Posts written by pinkiepashton

view post Posted: 2/5/2012, 20:35 # how wonderful life is while you're in the world - # fan fictions
buooooonasera! io i tuoi capitoli li leggo e commento, visto? pft, prendi esempio u.u
comunque. tu che vomiti quasi addosso a liam? cielo è la scena più bella di sempre hahahahah povero payne!
avete fatto pace, awww, cuccioli loro *-*
e tataaaaan, confidenze femminili a go go (?)
senti memi come diventa saggia u.u
comunque hai visto che angelina e brad si sposano? cioé dopo sette anni era ora u.u
grazie per il paragone con lo scoiattolo, davvero :')
ora tocca a me scrivere...ci vediamo nel 2015 *---* lol addio. <3
view post Posted: 9/4/2012, 23:44 # how wonderful life is while you're in the world - # fan fictions
emh, si sono in ritardo e bla bla bla.
ci sono tanti errori perchè non ho ricontrollato e bla bla bla.
vi adoro e ciao. <3


-dovresti andare dal dottore memii dissi arricciando il naso guardando una scena che, per i miei gusti, stavo vivendo già troppe volte.
Ero appoggiata alla porta con le braccia incrociate al petto mentre il mio sguardo preoccupato era puntato sulla figura di melanie inginocchiata davanti al gabinetto. lei scosse la testa in risposta alla mia domanda rialzandosi in piedi a fatica.
-per favore, ti accompagno.- la pregai e lei mi guardò dopo essersi lavata il viso.
-che c'è?- chiesi perplessa notando la sua espressione: era come se volesse dirmi qualcosa ma aveva timore a dirmelo, forse era preoccupata da una mia reazione. -melanie, che c'è?- ripetei ma questa volta con il tono più deciso e serio, volevo sapere che aveva.
lei sospiró e si passó una mano fra i lunghi capelli castani e mi seguí quando uscii dal bagno della stanza per andare sul letto.
-ci sono già stata dal dottore e so bene cosa ho.- disse lei giocherellando con un lembo del mio piumone senza guardarmi.
-okay, e ti dispiace dirmelo? sai, sono preoccupata!- esclamai al limite della pazienza. lei annuí senza alzare lo sguardo e la vidi sospirare nuovamente.
-sono..sono incinta. di james.
-da quanto tempo lo sai?
mi resi conto di aver usato un tono un po' duro, ma in quella situazione era l'unico tono che mi sentivo di usare.
-qualche settimana, sono ad un mese e mezzo.
-e quando avevi intenzione di dirmelo?!- esclamai alzandomi in piedi con uno scatto che la fece sussultare.
-scusa..
-scusa?! mi sono preoccupata ogni santo giorno per te, l'hai visto e non ti è passato mai di mente di dirmi la verità?- chiesi allibita allargando le braccia sempre di più, parola dopo parola. La sua testa volgeva sempre verso il basso come impaurita di alzarlo per incontrare il mio sguardo arrabbiato. La vidi respirare con un ritmo sempre più veloce e poi sentii un singhiozzo prima che si portasse le mani al viso come per nascondere quei singhiozzi e le lacrime. Sospirai e mi lascia cadere nuovamente a sedere sul letto guardandola. Mi maledii per essermi comportata da stupida pensando prima al mio orgoglio invece che a lei. Mi avvicinai a lei e le passai le braccia intorno alle spalle per chiuderla in un abbraccio e la strinsi a me, quel contatto la fece scoppiare completamente e si lasció andare in un pianto liberatorio sulla mia spalla mentre io le accarezzavo la schiena cercando di tranquillizzarla. Dopo qualche minuto buono i singhiozzi diminuirono e le lacrime cessarono di rigarle il viso cosí ci staccammo dall'abbraccio e le sorrisi ancora asciugandole una guancia bagnata di lacrime.
-scusa per come ho reagito prima, ma ero davvero preoccupata.
lei scosse la testa e mi sorrise prendendo aria come per riprendersi da quel pianto e si asciug accuratamente tutto il viso, facendo attenzione ad eliminare ogni traccia di tutto il mascara che le era automaticamente colato.
-no scusami tu, hai ragione, avrei dovuto dirtelo.
scossi la testa e le sorrisi abbracciandola ancora una volta.
-ormai quel che è fatto è fatto. te piuttosto spiegami un po'.- dissi incitandola a parlare con un gesto della mano e lei dopo aver annuito inspirò profondamente e cominciò a raccontarmi di come lo aveva scoperto e in più mi raccontò particolari di quella sua vita 'buia' che aveva passato con il ragazzo che l'aveva messa incinta.
-quindi hai già fatto i dovuti controlli?- chiesi premurosa: mi sentivo una specie di mamma in quel momento.
lei ridacchiò, molto probabilmente aveva avuto il mio stesso pensiero e poi annuì
-più tardi devo adare dal ginecologo a farne un altro.-mi informò e io non ci pensai due volte e mi ofrri per accompagnarla. -non ha niente da fare? studiare..niente?- si rassicurò e io annuii
-almeno che non mi capiti un'urgenza ora, sono libera come l'aria.
lei sorrise e stava per dirmi qualcosa quando il mio blackberry prese a vibrare e lo afferrai velocemente.
corrugai la fornte pensierosa vedendo il nome di Niall sullo schermo.
Perchè mi manda un messaggio? Avrò forse dimnticato qualcosa? Non mi sembra..
Mille dubbi mi assalirono e scomparirono nello stesso momento in cui aprii il messaggio:
'hey, ho bisogno di te. appena puoi vieni nel giardino del campus, per favore. xx'
fissai lo schermo e mille altri dubbi si impossessarono nella mia mente, ma una domanda sovrastava tutto: 'cosa era successo a Niall?'
-hey, che succede?- chiese Memi che aveva intuito, molto probabilmente dalla mia espressione e il mio silenzio, che qualcisa non andasse.
-niall. dice che ha bisogno di me e dobbiamo incontrarci...sembra urgente.- risposi passando il mio sguardo fra il telefono e i grandi occhi della mia amica ancora leggermente arrossati per il pinato di prima. -non so se andare, cioè..la visita e-
-vai noemi.- mi fermò prima che potessi dire altro. -conosco Niall e so che non chiede spesso aiuto e se lo chiede vuol dire che veramente ne ha bisogno. ha bisogno di te e poi non voglio andare in giro con te se hai quell'espressione in faccia! -esclamò lei facendomi sorridere e io annuii
-ma ti lascio sola? non c'è neanche Alex..- dissi guardando il letto vuoto della mia compagna di stanza, la quale era uscita, se non sbaglio andava in biblioteca. le mie speranze per lei era che avrebbe trovato Louis da qualche parte e ci avrebbe fatto qualcosa, non ce la facevo più a sentire discorsi del tipo 'non gli interesso' 'lui non viene di certo a guardare me' e altre stupidate che non stavano nè in cielo nè in terra visto che tutti sapevamo che Tommo era completamente perso per la biondina.
-tranquilla, vai per favore. io mi rilasserò e poi andrò alla visita, con calma. muoviti ora!- esclamò lei cacciandomi praticamente dal mio letto e dopo avermi tirato addosso il giubbotto e le chiavi, mi spinse fuori dalla camera chiudendomi poi la porta in faccia.
-mmh, tenera.- sussurrai fissando la porta chiusa davanti a me per poi sorridere divertita e uscire dal dormitorio.
arrivai nel giardino in meno di cinque minuti, ma del biondo non c'era ancora nessuna traccia. molto probabilmente quando mi aveva mandato il messaggio si trovata ancora a casa e da lí al giardino ci volevano come minimo una decina di minuti. sbuffai nervosa e cominciai a camminare su e giù per qualche metro per poi spostarmi vicino ad un cespuglio e cominciai a strapparte le foglie, riducendole a pezzettini, giusto per passare il tempo in un modo poco costruttivo.
sentii dei passi sprofondare nella ghiaia dei viali e mi girai di scatto vedendo niall venire verso di me e così li andai incontro diminuendo più velocemente la distanza che ci separava.
-hey occhi belli- lo salutai come mio solito abbracciandolo, ma la sua stretta sui miei fianchi era più debole del solito visto che solitamente ci metteva così tanta energia da farmi mancare il respiro per svariati secondi.
mi staccai e lo guardai negli occhi come se volessi leggergli dentro e notai subito qualcosa che non andava.
-che succede? perchè ha bisogno di me?- chiesi inclinando leggermente la testa di lato e lui abbassò lo sguardo verso il terreno scalciando qualche sassolino.
-devo parlare con qualcuno e te sei l'unica persona con cui abbia voglia di sfogarmi. -sussurrò mettendosi le mani in tasca.
in altri casi mi sarei sentita lusingata e avrei cominciato a vantarmi, per scherzo naturalmente, ma quello non mi sembrava il giusto momento per reagire e comportarmi in quel modo.
-okay, sediamoci dai!- dissi con un sorriso e lui annuì seguendomi fino ad raggiungere la panchina più vicina. lui mi mise a sedere piantando bene i piedi sulla terra e poggiando le mani sulle ginocchia, sembrava così rigido.
io mi girai completamente verso di lui ed incrociai le gambe afferrandomi i piedi con le mani dondolandomi leggermente come facevo spesso.
lo guardai in silenzio aspettando che dicesse qualcosa visto che non me la sentivo di chiedergli ancora una volta cosa stesse succededo, quando se la sarebbe sentita, avrebbe parlato, infondo ci trovavamo lì per quello: parlare.
approfittai del silenzio per guardarmi intorno, così lui non si sarebbe sentito sottopressione con il mio sguardo addosso. non c'erano tanti ragazzi in giro visto anche che l'orario delle lezioni era finito da un bel pezzo e la temperatura era freddissima, molto probabilmente la più ghiaccia di quei giorni. la mia attenzione fu catturata da una ragazza con la risata acuta che ti entrava dentro, fino alle ossa e un sorriso spuntò sulle mie labbra. era come un dejavù. mi ricordai di come vidi Melanie la prima volta. di come vidi Liam la prima volta. i rapporti con Payne era migliorati, diciamo così. almeno ora avevo cominciato a rivolgergli parola e con il tempo, avrei scommesso, saremo diventati buoni amici, infondo era impossibile non volere bene ad un ragazzo come lui.
-ho lasciato Kaytlin.
a quelle parole mi irrigidii e girai la testa di scatto puntando i miei occhi sul viso del biondo.
-tu hai lasciato...lei?- chiesi incredula con gli occhi appena spalancati. Niall sospirò e poi annuì tenendo lo sguardo fisso a guardare chissà cosa davanti a lui. -e per quale motivo?- chiesi confusa. Ogni volta che li avevo visti insieme non mi smebrava ci fosse qualcosa che non andava, anche se non li vedevo spesso insieme, tutte le volte che vedevo Niall eravamo solo io e lui o al massimo gli altri ragazzi.
Lui finalmente si girò verso di me e mi guardò per poi fare spallucce.
-non provo più quello che provavo prima. l'ho conosciuta meglio in questo tempo e il suo carattere non è molto conpatibile con il mio, non mi piace molto e poi è gelosa, troppo.- spiegò guardandomi in un modo strano quando pronunciò la parola 'gelosa'. Io annuii e non sprecai fiato a chiedere se lei fosse gelosa di me, perchè sapevo benissimo che lo era. Niall me lo aveva detto più di una volta. A lei dava noia il fatto che io e lui uscissimo così tanto da soli, si lamentava spesso con Niall anche se lui li confermava sempre che fra noi non succedeva mai niente.
-quindi è finita?- chiesi ulteriormente e lui annuì con forza.
-finita, decisamente.
-okay.
Niall era come una specie di migliore amico per me, ci tenevo tanto a lui e quindi sarei dovuta essere triste in quel momento no? o almeno dispiaciuta. e allora perchè io mi sentivo completamente il contrario? mi sentivo sollevata e perchè no, un po' felice. ma non era possibile, cioè, non avrei avuto motivo per essere felice perchè lui ora era tornato single, no. almeno che alex non avesse ragione con tutte quelle frecciatine che mi lanciava sul fatto che io provassi qualcosa per lui che andasse oltre l'amicizia...no. lui era il mio migliore amico e non provavo altro per lui, anche se mi aveva sempre infastidito vedere lui e Kay insieme, come lei gli teneva la mano e gli accarezzava i capelli..questa non è gelosia, vero? forse invidia. invidia perchè lei poteva fare quelle cose e io no. scrollai la testa come a spazzare via tutti quei pensieri assurdi che mi passavano per la testa e lui mi guardò confuso chiedendomi se stessi bene.
-sì, sto bene.- farfuglia per poi accennare un sorriso alla meno peggio. -te come ti senti ora?
lo vidi inspirare nuovamente, come per catturare tutta l'aria che si trovava intorno a noi.
-bene. mi dispiace un po', ma sto bene. credo di aver fatto la cosa giusta. non mi sembrava il caso continuare se da parte mia non c'era lo stesso sentimento che lei provava per me.
annuii d'accordo con lui e cercai di non dar retta a tutti i pensieri precedenti che lottavano per farsi spazio nella mia mente, volevano che entrassi in paranoia per casa? molto probabilmente si.
-quindi non hai più bisogno di me? cioè non ti sto liquidando, mi chiedo solo se..
sospirai lasciando la frase incompleta, tanto lui aveva capito cosa intendevo e mi guardò scettico annuendo.
-no, mi sono sfogato.- rispose annuendo -hai qualcosa da fare?
'sì, dovrei andare via per cercare di capire cosa provo per te, ma tranquillo, intanto mi limito ad andare in paranoia qui davanti a te.' pensai guardandolo con un sorrisino e scossi la testa.
-no, solo che non mi sento bene e-
-ma mi hai appena detto di stare bene- mi interruppe lui aggrottando le sopracciglie e io mi morsi la lingua
-mentivo, per non farti preoccupare.- mentii con le prime parole che mi passarono per la testa. -ma in realtà mi fa male la testa, tanto.. e un po' anche la schiena a dire il vero.- farfuglia inventandomi di sana pianta dolori immaginari mentre mi alzavo dalla panchina. mi sentivo tanto come una fuggitiva.
-ti accompagno in stanza?- mi chiese imitandomi ed alzandosi dalla panchina ma io misi entrambi le mani avanti.
-no!- esclamai facendolo sussultare. -cioè, non importa, grazie.- continuai con un volume di vole che non superasse i 100 decibel.
lui annuì anche se potevo benissimo notare la confusione nel suo sguardo.
-beh, comunque grazie per la chiacchierata!- esclamò lui avvicinandosi con un sorriso stupendo mentre allargava le braccia pronto ad accogliermi e io di certo non mi rifiutai, amavo i suoi abbracci, erano così..protettivi e belli.
-prego.
rimasi chiusa fra le sue braccia per qualche altro secondo e poi capii che forse era meglio staccarsi e così, a malincuore mi allontanai da lui e lo salutai con un cenno della mano.
-ciao occhi belli.- sussurrai appena, ma lui mi sentì, o almeno lo intuì leggendo il labiale.
-a domani Henderson.
Lo vidi voltarsi e piano piano allontanarsi, solo quando non lo vidi più decisi che forse era meglio rientrare in camera, anche perchè il freddo mi stava lentamente uccidendo.
Quando rientrai in camera la trovai vuota, quindi intuii che Memi era andata già dal dottore e che Alex era rimasta ancora rinchiusa in biblioteca o, per le mie speranze, fra le braccia di Louis. sospirai levandomi il giubbotto e lanciandolo sul letto, sbagliando però mira cosicchè cadde per terra. non mi preoccupai a raccoglierlo, per me sarebbe potuto rimanere lì, non mi dava per niente noia e in più ero troppo pigra per abbassarmi a raccoglierlo.
mi lasciai cadere sul letto e peso morto e affondai la mia testa nel cuscino cercando di mettere in ordine i pensieri che ci navigavano dentro.

