frase: “Vi conoscete già?”
“Si, cioè no, non è che ci conosciamo ma..” balbettai
“Ma ieri è venuta a comprare un cappello al negozio e le ho chiesto il suo nome” Louis mi salvò.
“Si, esatto”
“Oh bene, ancora meglio!” Nathan sorrise e mi fece l’occhiolino.
“Loro sono Niall e Zayn” disse Louis non curante di guardarli.
“Ma perché mi lasci sempre per ultimo nelle presentazioni? Proprio io che sono un gentiluomo! Piacere donzella, io sono Zayn” Mi lasciai scappare la prima risata di quella sera.
“Piacere mio, Zayn”
“E io sono Niall” Il ragazzo biondo mi sorrise. Un sorriso dolce, senza ombra di dubbio.
“Perfetto! Ora che abbiamo fatto le presentazioni possiamo anche ordinare, che ne dite?” Disse Nathan sfogliando il Menù.
Eravamo nell’unico ristorante che faceva una buona pizza italiana, così ne approfittai.
“Voi ragazzi cosa prendete?” Chiese Harry
Louis rispose per tutti: “Niall un filetto, non troppo cotto. Zayn la solita pasta. Nathan una zuppa di cipolle. E io il pesce. E tu Amy?” Mi guardò. I suoi occhi si mischiarono ai miei. Mi entrarono dentro come il vento.
“Io prendo la pizza con le patatine”
Louis mi guardò sorpreso
“Ma che schifo! Come si fa a mangiare la pizza con le patatine? E parla uno che di schifezze ne mangia” Risi, risi tanto, e lui con me.
“Ma guarda che è buona, dopo se vuoi te la faccio assaggiare!”
“No grazie, per oggi passo” Ridemmo ancora, e con noi anche gli altri.
Louis prese i menù di tutti, li consegnò al cameriere, costretto ad avvicinare la sua bocca al mio orecchio. “Sei bellissima” sussurrò.
 
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35 replies since 27/10/2011, 13:51   659 views
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