Alex.
forse Noemi aveva ragione, stavo seriamente studiando troppo, ma ancora non credevo alla sua teoria che mi sarebbe potuta scoppiare la testa a forza di tenerla fra i libri. sorrisi pensando a quando mi raccontò questa sua teoria che era un po' come lei: pazza.
chiusi con u sospiro il libro di chimica e mi alzai da quella sedia che mi aveva ospitato per ben due ore e mezza, minuto più minuto meno. mi sgranchii leggermente le braccia e il collo, dopodichè mi preparai ad uscire da quel posto che puzzava di chiuso.
-mmh, ho voglia di caffè.- sussurrai fra me e me mentre mi preparavo mentalmente ad affrontare il gelo che mi avrebbe aspettato fuori che mi accolse pungendomi sulle guancie che diventarono immediatamente rosse. svoltai l'angolo e, come nei migliori film, andai addosso a qualcuno che, dopo aver alzato gli occhi, riconobbi immediatamente. capelli sbarazzini che andavano un po' dove volevano loro tranne per il ciuffo che era rigorosamente perfetto.
-bionda!- esclamò lui mentre i suoi occhi, colo mare, si impuntarono sui miei color cioccolato.
-hey loù!- esclamai cercando di mantenere un tono normale.
-stavo andando al bar, vieni con me?- chiese lui con quel sorriso mozzafiato che mi incantai a guardare e senza dire niente annuii affiancandomi a lui e cominciando a chiacchierare del più e del meno fino a quando non arrivammo al bar e tirai un sospiro di sollievo sentendo il calduccio.
-cosa prendi?
-un cappuccino.- risposi e lui ordinò
-non hai intenzione di pagare anche il pio cappuccino vero?- chiesi notando che aveva tirato fuori una banconota da 5.
-come scusa? non ti sento mi dispiace.- scherzò lui io ridacchiai, ma poi mi opposi dicendo che non doveva offrirmi nulla. inutile dire che vinse lui.
-ti devo i soldi di un cappuccino.-bofonchiai raggiungendo un tavolino e mettendomi a sedere.
-si cavolo, senza un dollaro e novanta credo che finirò sotto un ponte!
risi e gli diedi uno schiaffo sul braccio, che naturalmente non lo scalfì di mezzo millimetro.
continuammo a parlare e scherzare per non so quanto tempo, so solo che mi sentivo così bene a passare del tempo con lui.
-senti alex- se ne uscì improvvisamente lui e io lo guardai con un sorriso pronta ad ascoltare una delle sue battute stupide e così annuii in modo che capisse che lo stavo ascoltando. -ti va di uscire con me?
spalancai la bocca e sapevo benissimo che in quel modo sembravo tipo un'ebete di prima categoria, ma ci ero leggermente rimasta di merda, nel senso buono della frase.
-emh..sì, certo.- risposi dopo tipo un minuto in cui avevo fatto la parte della stupida rimanendo in silenzio.
-bene!- esclamò lui con un sorriso gigantesco e poi guardò l'ora sul suo telefono e scattò in piedi. -scusa devo scappare, mi aspettano gli altri! ti chiamo per sapere quando si esce al massimo nel parliamo domani!- esclamò velocemente e mi fu difficile capire quello che stava dicendo così mi limitai ad annuire. lui mi sorrise un'ultima volta e poi si abbassò lasciandomi un bacio sulla guancia -ciao bionda.
rimasi immobile a sedere a quel tavoli per svariati minuti, non rendendomi ancora conto di quello che era successo e poi mi decisi ad alzarmi e ad uscire di lì, dovevo dare le novità a Noemi. corsi verso il dormitorio e feci di corsa le scale per poi entrare in camera come un tornado. Noemi era stesa sul letto da sola, non mi preoccupai a chiedermi dove fosse Memi perchè avevo altro per la testa.
-Louis mi ha chiesto di uscire!- dissi, anzi lo urlai. finalmente lo avevo detto ed era vero. vidi Noemi saltare letteralmente fuori dal letto catapultandosi di fronte a me abbracciandomi cominciando ad esclamare frasi della serie 'finalmente, era l'ora' e 'Dio esiste.' sembrava quasi che lei fosse più felice di me.


Edited by horan? - 10/4/2012, 21:12
view post Posted: 27/2/2012, 19:03 # how wonderful life is while you're in the world - # fan fictions
eccomi, eccomi!
quanto è complicato sto capito, mi ricordo quanto ci misi a capire la tua idea all'inizio hahahaha ma vebbè io sono impedita '-'
comunque sì è incinta lalalaaaaaa è tornata da Noemi che le manca tanto tanto çç lalalaaaaa (?)
sto capitolo è taaanto tanto bello e so che ci hai messo il cuore, l'anima, i polmoni, il fegato, la milsa e tutto il tuo interno (?)
gli sforzi però hanno dato il suo frutto, stupendo frutto!
brava donna mia e grazie per aver anticipato il fatto che non potrò praticamente scrivere in queste due settimane, ma mi impegnerò çç
ancora brava donna! <3
view post Posted: 23/1/2012, 22:42 # how wonderful life is while you're in the world - # fan fictions
sono felice che ti sia piaciuto twin *O*
e no, si studia, la scuola è importante uwù
ahahahah non mi trattare male cwc
io ti amo tanto *u* <3
view post Posted: 23/1/2012, 21:43 # how wonderful life is while you're in the world - # fan fictions
eccomi, dopo anni, yeeeee.
mi odiate tutti lo so, ma i miei tempi sono sempre...enormi come avete notato uwu
però, se vi può consolare, ho scritto tanto *-* o almano più del solito uwu
scusate se trovate errori, ma l'ultima parte l'ho scritta molto velocemente e non ho avuto modo di ricontrollarla, yep /:
beh vi lascio al capitolo! vi adoro! <3
ems. x

capitolo venti.



mi passai una mano sul viso soffermandomi sull'occhio destro che stropicciai per svariati secondi: in quei giorni ero troppo stanca. giocherellai per un po' con il tessuto della tuta che indossavo per poi sospirare a abbandonare la mia posizione a gambe incrociate per rilassarmi completamente sdraiandomi sul letto. chiusi gli occhi e cercai di non pensare a niente, a liberare del tutto la mente mentre la melodia e le parole di 'love me for me' di cher llyod risuonava nelle mie orecchie attraverso le cuffie collegate al mio amato ipod, che in quegl'anni ne aveva viste di tutte e di più. sorrisi ascoltando la voce della giovane cantante di cui sia memi che alex erano innamorate, personalmente a me non interessava più di tanto, ma le due, parecchio tempo fa, mi avevano imposto alcune sue canzoni a mia scelta e, quella che stavo sentendo, era la mia preferita: mi rilassava davvero tanto. e così mi ritrovai a pensare a quel pomeriggio di tre giorni fa..

Niall era rientrato in casa perché si era dimenticato di prendere il cellulare, lasciandomi cosí ad aspettare da sola fuori al freddo di una tipico pomeriggio invernale inglese. sbuffai cominciando ad agitarmi: più stavo lí più c'era probabilità di incontrare Liam e, dopo quello che era accaduto la sera prima, meno lo vedevo e meglio era.
i minuti passavano e di Horan non vedevo neanche l'ombra..accidenti a lui e al suo difetto di abbandonare il telefono dove gli capitava senza poi ricordarsene.
-Noemi..
mi irrigidii sentendomi chiamata dall'ultima persona che in quel momento volevo davanti a me o in quel caso dietro. mi voltai ritrovandomelo a un paio di metri di distanza con in mano una busta del market che si trovava a due isolati di distanza dalla casa.
-buongiorno.- risposi più fredda del ghiaccio che c'era nell'aria.
-sai zayn voleva i suoi biscotti preferiti per fare merenda e io glieli ho comprati come ringraziamento per ieri..è stato lui che mi ha riportato a casa..-mi spiegò senza però che io glielo avessi chiesto.
-sono felice per Zayn, so quanto ama quei biscotti.
lo sentii sospirare per poi avvicinarsi a me di un paio di passi
-approposito di ieri...scusa. avevo bevuto e non sapevo cosa stavo facendo e...scusa.- farfugliò per poi sospirare dispiaciuto -credimi mi dispiace così tanto!
-Liam ti credo.- dissi sincera e lui sorrise avanzando di un passo verso di me e prima che potesse raggiungermi completamente alzai una mano in segno di 'stop' e lui mi guardò confuso -ho detto che ti credo, non che ti perdono.
-ma..ma..noemi..ero ubriaco. -si giustificò lui
-sì ma mi sembra di ricordare che anche quando ti chiedevo di smettere di bere, te non mi ascoltavi e te ne sei fregato, anche se sapevi benissimo a cosa andavi incontro..in parte te la sei cercata. -spiegai guardandolo negli occhi ma dovetti abbassare subito dopo lo sguardo.
-quindi..vuoi dire che..
continuava a balbettare come se non riuscisse a dire quelle due parole che avrebbero descritto la situazione.
-sì Liam, è finita. -sussurrai alzando lo sguardo -non me la sento più, ora come ora.
Lui rimase immobile con sguardo vuoto e in quel momento la porta della casa si spalancò e il biondo uscì affannato.
-eccomi ci sono! oh..- sussurrò passando lo sguardo fra me e il suo amico.
mi voltai verso di lui e gli rivolsi un debole sorriso
-finalmente Niall! andiamo, ho voglia di gelato. -dissi muovendo i miei primi passi per allontanarmi da quella casa che avrei rivisto spesso, ma non con l'intento di stare con mio, ormai, ex-ragazzo.
Niall passò ancora una volta lo sguardo fra noi e mi raggiunse dopo aver salutato Liam con un sorriso imbarazzato.


Erano passati tre giorni da quel pomeriggio e Liam stava diventando snervante, continuava a chiamare anche dopo che gli avevo ben chiarito il fatto che non avrei cambiato idea e che in quel momento avevo bisogno solo che lui mi lasciasse in pace, ma come si dice: da un orecchio gli entrava e dall'altro gli usciva. cercai di scacciare quei pensieri per ritornare a concentrarmi solamente sulla canzone che ormai stava riproducendo gli ultimi trenta secondi.
un momento prima c'ero solamente io in totale relax e, quello dopo, c'ero io che ero appena stata colpita da un cuscino. aprii gli occhi afferrando l'oggetto ripieno di piume per poi guardare la mia compagna di stanza seduta sul suo letto e circondata da libri e fogli di appunti, suppongo. la bionda mi fece segno di levarmi le cuffie e io obbedii per poi guardarla in attesa di sapere cosa volesse. lei mi guardó e sospiró indicando il mio blackberry che avevo volontariamente lasciato sulla scrivania al lato opposto della stanza da dove mi trovavo io.
-suona da minuti, troppi minuti.- disse lei a denti stretti e io la guardai dispiaciuta così lei si intenerí -senti, lo so che ti sei messa la musica al massimo per poterti isolare da tutto e tutti, ti capisco perché lo faccio anche io come saprai, ma ti prego, almeno il telefono spengilo se non gli vuoi parlare. -mi supplicó lei -fallo per me, ho un esame di letteratura importante domani.
annuii e mi scusai più di una volta, in fondo aveva più che ragione, cosí mi alzai con fatica dal letto e andai a recuperare il mio cellulare e, appena mi preparai a spegnerlo, cominció a risuonare. non ci misi tanto a rispondere visto che il nome che apparve sul display era quello del biondo ossigenato.
-hey occhi belli, dimmi tutto.- dissi con un sorriso ritornando a sedere sul letto.
-e quindi rispondi a tutti, tranne che a me?
il mio respiro rimase sospeso per un paio di secondi quando riconobbi la voce di Liam.
-beh sai, gli altri non mi hanno tradito con la prima che passava.- dissi sputando quelle parole con rabbia e lui sospirò.
-ems io..
-hey Liam, hai per caso visto il..che ci fai con il mio cellulare?!
sentii esclamare da un'altra voce dall'altra parte del telefono e cominciai a ridacchiare nervosa quando capii che quella voce era di Niall
-rubare il telefono a Niall per chiamarmi..sei caduto in basso Payne e ora lasciami in pace, addio.
-no ti prego Ems, io..
poi non sentii altro, nessuna altra preghiera o supplica visto che mi ero affrettata a chiudere la chiamata e spengere il cellulare.
-ancora lui eh?- chiese Alex che era intenta ad eddentare il tappo di una penna e io annuii prima di portarmi le mani sul viso.
-non ce la faccio più. mi ha chiamato con il cellulare di Niall per essere sicuro che rispondessi visto che avevamo in programma di uscire in questi giorni...che palle. -spiegai stendendomi sul letto esausta: quella situazione mi stava levando troppe energie.
-uscite spesso voi due.-disse la bionda dopo qualche minuto di completo silenzio, dove l'unico rumore che regnava la stanza era quello delle pagine svogliate dalla stessa ragazza che aveva rotto quel silenzio.
-io e Niall, dici?- chiesi girando la testa nella sua direzione per vederla annuire e sospirai guardando il soffitto -è un buon amico, sto bene con lui. non ti fare film in testa bionda, lui esce con tua cugina.
-si ma entrambe sappiamo che le cose fra loro non sono di certo rose e fiori..-continuò lei prima di evidenziare un paragrafo sul suo libro di testo.
non risposi, non dissi niente visto che non sapevo neanche come rispondere e così il silenzio calò nuovamente nella stanza fino a quando qualcuno non bussò insistentemente alla porta.
guardai Alex con la faccia da cucciolo e così fu lei ad alzarsi per andare ad aprire controvoglia ritrovandosi davanti Louis.
-hey, ciao. -esclamò il ragazzo allargando un enorme sorriso che gli illuminò il viso.
-ciao.- sussurrò di risposta la bionda passandosi una mano fra i capelli.
-come mai qui Tomlinson?- esclamai senza muovermi dal letto e per la prima volta sembrò accorgersi della mia presenza.
-sono qui perchè..oddio non me lo ricordo più- esclamò passandosi la mano nel ciuffo impeccabilmente perfetto. -ah sì, Zayn!- esclamò entrando in stanza su invito della bionda.
Guardai confusa il ragazzo mettendomi a sedere.
-cosa vuoi da Zayn?
-mi ha detto che sarebbe venuto da te per parlare, di nuovo, ma è da un po' che non abbiamo sue notizie, è come scomparso.- spiegò annuendo cominciando ad ageggiare ogni minima cosa che si trovava per le mani, in quel momento si divetiva a stritolare la testa di un mio peluche a forma di coniglio.
-ma io Zayn oggi non l'ho sentito e poi di solito mi avverte quando vuole parlare.- dissi alzandomi dal letto per andare incontro a Louis levandogli di mano il mio pupazzo.
In quell'ultimo periodo Zayn veniva spesso da me quando aveva bisogno di parlare, mi prendeva per una specie di psicologa o non so cosa, dice che parlare con me lo aiutava e io ero contenta se potevo essergli utile in qualunque modo.
-provo a chiamarlo. -dissi recuperando il mio telefono e riaccendendolo mentre Alex si riposizionò sul suo letto riprendendo il libro in mano.
-che studi?- sentii chiedere da Louis alla bionda mentre io cercavo il numero del moro nella rubrica.
-letteratura dell'800, domani ho un esame. -rispose Alex con un sorriso mentre Louis si mise e sedere accanto a lei sul letto
-ma hai la professoressa Williams?- chiese il castano curioso e la ragazza annuì guardandolo.
-allora ti posso aiutare io! La Williams fa sempre gli stessi compiti ogni anno e io l'ho avuto l'anno scorso, se vuoi ti do una mano.
Vidi il viso della mia compagna di stanza illuminarsi mentre accettava senza far trapelare l'entusiasmo che aveva, visto che le prossime ore le avrebbe passate con il bel Louis.
Sorrisi prima di mettere via il telefono e alzandomi dal letto cercando un paio di jeans che trovai sulla sedia lì vicino.
-non risponde, ma ho un'idea su dove possa trovarsi. Louis girati, ora. -ordinai al ragazzo che roteò gli occhi prima di girarsi e fissare la parete davanti a lui mentre io mi levai i pantaloni del pigiama per indossare i jeans e subito sopo una felpa presa a caso.
-okay, buono studio, vi voglio bene!- esclamai afferrando il giubbotto dopo essermi messa in tasca il telefono e senza dargli tempo di rispondere uscii dalla stanza.
-uuh, che freddo.- sussurrai fra me e me appena fui fuori dal dormitorio e mi strinsi nel mio caldo giubbotto appena messo.
cominciai così a camminare per il giardino del campus sapendo già quale punto raggiungere e infatti eccolo lì, Zayn Malik, che si divertita a tirare la palla in un canestro malandato, abbandonato in un punto del giardino quasi nascosto, infatti non so quanti studenti sapessero di quel posto.
-hey campione!- esclamai avanzando verso di lui con le mani riparate nelle tasche del giubbotto. lui sentendo la mia voce si fermò nel momento in cui stava per tirare per guardarmi e rivolgermi un sorriso appena accennato.
-ciao ems. chi ti ha fatto la spia, il biondo o il castano?- chiese tirando la palla verso il canestro prendendo il ferro.
-Tomlinson.- risposi con un sorriso e in quel momento mi lanciò la palla che aveva appena recuperato. -hai bisogno di me?
Lanciai la palla e non so per quale miracolo divino, la palla passò al centro del ferro circolare e dopo aver esultato, guardai il moro che dopo pochi secondi mi annuì come risposta alla domanda che gli avevo fatto poco prima.
-beh sono qui. -dissi e lui sorrise debolmente per poi mettersi seduto sul campetto di cemento poco curato. io lo imitai sedendomi esattamente di fronte a lui.
-oggi volevo mettere un po' di ordine in camera, non so da dove mi è uscita la voglia, ma l'ho fatto e risistemando qualcosa ho trovato una foto di tutti noi al campeggio. -mi raccontò mentre si divertiva a far palleggiare la palla intorno a lui. -mi ricordo quando l'avevamo scattata..era la mattina, quando eravamo arrivati, eravamo così felici perchè Louis ci aveva fatti perdere e ci abbiamo messo due ore per raggiungere il posto. -proseguì con un sorriso divertito provocato da quel ricordo che fece sorridere anche me. -mi mancano quei momenti, mi mancano così tanto. e odio il fatto che non riesco neanche più a guardare Harry in viso..magari ora posso dire che viverci insieme non mi da fastidio, ma quando me lo ritrovo davanti e il ricordo di quella sera in cui Memi se n' andata mi occupa la mente, mi sale una rabbia che..non so spiegarlo, scusa.
mi morsi il labbro non sapendo bene cosa dire, era difficile trovare la cosa giusta da dire in quell'occasione così sospirai.
-credo di aver capito, ma..credo che ora come ora devi far passare del tempo anche se sono passati due mesi ormai. -dissi e nella mia mentre mi corressi visto che da quel giorno erano passati due mesi e nove giorni. -ora io sono qui per non farti pensare a cosa brutte, quindi..-dissi sorridendo e alzandomi in piedi pulendomi i jeans -io contro te, Malik- lo sfidai rubandogli la palla di mano e lui mi guardò con un'espressione fra il divertito e il confuso. -ci stai?
-ma ti straccio ems, sei una schiappa a basket.- constatò lui alzandosi e accennando una risata.
in quel momento lo fulminai anche se quello che aveva detto era la pura verità. Odiavo il basket, cioè, che poi se lo guardi bene non è uno sport malvagio, ma io lo odiavo per il semplice fatto che ero impedita, completamente, e Zayn non mancava occasione per ricordarmelo..che caro ragazzo.
-dovresti ringraziarmi moro non sfottermi.- sussurrai offesa e lui rise per poi avvicinarsi a me stampandomi un sonoro bacio sulla guancia.
-grazie.- disse usando quel suo buffo accento che adoravo e mi faceva sempre sorridere e dopodichè mi rubò la palla di mano tirandola e facendo canestro. -okay, questo non lo contiamo.
Risi dandogli una spinta per poi cominciare a giocare, che per me significava lanciare la palla in qualsiasi direzione pur di non tenerla in mano visto che il ragazzo tendeva a diventare violento ogni volta che voleva palla.
rimanemmo lì a giocare e a ridere per un paio di ore circa e ci eravamo divertiti tanto, soprattutto lui visto che aveva sempre vinto, ovviamente.
-ah mora! l'altro giorno hai lasciato il libro di storia, credo, a casa nostra. -mi ricordò Zayn e io mi illuminai visto che stavo cercando quel libro dappertutto.
-me lo puoi riportare domani? ti prego, ti prego, ti prego!- cominciai a supplicarlo e lui scosse la testa.
-accompagnami ora a casa recuperi il libro e poi torni al campus.-disse facendo spallucce e io storsi la bocca in una smorfia ascoltando la sua proposta e lo vidi roteare gli occhi -non c'è Liam a casa, ha un gruppo di studio o che so io e ci andava direttamente dal lavoro, rientrerà a casa stasera tardi.
mi passai una mano fra i capelli visto che il ragazzo aveva colpito in pieno il punto.
-okay, andiamo!- esclamai e lui mi guardò scuotendo la testa mentre ci incamminammo. -hey non è che sto evitando questa situazione, è solo che se lo vedo rischia davvero di lasciarci la pelle.
Lui rise borbottando qualcosa che semplicemente non mi interessava sapere e in pochi minuti arrivammo a casa.
-bella mora!- esclamò Niall appena mi vide fare ingresso nel salotto dietro a Zayn e io gli corsi incontro.
-occhi belli, buonasera!- urlai al suo orecchio stritolandolo per il collo nell'intento di abbracciarlo -biologia?- chiesi indicando il libro che teneva in mano e lui annuì con una smorfia disgustata.
-hey Nialler, Noemi rivoleva il suo libro di storia. -disse Zayn togliendosi le scarpe e abbandonandole a fianco al divano sul quale si tuffò poco dopo.
il biondo ci pensò un paio di secondi e poi annuì ricordandosi dove si trovasse il mio libro.
-l'ho messo in camera!- rispose e poi indicare le scale -vai, c'è Harry, lui sa dove l'ho messo.
Annuii per salire velocemente le scale raggiungendo la seconda porta a sinistra, quella del ricciolino che condivideva con Louis e Niall. Bussai un paio di volte per poi aprire la porta e facendo capolino nella stanza.
-salve Styles!- esclamai con un sorriso entrando in camera socchiudendo la porta alle mie spalle
-ciao Ems- mi risalutò lui rivolgendomi un sorriso ampio che fece comparire le sue solite fossette tanto adorabili. -rivuoi il tuo libro vero?
-esattamente.- risposi con un sorriso e lui spostò il portatile che aveva sulle gambe posandolo sul letto dalq uale si alzò per raggiungere la scrivania aprendo il primo dei tre cassetti dal quale ne face uscire il mio tanto odiato libro di testo.
-ecco a te.- disse porgendomelo e io lo ringraziai -allora, come va?- chiese rimettendosi a sedere e io mi buttai sulla sedia lì vicino. sapevo che quando Harry mi chiedeva come stavo, volesse sapere ogni sfaccettatura del mio umore e cosa provocava la mia felicità o tristezza o nervosismo, insomma tutto. Inspirai e gli raccontai dell'episodio di Liam e di Zayn.
-te, che mi dici?
-che dire...oggi è il centesimo giorno, sai? cielo mi sento così sfigato a contare i giorni, ma non ne posso fare a meno..quella ragazza mi manca dannatamente tanto. -disse con un sospiro triste.
mi alzai dalla sedia per andar ad abbracciarlo forte. Parlammo qualche altro minuto poi decisi che era meglio tornare al dormitorio.
-ma Louis?- mi chiese il riccio e solo in quel momento mi resi conto che il ragazzo era ancora in camera con Alex.
-sta aiutando Alex a studiare, li ho lasciati da soli, forse oggi è la volta buona.- risposi facendogli un occhiolino e rise di gusto esclamando un 'sarebbe anche l'ora'.
scesi velocemente le scale per poi andare a salutare con un bacio veloce sulla guancia i ragazzi che avevo lasciato poco prima.
-ti accompagno?- propose Niall e io scossi la testa andando verso la porta d'ingresso.
-non ho otto anni, posso fare un paio di chilometri a piedi da sola, ma grazie lo stesso occhi belli. -dissi regalandogli un sorriso enorme -ci vediamo domani, vi voglio bene!- e detto questo lasciai la casa per poi, dopo una decina di minuti raggiungere il dormitorio.
Entrai in camera facendo il meno rumore possibile, ma quando vidi la scena davanti a me, mi caddero le braccia.
-e io che mi aspettavo che stavate facendo chissà cosa..- dissi chiudendomi la porta alle spalle delusa vedendo la bionda nella stessa posizione in cui l'avevo lasciata qualche ora prima, circondata da libri e appunti, mentre Louis sdraiato sullo stesso letto che se la dormiva beatamente.
-successo qualcosa di interessante?- chiesi maliziosa parandomi in piedi davanti a lei che mi sorrise.
-per quello che intendo te, no, niente di che, ma se ti consola posso dirti che il mio esame sarà perfetto.
-lo spero per te bionda...ma non lo hai svegliato?- chiesi indicando quasi disgustata il ragazzo.
-ma come faccio, lo vedi? è così dannatamente bello anche quando dorme. -disse lei con tono dolcissimo mentre lo guardava, poverina era completamente persa la ragazza.
-come facevi? così! -dissi prima di cominciare a scuotere Louis che si svegliò all'improvviso.
-ma sei uscita pazza?- esclamò lui con voce impastata mentre si aggiustava il ciuffo con un gesto della mano.
-scusa ciuffo perfetto, ma è ora di emigrare di qui!- esclamai tirandolo su dal letto, recuperando le sue cose e lanciandogliele addosso. à-ci vediamo domani eh- dissi spingendolo fuori dalla stanza -addio.
e detto questo, senza dargli tempo di dire 'a', gli chiusi la porta in faccia.
-sei stava cattiva!- esclamò Alex divertita cominciando a chiudere il libro e a sistemare gli appunti.
io sorrisi a 42 denti come se mi avesse fatto il più bel complimento e poi la guardai seria.
-ho voglia di pizza. ti va bene?- chiesi di conferma e la ragazza annuì così presi il mio caro blackberry digitando il numero della pizzeria.

view post Posted: 10/1/2012, 20:27 # how wonderful life is while you're in the world - # fan fictions
letto uwu anche se sapevo cosa sarebbe successo senza leggerlo tutto (?)
sì comuqnue u.u
già lo sai, jenna ha tutta la mia stima *-*
di nathan che posso dire...amo solo il nome per il resto potrebbe andare a quel paese *o*
bel capitolo donna, anche se hai trattato male horan *sigh* non se lo merita *sigh sigh*
devo continuare *annuisce* spero di farlo presto u.u love u!
view post Posted: 4/1/2012, 23:15 # how wonderful life is while you're in the world - # fan fictions
bene bene bene.
eccomi qui, ad anno nuovo, yeeee.
buon 2012 a tutti uwù
parliamo del capitolo.
ci ho dedicato la maggior parte della giornata di ieri e sono abbastanza soddisfatta di come è venuto fuori quindi niente, mi piace e spero che piaccia anche a voi *-*
buona lettura fanciulle! <3

capitolo diciotto.



uno squillo. due squilli. 'il cliente da lei chiamato è al momento irraggiungibile, si prega di riprovare più tardi.'
perfetto, aveva rifiutato la mia chiamata, ancora. ormai andava avanti così da quasi due mesi: io la chiamavo e lei rifiutava la chiamata o rispondeva in malo modo, dicendomi di lasciarla in pace e di non preoccuparsi per lei perchè ora stava bene. cazzate, tutte cazzate.
sbuffai rimanendo a fissare ogni particolare del tavolo della cucina. ero a casa dei ragazzi: da quando Memi se ne era andata, cercavo di passare più tempo possibile con loro.
raggiunsi il salotto e mi sedetti sul divano accanto a Liam che guardava la tv o meglio, faceva finta di guardarla.
forse era meglio distrarsi, uscire.
-hey Li, perchè stasera non usciamo e andiamo in quel pub nuovo? Niall mi ha detto che è carino.- proposi accarezzandogli i capelli sulla nuca, sperando in una risposta positiva.
-no.- rispose secco. -non mi va di uscire.
il suo tono duro e freddo mi colpì in pieno stomaco. era come cambiato da quando Melanie se ne era andata. gli mancava la sua migliore amica, in fondo era abituato a vederla ogni giorno da quando era piccolo e non vederla più e soprattutto sapendo cosa lei pensava di lui adesso, lo avevano distrutto.
-okay...scusa.- dissi in un sussurro appena accennato mentre le lacrime combattevano per uscire. respirai profondamente e abbassai lo sguardo passandomi nervosamente il cellulare fra le mani.
sentii il sospiro di Liam e con la coda dell'occhio vidi che mi stava guardando dispiaciuto, molto probabilmente si era reso conto che il tono che aveva usato mi aveva turbato. avvicinò lentamente la mano verso il mio braccio per poi accarezzarmelo delicatamente.
-l'hai chiamata?- mi chiese guardando il telefono e io annuii mordendomi il labbro. alzò lo sguardo incontrando i miei occhi lucidi. -ha rifiutato la chiamata?- chiese ancora e io abbassai la testa annuendo.
un secondo dopo le sue braccia mi avvolsero e cullarono. mi aggrappai a lui mettendogli le braccia intorno al collo e lui sospirò ancora poggiando la testa sulla mia spalla.
-scusami, mi sto comportando da egoista. so di non essere l'unico a stare male, so che manca tanto anche a te e non ho il diritto di parlarti così, scusa. -mi sussurrò e io ad ogni parola lo stringevo più forte a me come per fargli capire che andava tutto bene, che non c'era bisogno che si scusasse.
-tranquillo.- riuscii solo a dire staccandomi dall'abbraccio e abbozzando un sorriso prima che lui premesse le sue labbra contro le mie in un bacio dolce.
-sai cosa? usciamo, andiamo in questo pub e beviamo qualche cocktail, okay? -propose poi con un sorriso e io annuii sorridente prima di chiuderlo in un altro abbraccio sentendolo ridere divertito. la sua risata. era da tanto che non la sentivo, mi era mancata.
-faccio una corsa al campus e mi preparo, poi mi vieni a prendere e usciamo. -dissi prendendo la mia borsa e raccogliendo i vari pezzi che avevo smarrito per casa.
prima di uscire dalla porta che avevo da poco aperto mi voltai verso Liam che mi guardava divertito, sorrisi lanciandogli un bacio volante e dopodichè lasciai quella casa che ultimamente era diventata anche un po' mia.

Irruppi nella mia camera e mi catapultai all'armadio sentendomi osservata e, infatti, gli occhi spalancati di Alex erano puntati su di me.
-h-hey!- esclamai con difficoltà visto il fiatone che avevo dopo la corsa appena fatta. notando la faccia ancora sorpresa e confusa della bionda, capii che forse era meglio darle qualche spiegazione. -io e Liam usciamo stasera, andiamo in quel pub dove sono stati Niall e Kay l'altra sera.
Vidi un sorriso comparire sul viso della mia compagna di stanza e con un buffo movimento, con il quale rischiò la sua vita, saltò giù dal suo letto e mi affiancò guardandomi.
-mi aiuti?- chiesi indicando, con un cenno leggero della testa, l'armadio aperto e lei si illuminò, come se non aspettava altro che quella domanda.
mi sorrise in modo quasi inquietante e, con la stessa espressione, mi spinse verso il suo letto facendomi sedere mentre lei ritornò davanti all'armadio cominciando a cercare.
La sentivo parlare da sola e a volte si rivolgeva ai vestiti come se loro l'ascoltassero. la guardavo impazzire minuto dopo minuto mentre io me la ridevo di gusto senza farmi beccare: non oso immaginare che scenata mi avrebbe fatto se mi avesse trovata a ridere di lei.
-ci siamo...- sentii dirle sorridente poggiando i vestiti su un ultimo spazio rimasto libero sul mio letto visto che il resto era sommerso da tutti gli indumenti da lei scartati.
contemplò con se stessa la sua decisione e dopodichè mi fece un cenno della mano facendomi capire che la dovevo raggiungere così mi alzai e l'affiancai.
-che ne dici, ti piace? -chiese passando lo sguardo fra me e il vestito che aveva deciso dopo un'ardua scelta.
-personalmente, non ricordavo neanche di averlo...-sussurrai inclinando la testa di lato per poi sorridere -mi piace, e brava la mia bionda!
Alex cominciò a saltellare fiera di se stessa e poi si bloccò guardandomi seria.
-ti devo truccare e pettinare, veloce! -mi ordinò facendomi mettere nuovamente a sedere mentre lei andava a prendere tutti i suoi trucchi e attaccando la piastra.
-hey, ti vorrei far notare che non sto per sposarmi, ma devo andare solo in un pub con il mio ragazzo. -esclamai roteando gli occhi divertita da quel suo strano comportamento.
-è un'uscita dopo tanto tempo. è un momento difficile per voi e vi meritate un serata vostra e tu, signorina, devi essere perfetta.- scandì bene lei parola per parola mentre prese a spalmarmi fondotinta su tutta la faccia.
per tutto il tempo in cui lei si occupò a rendermi bella non osai replicare neanche una sua mossa, si stava divertendo e a me faceva piacere.
-sei pronta mora!- esclamò a lavoro completando allontanandosi da me con espressione soddisfatta porgendomi poi uno specchio che aveva appena recuperato dalla scrivania.
aveva fatto veramente un bel lavoro e non potei fare a meno di sorridere guardandola.
-grazie!- esclamai abbracciandola e in quel momento qualcuno bussò alla porta. immediatamente ci staccammo dall'abbraccio e ci guardammo sorprese.
-Liam?- urlai in modo che, chi si sarebbe trovato dietro la porta, avrebbe potuto sentirmi.
-sì piccola- rispose lui da dietro la porta e automaticamente sorrisi.
Alex mi chiamò e appena mi voltai mi arrivò in faccia qualcosa che poi capii essere il vestito che mi sarei dovuta mettere.
-gli apro io, te vestiti!- mi disse spingendomi nel bagno per poi chiudere la porta.
scossi la testa divertita: quella ragazza era pazza, per questo l'adoravo.
in quel momento mi sentii come quando mi preparai per il mio primo appuntamento con Liam e le immagini del pomeriggio passato con Memi per prepararmi mi apparirono in mente nitide. sentivo la mancanza di quella ragazza ogni giorno di più. è vero che non ci conoscevamo da tanto, ma avevamo passato ogni giorno insieme ed eravamo diventate ognuna il punto di riferimento femminile dell'altra. eppure ora lei non mi voleva neanche parlare o vedere. possibile che non le mancavo neanche un po'? mai una volta che, quando riuscivo a parlarci al telefono, mi avesse detto che gli mancavo o che mi avesse mai risposto 'anche io' ogni volta che le dicevo che le volevo bene, mai, lei si limitava a salutami in modo scocciato o spesso chiudeva la chiamata senza dire niente. una lacrima scivolò lungo la mia guancia e velocemente, in modo accurato, la scacciai: non volevo rovinare il lavoro di Alex, si era impegnata così tanto. respirai profondamente e mi infilai velocemente il vestito per poi darmi un'ultima occhiata allo specchio e infine uscii dal bagno.
-buonasera Payne!- esclamai con un sorriso verso il mio ragazzo che non appena mi vide si alzò dal letto sul quale si era seduto mentre mi stava aspettando.
-sei bellissima Henderson- rispose lui venendomi incontro e baciandomi
Dopo aver salutato Alex uscimmo e ci incamminammo verso il centro visto che il pub in questione non si trovava molto distante dal campus e dalla loro casa.
Il tragitto fu molto silenzioso, un silenzio che non mi piaceva molto anzi per niente. Non potei fare a meno di notare che Liam era tornato ad avere quello sguardo un po' spento: brutto segno.
Arrivammo al pub ed entrammo dopo pochi minuti venendo completamente sovrastati dalla tipica musica che invadevano posti del genere. Vidi il mio ragazzo fissare il piano bar e per un attimo la preoccupazione si impossessò del mio corpo e della mia mente. Liam era uno di quei ragazzi ai quali piaceva bere, adorava provare ogni tipo di cocktail e amava il sapore dolce della frutta mischiarsi a quello forte e aspro dei liquori, ma sapeva sempre contenersi, riusciva sempre a non trapassare il limite. i miei pensieri negativi si spezzarono nello stesso momento in cui mi prese per il polso e mi trascinò sulla pista da ballo, aveva preferito ballare che bere.
feci un sospiro di sollievo per un momento, anche se quel brutto pensiero non lasciò la mia testa, era come un sesto senso. in fondo era un brutto periodo soprattutto per lui e avevo paura che si buttasse sull'alchool per, in qualche modo, dimenticare cosa stava passando, però, a differenza delle altre volte, non si sarebbe fermato a quella linea immaginaria, mi sentivo che quella sera se ne sarebbe fregato dei limiti e della responsabilità, quella sera voleva cercare di evadere da tutto grazie all'alchool. vidi i miei pensieri concretizzarsi non appena mi disse, dopo neanche una decina di minuti, di aver sete e così, questa volta, mi trascinò verso il bancone.
-te vuoi il solito?- mi chiese e io annuii per poi vederlo chiamare l'attenzione del barista.
-due vodka lemon!- ordinò con voce alta, cercando di sovrastare quello della musica e il barista annuì cominciando a preparare quello che era il mio cocktail preferito.
i minuti passarono e mentre io sorseggiavo lentamente il mio drink, vedevo Liam ordinarne altri, uno diverso dall'altro, uno ogni volta più forte di quello precedente e così, mentre io mi trovavo ancora a metà del mio primo e unico bicchiere di quella sera, lui si stava scolando il quarto.
-hey Liam, io direi basta, perchè non torniamo a ballare? -proposi toccandogli leggermente il braccio e lui mi fulminò.
-ho sete Noemi, fammi bere!- sbiascicò guardandomi con sguardo vuoto: l'alchool stava cominciando a fare effetto e io non potevo fare niente per fermarlo.
Il barista gli porse un altro cocktail e lui spostò la cannuccia con il quale veniva servito e poggiò le labbra sul bicchiere di vetro cominciando a scolare il liquido colorato e quando posò il bicchiere sul tavolo notai che ne aveva bevuto più di metà, in un solo sorso.
sospirai passandomi una mano fra i capelli e spostando lo sguardo nel locale, non riuscivo a guardarlo ridursi in quelle condizioni.
quando riposai lo sguardo su di lui vidi che stava per afferrare il bicchiere che conteneva un altro nuovo cocktail, senza pensare a cosa avrebbe portato il mio gesto, afferrai il bicchiere nello stesso momento in cui lo fece lui e cercai di tirarlo verso di me.
-cosa stai facendo? lascia, voglio bere!- esclamò con una voce che non sembrava neanche più la sua.
-basta Liam, per favore!- lo implorai ma lui mi fermò e con un colpo secco tirò il bicchiere verso di lui, ma il movimento così veloce fece in modo che il bicchiere si rovesciasse e il contenuto finì per la gran parte sul mio vestito.
-oh ma bene, mi hai mandato un cocktail a puttane, grazie.- si lamentò lui per poi non perdere tempo e ordinandone un altro.
-vado in bagno a pulirmi, mi raccomando. -dissi alzandomi dallo sgabello sul quale mi ero seduta ormai da molto tempo e lui annuì scocciato.
-non ho sei anni e non ho bisogno di raccomandazioni.- si lamentò lui per poi lamentarsi con il barista per il fatto che ancora il suo drink non fosse pronto.
sospirai guardandolo un ultima volta prima di buttarmi nella mischia di ragazzi e ragazze che si strusciavano l'uno contro l'altra. seguendo le istruzioni raggiunsi il bagno e non appena entrai uscirono un gruppo di ragazze che ridevano molto probabilmente senza motivo, molto probabilmente era solo un effetto che gli aveva creato l'alchool.
feci una smorfia notando che, con mia sfortuna, una macchia leggermente rosata invadeva la fascia bianca del vestito. cercai di levarla come meglio potevo visto che avevo a disposizione solo della carta igienica e dell'acqua. stetti a fregare contro la macchia per un bel po' di tempo quando poi capii che era inutile e che poi nessuno mi sarebbe mai venuto e dire niente, con tutta quella gente perchè qualcuno si sarebbe dovuto interessare al mio vestito?
con qualche spinta riuscii a raggiungere nuovamente il bancone, ma con mia sorpresa non ci ritrovai Liam. mi guardai velocemente intorno ma senza risultato. dove poteva essersi cacciato? in fondo ero stata via un quarto d'ora, massimo venti minuti. con lo sguardo catturai l'attenzione del barista che aveva servito Liam per tutta la sera e lui, come se avesse capito la mia domanda, mi indicò un punto in fondo al locale, ma la cosa che mi spiazzò fu l'espressione con la quale mi dette quell'informazione, era come dispiaciuto. seguii le indicazioni del ragazzo e il perchè dell'espressione dispiaciuta mi fu più che chiaro visto che Liam, il mio ragazzo, era attaccato con la schiena contro una colonna in fondo al locale con una bionda che gli era spalmata completamente addosso e Liam sembrava non essere contrario al corpo di quella ragazza su di lui anzi sembrava apprezzare visto che rispondeva in modo…appassionato al bacio che la bionda con il vestito ascellare gli stava dando.
sapevo benissimo che quello che stava facendo era solo effetto dell'alchool come le ragazze che ridevano uscendo dal bagno.
sapevo benissimo che non sarei dovuta essere arrabbiata con lui per quello che stava facendo.
sapevo benissimo che non sarei dovuta scoppiare a piangere e soprattutto sapevo benissimo che non sarei dovuta andarmene delusa e offesa lasciandolo lì da solo in quelle condizioni, sì lo sapevo, ma è quello che feci.
mi feci largo nuovamente fra la folla e quando finalmente fui fuori da quel dannato pub scoppiai a piangere accovacciandomi e poggiando la schiena contro il muro.
continuavo a ripetermi che Liam non si rendeva conto di quello che stava facendo, che era l'alchool che gli scorreva in corpo a comandare le sue azioni, ma era anche vero che lui non aveva fatto niente per impedire il tutto, se la era, come dire, cercata.
asciugai le lacrime che mi avevano rovinato completamente il trucco e mi alzai inspirando profondamente. mi sfilai dai piedi il paio di decolté neri che mi ero messa per quella serata che sarebbe dovuta finire diversamente. tirai su con il naso e prendendo le scarpe in mano mi incamminai fin arrivando dove volevo. recuperai dalla borsa il mio blackberry: era l'una passata. mi morsi il labbro indecisa su quello che dovevo fare. era tardi e io mi trovavo a piedi nudi sul prato del loro giardino, indecisa se premere o no quella dannata connetta verde, alla fine lo feci e mi portai il cellulare all'orecchio mentre cominciai a fare su e giù nervosamente. dopo quattro squilli la sua voce assonnata risuonò dall'altra parte del telefono.
-stavi dormendo...scusa...è solo che io...scusa, niente, torna a dormire e scusami ancora.- farfuglia in pieno panico mentre sentivo che sarebbe ricominciata un'altra crisi di pianto.
-hey, che succede? perchè piangi? che ti è successo Noemi?- il suo tono cambiò completamente lasciando da parte il sonno e dando il benvenuto alla preoccupazione.
-è solo che...Liam e..-non riuscii neanche a pronunciare il suo nome che scoppiai a piangere -ho...ho bisogno di te, Niall. -riuscii a dire recuperando un minimo di fiato fra un singhiozzo e l'altro.
-dimmi dove sei, arrivo subito. -disse lui con tono fermo e sicuro, cosa che mi fece tranquillizzare quel minimo che mi bastava.
-davanti a casa tua, nel giardino. -risposi in un sussurro e poi niente, silenzio, Niall aveva chiuso la chiamata.
mi passai una mano fra i capelli che avevano abbandonato il liscio perfetto procurato dalla piastra di qualche ora prima e rimisi il cellulare in borsa. sospirai e mi misi seduta sul muretto così da essere quasi frontale alla porta d'ingresso.
dopo pochi minuti, neanche cinque, quella porta si aprì e ne uscì Niall. sorrisi vedendolo venirmi incontro con la tuta che usava spesso come pigiama e coperto dalla sua cara felpa viola con la zip che indossava quasi sempre e che io adoravo. lo vidi avvicinarsi quasi a corsa verso di me ed era impressionante come il suo ciuffo ossigenato si riconoscesse anche nel buio della notte, illuminata appena dalla luna.
quando arrivò davanti a me non disse niente, mi abbracciò solamente. un suo abbraccio era tutto quello di cui avevo bisogno in quel momento.
quando ci staccammo lui mi accarezzò appena i capelli e dopodichè si sedette sul muretto vicino a me, in silenzio.
-te la senti di spiegarmi cosa è successo?- chiese con tono delicato come se avesse timore a dire qualunque parola per paura di ferirmi.
sospirai e lo guardai, non potevo vederli per via della poca luce, quasi inesistente, ma mi immaginai benissimo i suoi occhi color cielo che mi guardavano preoccupato. sorrisi malinconicamente e annuii per poi partire con il racconto di quell'orribile serata.
view post Posted: 30/12/2011, 18:48 # how wonderful life is while you're in the world - # fan fictions
donna sono tanto fiera di te.
mi avevi promesso che sarebbe stato un capitolo stupendo e non mi hai deluso per niente.
lo adoro, è davvero la cosa che hai scritto meglio e non potevo chiedere di più.
la parte di zayn e memi è descritta benissimo e so quanto ci tenevi visto che te ami a dismisura questo periodo della storia LOL
non posso dire di essere stupita degli avvenimenti visto che lo abbiamo deciso insieme cosa far succedere, ma comunque niente, parlo un po' a vanvera *O*
brava donna <3 devo muovermi a scrivere u.u
view post Posted: 23/12/2011, 17:05 # how wonderful life is while you're in the world - # fan fictions
ho avuto motivi tecnici, cioè che il mio caro c mi ha abbandonato per andare all'ospedale del computer(?) ma adesso è tornato e ho potuto scrivere *-*
premetto che non l'ho riletto e se ci sono degli errori...bhè non è colpa mia, ecco.
spero comunque che vi piaccia!
ne approfitto per augurarvi un buon Natale (: vi adoro <3



capitolo sedici.



-hey mora è per te!
la voce squillante della mia compagna di stanza rimbombò in tutta la camera fino ad arrivare al bagno in cui mi ero chiusa per prepararmi. aprii la porta e feci uscire solo la testa per vedere chi fosse anche se sapevo perfettamente di chi si trattasse. esclamai un 'ciao', ma per colpa dello spazzolino che avevo in bocca, uscì un mugugnio non molto definito. entrai in bagno e mi sciacquai la bocca per poi guardarmi allo specchio dandomi una sistemata veloce con le mani ai capelli. uscii dal bagno e l'occhio mi cadde sulla sveglia notando che erano le tre e mezza. sorrisi notando che il ragazzo che in quel momoento era seduto sul mio letto aspettandomi, era in perfetto orario e che io, come sempre, ero in ritardo.
-riuscirai mai a essere in orario o vivrai nel ritardo perenne?- scherzò alex e io gli feci la linguaccia dicendole che non aveva ragione e lei sbarrò gli occhi -vivo nella stessa stanza con te da quanto, una decina di giorni? beh in tutti questi dieci giorni non ce ne è stato uno in cui tu fossi in orario e con questo ho detto tutto.
mentre parlava alex gesticolava freneticamente cosa che a vedersi faceva ridere e non poco.
-sono dettagli bionda, non ti attaccare a queste piccole cose. -dissi facendo spallucce per poi prendere una felpa dal mio armadio che misi sopra la maglietta a maniche corte che già indossavo e sentii alex bisbigliare qualche cosa seguita dalla risata del biondo che mi stava aspettando in uno strano silenzio.
-stai aspettando di essere fuori di qui per insultarmi o cosa?- gli chiesi mettendomi la sciarpa e lui fece spallucce mentre io mi accingevo a indossare il giubbotto.
-hai dormito poco horan? di solito quando dormi poco non parli molto.- notai mentre niall si alzava dal letto per andare verso la porta che aprì poco dopo.
-ormai mi conosci così bene henderson.- disse lui con un sorriso divertito porgendomi la borsa che aveva preso dal mobiletto vicino a lui. lo ringrazia con un sorriso gigante e dopo un ultimo saluto ad alex, che intanto si era abbandonata sul letto con il suo caro ipod nelle orecchie, uscimmo.
-cosa ha disturbato il tuo sonno? -chiesi prendendolo a braccetto e lui sorrise sospirando.
-avevo dormito tutto il pomeriggio e quindi la sera non avevo sonno e mi sono addormentato tardi.- mi spiegò e a me scappò un sorriso, era tipico di lui.
Non era il primo pomeriggio che passavo solo con lui, anzi era una situazione che si presentava spesso ultimamente. senza togliere niente agli altri ragazzi, ma niall era quello con il quale avevo legato di più, forse perchè il suo carettere e il mio erano così diversi e uguali allo stesso tempo che, non so come spiegarlo, ma si completavano. Era un ottimo amico con il quale era facile scherzare e inoltre sapeva ascoltare senza mai lamentarsi della mia parlantina, o meglio quasi senza mai lamentarsi, a volte capitava anche a lui, in fondo nessuno è perfetto.
-dai occhi belli, un po' di vita! ci penso io a svegliarti!- esclamai spingendolo leggermente e lui sorrise un'altra volta molto probabilmente soprattutto per il fatto che lo avessi chiamato 'occhi belli', adorava quel soprannome visto che, secondo lui, i suoi occhi erano il suo unico vanto.
-te saresti capace di svegliare un morto.- precisò lui e io sorrisi come se mi avesse fatto uno dei più bei complimenti di tutti i tempi.
lo trascinai per le vie e i negozi del centro e dopo sue mille suppliche gli risparmiai lo shopping selvaggio, mi limitai solo a provare un paio di abiti in un negozio e tanti cappelli in un altro, amavo i cappelli ma non mi piaceva molto indossarli, sì sono un po' strana, lo ammetto.
-pronto per stasera? è il terzo appuntamento vero? -chiesi quando la cameriera ci portò le cioccolate calde al tavolo del piccolo cafè nel quale eravamo entrati. lui annuì sorseggiando un po' di quel liquido scuro stando attento a non scottarsi. -dimmi un po' dove la porti stasera? -chiesi curiosa e lui posò la tazza sul tavolo guardandomi con un sopracciglio alzato -hey sei obbligato a dirmi tutto, devo consigliarti al meglio.- dissi puntandogli un dito contro e lui dopo qualche secondo nei quali provò a rimanere serio, scoppiò a ridere.
dopo essersi ripreso e aver sorseggiato un altro po' di cioccolata cominciò a raccontarmi quale era la sua idea per il suo terzo appuntamento con Kaytlin. in quei giorni Alex e Kay avevano avuto modo di insersi nel gruppo nel quale io stessa ero entrata da poco tempo, ma a differenza di quanto pensassi, Kay e Niall non ci misero molto a uscire insieme, anzi Niall non aveva aspettato neanche un paio di giorni prima di invitarla a differenza di Louis che, pur essendo interessato ad Alex (anche se faticava ad ammetterlo), non era riuscito a farsi avanti; spesso io e la bionda, la sera, quando ci ritrovavamo in camera, parlavamo del fatto che doveva essere lei a farsi avanti, ma quell'idea non la faceva impazzire, come tutte le ragazze avrebbe preferito che fosse lui a farsi avanti, avrei dovuto parlare con Louis in quei giorni altrimenti non saremo andati da nessuna parte.
-e te invece che programmi hai per stasera?- mi chiese il biondo quando ebbi finito di dargli un ultimo piccolo consiglio per quella sera. con un ultimo sorso finii la mia cioccolata e posai il bicchiere sul tavolo con un sorriso.
-ceno a casa vostra e poi mi guarderò un film con Liam, serata tranquilla, non ho voglia di uscire, gliel'ho già detto.- risposi annuendo leggermente come per far risultare la risposta più ragionevole.
-fatico a sentire te e la parola 'tranquilla' nella stessa frase.- scherzò lui e io mi sporsi sul tavolo per dargli uno schiaffo in testa al quale lui reagì con una buffa smorfia di dolore.
-andiamo a casa almeno te ti prepari e io occupo il vostro divano.- esclamai alzandomi e andando verso l'uscita lasciando Niall a pagare le cioccolate.
-mai una volta che sei te ad offrire!- esclamò lui con un sorriso divertito uscendo dal cafè e incamminandosi al mio fianco verso casa.
-hey sei te il ragazzo e te paghi, non si discute.- esclamai a testa alta e lui ne approfittò per restituirmi lo schiaffo in testa che io gli avevo dato pochi secondi prima.
fra una chiacchiera e l'altra arrivammo a casa e così potei rifugiarmi nel calduccio della casa visto che la temperatura, già fredda essendo in inverno, si era abbassata ulteriormente con l'arrivo della sera.
-buonasera uomini!- esclamai entrando in cucina dove si trovavano Zayn, Liam e Louis che mi sorrisero e salutarono per poi fare lo stesso con Niall che comparì alle mie spalle qualche secondo dopo.
-com'è andato il pomeriggio?- chiese Liam che intanto si era avvicinato a me e mi aveva lasciando un leggero bacio sulle labbra. mi girai verso il biondo ossigenato ed entrambi, nello stesso momento, facemmo spallucce.
-normale, come sempre.- rispondemmo all'unisono.
-occhi belli, vai a preparati che fra un po' esci!- esclamai e Niall scattò sull'attenti per poi sparire al piano di sopra nella sua stanza. -ma la coppietta felice?- chiesi guardandomi intorno e notando l'assenza di Memi e Harry.
-sono in camera di Harry e sinceramente non mi interessa quello che stanno o non stanno facendo.-rispose Louis con una smorfia leggermente disgustata che mi fece ridere.
-ho deciso che occuperò il vostro divano fino a ora di cena..addio.-dissi prima di lasciare la cucina per andare in salotto e distendermi sul divano color crema che adoravo, era davvero tanto comodo.
chiusi gli occhi stiracchiandomi per rilassarmi completamente e li riaprii giusto un secondo per notare Liam, Louis e Zayn corrermi incontro come una mandria di bufali.
-non lo fate!- urlai per poi mettermi le braccia davanti al viso come scudo visto che da lì a pochi secondi si sarebbero lanciati verso il divano e così, detto fatto, venni schiacciata letteralmente da tre ragazzi che avevano dei cervelli che messi insieme non ne facevano neanche uno intero.
-siete delle cacche!- urlai il più forte possibile, ma che alla fine risultò un sussurro visto che qualcuno stava premendo il suo gomito con contro la mia cassa toracica. -non respiro, levatevi!- mi lamentai cominciando a muovermi e poi, dopo aver raccolto un po' di forze, spinsi le mie braccia in avanti facendo cadere Zayn e Louis che soffocarono un urlo di dolore qwuando il loro fondoschiena toccò il pavimento in modo poco carino.
sentii la risata di Liam espandersi per tutta la casa mentre lui era piegato in due dal troppo ridere nell'angolino del divano.
Zayn e Louis sbuffarono per la reazione dell'amico e cominciarono ad insultarlo e cominciando così una lotta scherzosa fra pugni e cuscinate, dalla quale io mi tenni il più lontano possibile schiacciandomi contro il lato opposto del divano dal quale si trovavano loro.
-hey ma qui non si mangia?- chiesi dopo un po' quando tutti finalmente si furono calmati.
-si ordina la pizza!- esclamò Louis saltando in piedi e andando a prendere il cordless per comporre il numero.
-io non ci sono a cena e voi ordinate pizza? questa me la segno!- esclamò Niall facendo ingresso nel salotto con un sorriso reggiante.
-occhi belli, stai benissimo!- esclamai alzandomi e andandogli incontro e lui prese colore sulle guancie, anche questo era tipico di lui, appena riceveva un complimento prendeva le sembianze di un pomodoro maturo.
tutti salutarono Niall anche Memi e Harry che finalmente erano uscire dalla camera del riccio e dopo un ultimo in bocca al lupo da parte di Zayn il biondo uscì di casa per andare al suo appuntamento.
Dopo venti minuti arrivarono le pizze che Louis aveva ordinato e le divorammo in pochi minuti fra una risata e l'altra.
-stasera che programmi avete?-chiesi sorseggiando una lattina di soda e tutti si guardarono facendo spallucce.
-io volevo uscire, andare in un pub o cose così, qualcuno che voglia venire con me?- chiese Zayn passando lo sguardo a tutti noi, ma nessuno si azzardò a rispondergli e così il moro sbuffò. notai Louis roteare gli occhi e bisbigliare qualcosa di incomprensibile per poi alzare la mano dicendo che si offriva di accompagnarlo. Zayn a quelle parole s'illuminò cominciandolo a ringraziare. sorrisi a quella scena visto che si notava la poca voglia che aveva Louis di uscire, ma che avesse accettato solo per l'amico. guardai Memi e Harry ripetendo la domanda di prima ma questa volta rivolta solo a loro e il riccio fece spallucce guardando la ragazza che intanto gli sorrise cominciando a sbattere le ciglia: si stava preparando a fare una richiesta, poco ma sicuro.
-io avrei tanta voglia di un frullato, usciamo a prenderlo? ti prego.- disse infatti poco dopo lei e Harry sorrise divertito per poi fare un altro sorriso dolcissimo e accettando la proposta della sua ragazza.
sorrisi alla coppietta e poi guardai Liam che mi sorrise di sua volta.
-noi ci guardiamo un film?- proposi con uno dei miei migliori sorrisi. lui si zittì un attimo arricciando le labbra in un'espressione pensierosa e dopo poco mi sorrise ulteriormente annuendo.
sparecchiammo e dopodichè tutti gli altri si andarono a preparare per uscire mentre Liam si parò davandi alla libreria dove tenevano i vari dvd. lo affiancai guardando la sfilza di cofanetti e con la coda dell'occhio notai lui che continuava a passare lo sguardo fra me e i dvd così mi voltai verso di lui e lo guardai inclinando leggermente la testa e accennando un sorriso.
-che vuoi vedere?- mi chiese poi ritornando a guardare i cofanetti e io sorrisi divertita passando poi il mio sguardo e analizzando accuratamente tutti i titoli che avevo a disposizione.
-mmh...vediamo..mi va di vedere...-sussurrai cercando di non perdere di vista nessun dvd per poi puntarne uno che adoravo. -questo!- esclamai prendendo il contenitore rettangolare e porgendoglielo.
-ti va di ballare?- chiese di conferma lui leggendo il titolo del film che avevo scelto e io annuii sorridente e sicura della mia scelta. adoravo quel film era davvero bellissimo. lui guardò il dvd e me un paio di volte per poi fare spallucce.
-okay, va bene!- esclamò dopodichè andando verso il lettore dvd mentre io mi tuffai letteramente sul divano e in quel momento fecero ingresso tutti gli altri preparati per uscire.
-mi raccomando non bevete troppo e non mette incinta nessuna, vi adoro!- esclamai guardando Louis e Zayn che dopo una risata e un ultimo saluto uscirono di casa.
-noi ci facciamo un gelato e una bella passeggiata, ci vediamo!- esclamò Memi avvicinandosi a me e stampandomi un bacio sulla guancia sia a me che a Liam.
-divertitevi!- esclamammo in coro io e Liam dopodichè i due uscirono sorridenti.
Liam inserì il dvd per poi venirsi ad accoccolare accanto a me sul divano e avvolgendo me e lui sotto una coperta.
sentii qualcosa sfiorarmi la guancia e a fatica aprii gli occhi, mi sa proprio che mi ero addormentata. misi a fuoco bene e notai Liam a pochi centimetri di distanza da me che mi sorrideva teneramente.
-hey- sussurrò e io sorrisi -ti sei addormentata e il film è finito, da un bel po'. ti riaccompagno al campus okay?
mi misi una mano davanti alla bocca e feci un sbadiglio gigante.
-sì mi sa che è meglio, sto morendo di sonno e domani devo svegliarmi presto.- risposi alzandomi dal divano seguita da lui. ci mettemmo i giubbotti e uscimmo di casa nello stesso momento in cui Niall era di ritorno.
-occhi belli, com'è andata?- chiesi ancora leggermente assonnata e lui mi fece un sorriso gigantesco e già da quello capii che era andata stupendamente.
-l'accompagno e poi torno.- disse Liam e il biondo annuì per poi salutarmi con un bacio sulla guancia ed entrare in casa.
raggiungemmo il campus e dopo un ultimo saluto e un ultimo bacio della giornata entrai in stanza e accesi la luce.
-spengi la luce Ems!- esclamò da sotto le coperte Alex e sorrisi avvicinandomi al suo letto scompigliandole i capelli e poi spesi la luce accendendo solo quella piccola della lampada sulla scrivania, mi cambia mettendomi il pigiama e dopo aver spento anche la luce della piccola lampada mi infilai sotto le coperte.
-buonanotte Alex.- sussurrai affondando la testa nel cuscino
-notte Ems.
Sorrisi e dopo neanche un minuto il sonno si impradonì di me.
view post Posted: 30/11/2011, 22:01 # how wonderful life is while you're in the world - # fan fictions
e dopo secoli e secoli Noemi è tornta *tadadadaaaaan*
ebbene sì, non sono un miraggio, ma sono veramente io!
ci ho messo tanto, lo so. odiatemi pure come fa quella stronzona della memi, ma sappiate che io vi amo tutte, pace e amore. <3
okay basta, vi lascio al capitolo ho capito, adiosss! <3


capitolo quattordici.



erano passate quasi due settimane dall'uscita fra me e Liam e tutto andava alla perfezione, ormai potevo definitivamente dire che io e lui eravamo una coppia e stavamo felicemente insieme.
quei giorni, quando non ero a lezione, li avevo trascorsi tutti con lui, Memi e gli altri ragazzi, con i quali avevo avuto modo di legare tantissimo e infatti ormai ci divertivamo e scherzavamo come se ci conoscessimo da anni.
stavo attraversando il giardino del campus con passo veloce visto che Memi mi aveva già fatto un paio di squilli, come sempre ero in ritardo.
-ci sono!- esclamai apparendo alle sue spalle e lei sussultò spaventata e si portò una mano sul petto all'altezza del cuore.
-finalmente Noe!- esclamò allargando le braccia e io mi scusai dicendo che la lezione si era prolungata per qualche minuto -comunque io devo andare a casa perchè al tuo bel ragazzo e ai suoi amichetti del cavolo gli pesa troppo il fondoschiena per fare qualcosa in casa e così mi ritrovo montagne di bucato che mi tocca lavare perchè loro poverini si sciupano a fare una lavatrice e inoltre devo andare a fare la spesa perchè sennò stasera non ci mangiamo un bel niente!- cominciò a parlare a raffica sfogandosi come meglio poteva. io rimasi a guardarla e a volte annuivo per farle capire che la stavo ascoltando e capivo quello che diceva.
In quel poco tempo in cui avevo avuto modo di conoscere Melanie avevo immediatamente colto il fatto che avesse una bella parlantina che si rafforzava maggiormente quando era nervosa o scazzata come in quel caso. avrei anche potuto buttarmi a terra fra le convulsioni, ma lei non si sarebbe fermata a parlare, era buffa.
-vabbè allora finisco la lezione e vengo a casa tua da sola, ho imparato la strada ormai. -la rassicurai quando fui sicura che avesse finito il suo monologo in cui insultava i suoi coinquilini. lei alzò un indice verso l'alto come per fermarmi e la guardai confusa mentre lei scuoteva il capo.
-niall e louis si sono offerti di aspettarti così venite insieme, tanto la loro ultima lezione finisce venti minuti prima della tua, per loro non sarà di certo un peso. - mi spiegò con un sorriso e io annuii mentre lei si guardò il polso sul quale aveva l'orologio e sorrise divertita.
-ora io vado a casa e te vedi di tornare in camera tua prendere la roba per il corso di economia e riuscire ad arrivare a lezione in tempo!- dissi sorridendo e mostrandomi il polso con l'orologio sul quale potei leggere l'orario.
-bene, scappo!- urlai prima di salutarla con un leggero bacio sulla guancia per poi dirigermi velocemente verso la mia stanza. quando arrivai alla porta controllai l'orario e notai che avevo abbastanza tempo per prendere tutte le cose e andare a lezione con calma. sorrisi compiaciuta di questo fatto e aprii la mia stanza, ma strabuzzai gli occhi quando vidi una ragazza gironzolare a destra e manca. non era molto alta, ma compensava con il fatto che fosse davvero bella con quei lunghi capelli biondi che le cadevano lungo la schiena creando dei leggeri boccoli. sentendomi entrare si voltò verso di me e io la guardai confusa.
-emh..scusa..forse ho sbagliato camera..-bofonchiai passandomi una mano nei capelli e lei scosse la testa.
-sei Noemi Henderson?- mi chiese con tono gentile e io annuii titubante mentre sul suo viso si aprì un sorriso dolcissimo che mi rilassò -sono Alexandra Morgan la tua nuova compagna di stanza, ma ti prego chiamami Alex. -si presentò venendomi incontro tendendomi una mano che io strinsi con un sorriso.
-bene finalmente qualcuno con cui parlare in questa stanza che non sia il muro o un cuscino!- esclamai e lei rise andando verso il letto al fianco del mio sul quale notai una valigia mezza disfatta. -immagino che tu sia arrivata da poco tempo, stamattina quando sono uscita ero da sola.
-si io e mia cugina siamo arrivate un'ora fa. lei è nella stanza accanto. -mi informò e io annuii mentre andavo verso la scrivania per poggiare i libri dei corsi precedenti e prendere quello di economia.
un minuto dopo la porta della stanza si spalancò facendo apparire la figura di una ragazza. anche lei non era molto alta e aveva capelli castani chiari con un taglio non molto lungo, giusto fino alla spalla. passò i suoi grandi occhi verdi fra me e Alex un paio di volte per poi sorridere imbarazzata.
-lei è Kaytlin, mia cugina. -disse la bionda spezzando quel silenzio. io sorrisi e mi avvicinai alla ragazza porgendole la mano sorridente.
-piacere, io sono Noemi.
-piacere mio, chiamami pure Kay.- disse con lo stesso tono gentile che aveva usato sua cugina poco tempo prima.
Sorrisi: quelle due ragazze mi piacevano. come un fulmine a ciel sereno il ricordo del corso si economia si ravvivò nella mia mente.
-sentite io ora avrei il corso di economia, che ne dite se venite con me? almeno vedete una lezione.- proposi e loro si guardarono un paio di secondi per poi voltarsi verso di me sorridenti e annuirono d'accordo. -bene allora andiamo perchè la lezione inizia fra meno di dieci minuti!- dissi facendo una smorfia e uscendo quasi immediatamente.
La lezione durò poco più di un'ora, ma ne seguii forse un quarto d'ora, tutto il tempo restante lo passai a chiacchierare, ovviamente senza farci beccare dal professore, con Alex e Kay. Entrambe venivano da una piccola cittadina vicino a Bristol. Avevamo tutte e tre la stessa età e, come mi era sembrato inizialmente, erano molto simpatiche.
Uscimmo dall'aula ridendo per una battuta di Alex e dopo qualche passo Kay si fermò guardandomi e chiedendomi cosa avremo ora che l lezione era finita.
-allora ora dobbiamo andare verso il giardino perchè due miei amici mi stanno aspettando per andare a casa loro. -spiegai annuendo con un sorriso e Alex mi guardò maliziosa.
-non è che c'è del tenero con uno dei due o forse entrambi?- chiese alzando un sopracciglio e io strabuzzai gli occhi per poi scoppiare a ridere immediatamente dopo.
-no, visto che sono due dei migliori amici del mio ragazzo.- risposi mettendole una mano sulla spalla e lei si zittì annuendo e mi guardò come se volesse sapere altro. sorrisi divertita e intanto mi incamminai seguita da loro. -si chiama Liam e stiamo insieme da pochissimo, domani sono due settimane, ma stiamo bene. comunque lui vive con la quattro pazzi ragazzi, suoi migliori amici e la sua migliore amica che conosce da tipo tutta la vita. io vado ogni giorno a casa loro dopo le lezioni visto che qui non riusciamo a vederci molto spesso fra le lezioni e il fatto che lui lavori nel bar del campus non aiuta. -spiegai ulteriormente mentre loro mi ascoltavano molto attentamente, sembravano davvero molto interessate. -e comunque questi suoi due amici sono molto molto carini e single. -dissi con un sorrisetto furbo e loro si illuminarono mentre avevamo raggiunto il viale principale del giardino e vidi Niall e Louis seduti alla solita panchina. -eccoli lì- dissi indicando i due ragazzi che si erano alzati per venirmi incontro non appena mi videro.
-il castano è mio, non si discute Kay, a te lascio il biondo.- sentii sussurrare Alex e automaticamente mi scappò una risata.
-buongiorno mora!- esclamò Louis abbracciandomi con uno dei suoi soliti abbracci da orso che amavo, in realtà io amavo ogni tipo di abbraccio.
-salve Tomlinson!- risposi con un sorriso quando si staccò da me poi guardai Niall e sorrisi scompigliandogli le leggera cresta in cui era raccolto il suo ciuffo biondo e lui fece una smorfia così mi avvicinai a lui e gli stampai un enorme e sonoro bacio sulla guancia. -salve anche a te Horan! e vi presento queste due belle ragazze, lei è Alex, la mia nuova compagna di stanza e lei è sua cugina Kaytlin, ma chiamatela Kay. sono arrivate oggi.- presentai le nuove ragazze a quei due scemi che sembravano molto interessati. mi voltai verso Alex e Kay e indicai i ragazzi -mentre loro sono Louis e Niall, uno più stupido dell'altro, ma sono simpatici e dolci se lo vogliono.

-e voglio darvi immediatamente un consiglio utilissimo: se questo bel ragazzo al mio fianco vi organizza un appuntamento al buio, non fidatevi, dovete rifiutare subito!- esclamò Louis indiando Niall che roteò gi occhi mentre io attaccai ridere.
Le ragazze sorrisero ma mi guardarono confusa per quel strano consiglio.
-gli ha organizzato un appuntamento con una ragazza che dopo neanche mezz’ora stava organizzando il loro matrimonio e i nomi dei figli- spiegai contenendo le risate.vidi Niall che stava per dire qualcosa, ma prima che lo facesse io aggiunsi -ma era uno scherzo, lo aveva fatto apposta. sì, il biondino con gli occhi azzurri e il faccino d'angelo in realtà è un bastardo.
Alex e Kay cominciarono a ridere mentre Louis insistette per battermi il cinque continuando a ripetere che non potevo descrivere in modo migliore Niall che intanto mi aveva fatto una linguaccia.
-bene, noi dovremo andare a casa voglia uomini belli!- esclamai dopo una mezz'oretta in cui avevamo fatto il giro del campus e chiacchierato.
-ma perchè non venite anche voi?- chiese Niall guardandole mentre io e Louis annuimmo d'accordo con lui.
Loro si guardarono storgendo la bocca e scuotendo la testa.
-dobbiamo ancora disfare le valige e siamo stanche, scusate- disse Alex e io annuii capendole, infondo si erano svegliate presto e non si erano fermate un attimo tutto il giorno, a quest'ora se io fossi stata in loro, sarei già svenuta per terra dalla stanchezza.
-giusto, avete ragione, sarà per la prossima volta, ci conto!- esclamò Louis facendo l'occhiolino alla bionda che prese leggermente colore sulle guance.
-allora ci vediamo stasera quando torno- dissi indicando Alex che annuì sorridente e dopo gli ultimi saluti ci dividemmo.
-non mi ringraziate neanche per le vostre nuove conquiste? l'ho scoperte io!- esclamai dopo un po' e loro scoppiarono a ridere per poi guardarsi e insieme mi presero in braccio accennando uno strano coro con il mio nome.
-siete degli scemi!- esclamai quando mi rimisero con i piedi sulla terra ridacchiando divertita -e comunque prego.
In pochi minuti arrivammo a casa e la prima cosa che ci colpì quando entrammo fu un urlo di Memi.
-Liam James Payne hai mischiato i capi colorati con quelli bianchi?! mi hai mandato a puttane mezzo guardaroba!- urlò contro Liam che era stava sbuffando in piedi davanti a lei.
-hey io te lo avevo detto che non ero capace a fare queste cose, ora ti prendi il risultato.- si 'difese' lui, cosa che fece cacciare a Memi un altro urlo di disperazione e dopo aver specificamente scandito che ci odiava tutti andò a chiudersi in camera.
-la tua amica è pazza.- sussurrarono in coro Louis, Niall e Liam guardandomi e io li guardai con un sopracciglio alzato.
-prima di tutto è la vostra migliore amica, soprattutto te signorino- dissi indicando Liam che fece una smorfia -e secondo, poverina la fate uscire pazza, vado a farle un thè caldo e glielo porto. -dissi andando in cucina che ormai conoscevo visto che io ero l'unica con un minimo di dote culinaria e in quei giorni mi avevano sfruttato alla grande.
-ma scusa non mi saluti nemmeno?- sentii gridare Liam e automaticamente sorrisi e corsi indietro per saltergli addosso stampandogli un bacio sulle labbra.
-ciao bellissimo.- sussurrai con un sorrisetto per poi ritornare in cucina a preparare il thè a Melanie.
view post Posted: 23/11/2011, 21:59 Get me with those green eyes, baby. - # fan fictions
è..è finita.
questa fanfiction è tutto. la seguo dal primo capitolo se non sbaglio, e dal primo capitolo l'ho amata.
mi ricordo come avevo dall'inizio adorato liam e la sua dolcezza, peccato che poi sia entrato in gioco quel puttaniere di harry e tutto è cambiato, è nato così il #teamstyles di questa fanfiction.
harry e juliette. ho creduto in quei due personaggi da sempre. una coppia nata dalla tua fantasia, ma che mi sembravano come miei amici da quanto ero presa.
mi ricordo anche che all'inizio ero l'unica deficiente a tifare quel coglione di hazza e invece guarda un po' come è andata a finire :')
questa storia mi ha dato anche modo di conoscere te, federica. te che sei una ragazza così dolce e semplice, con la quale è semplice farsi una risata.
mi ricordo quanto cavolo ti stressavo con horan. ero completamente in palla visto che per metà storia non era ancora apparso LOL
mi ricordo anche però quanto sono stata felice quando mi hai promesso la parte della ragazza che lo avrebbe consolato alla fine e infatti eccomi, sono brooke *w*
io che sapevo la fine di questa storia dal capitolo venti e te che ti odiavi perchè non riuscivi a non spoilerarmi tutto ahahaha :')
ti chiedo scusa ancora per quel periodo in cui ho abbandonato questa storia, cielo mi sono sentita e sento tutt'ora così in colpa çwç
questa è sicuramente una delle più belle e travolgenti ff che abbia mai letto, scritta da una delle ragazze più dolci che abbia mai conosciuto.
grazie fede per aver scritto tutto questo, ti voglio un bene che neanche ti immagini.
un bacio e ricordati, forza #teamstyles. :') <3
view post Posted: 14/11/2011, 20:01 # how wonderful life is while you're in the world - # fan fictions
devo commentare anche io u.u
prima cosa non è che noemi, povera stella, pensa male è colpa tua che fai in modo che questo succeda D:
se hai capito bene, sennò pace u.u
comunque mi piace, sono patatosissimi trnsnfdiaus styles çç <3
ora tocca a me scrivere 'O'
mi metto all'opera, spero di postare presto :3 <3 xx
view post Posted: 14/11/2011, 19:26 Get me with those green eyes, baby. - # fan fictions
e signori e signore ecco a voi la ragazza che ha fatt impazzire e ragionare horan: me! *convinzione a +1OO*
okay mettiamo da parte questo mio accumolo di ego e parliamo del chap uwù
lo adoro e non solo perchè appare brooke (awwww <3) ma anche perchè...JULIE E HARRY WIIIIIIIIN *-----* nfuinvfhudcnfghd i miei due cuccioli nvirufcnfdj belli belli belli belli i miei amoriiii grnbuyigrfnuygbnvrfd mamma mia c'è no basta, li amo. çç
e julie e niall amici..ora si che va tutto alla perfezione *---*
fra poco finisce..*scoppia in un pianto apocalittico(?)* e vabbè tanto te continui a scrivere u.u
beh dai posso finire qui io mio commento. (ti erano mancati i miei commenti intelligenti? ma ovvio che si u.u)
evaporo, addio. ti voglio bene, tanto. <3
view post Posted: 3/11/2011, 00:22 # how wonderful life is while you're in the world - # fan fictions
oh ma grazie *-----* siete belle, tutte çwç <3

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DONNA, AUUUGURI!
oggi è il compleanno di quella vacca della mia donna çwç <3
view post Posted: 2/11/2011, 20:43 Get me with those green eyes, baby. - # fan fictions
guarda un po' ci c'è? ce l'ho fatta ç___ç
cioè ho finito di leggere i capitoli a scuola u.u
mi ci sono messa con il cellulare e tadaaan eccomi qui!
io amo questo ultimo capitolo, c'èèèè!
julie e harry, sai benissimo quanto io ami quei due insieme çç
e poi a me quella brunetta che si fa horan non è che mi stia antipatica, anzi mi sa tanto che è una figa u.u *CHISSA' COME MAAAAAAAI* LOL
che bello tornare a commentare questa ff, mi era mancato :')
però che brutto che fra poco finisce ç____ç
feeeeeeeede, scusa se sono ritornata solo all'ultimo, ma sono troppo pigra çç
mi rifarò nella prossima ff, promesso <3
te continua, ti voglio bene, <3
544 replies since 20/12/2008