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| It's gotta be you, only you ♥ I pensieri riescono solo a confonderti ancora di più, se possibile.
Se la saranno bevuta la scusa del bagno? Saranno passate all’incirca due ore da quando mi sono rifugiato qui con una scusa qualsiasi: non avrei mai e poi mai voluto ignorare il suo sguardo, oggi invece ho deciso di farlo.
Perché?
Risposta parecchio ovvia, direi: perché sono un codardo; un codardo che ha paura di ciò che potrebbe pensare il mondo davanti alla sua debolezza.
E allora come sistemare la “situazione”? Dovrei forse parlarne con qualcuno?
Come fare quando quel qualcuno è la causa dei tuoi problemi?
Che cosa fare quando tutto ciò di cui hai bisogno è il suo sorriso o anche solo sentirlo vicino?
Sono nel bel mezzo di una crisi di panico quando sento dei passi sempre più vicini: fantastico, eccoli pronti a cercare un disperso nel gabinetto!
«Amico, ma che fine hai fatto?! Sono passate ben due ore da quando hai detto di avere un urgente bisogno del bagno! Sei ancora lì dentro? »
È lui, solamente lui.
E adesso?
Adesso apre la porta con la forza - e la finezza - di un rinoceronte. Tu si che rispetti la privacy, Tomlinson!
«Vedo che sei ancora qui: hai forse seri problemi intestinali?!» mi dice con uno dei suoi sorrisi sghembi.
«Ti sembro dell’umore giusto?!» rispondo io con un’occhiata di fuoco che potrebbe incenerire l’intero polo nord.
«Lo sapevo io che qualcosa non andava! » mi rivolge un’occhiata perplessa e si avvicina lentamente al lavandino proprio per incrociare il mio sguardo.
«Non sai proprio un bel nulla, va tutto alla perfezione! Volevo semplicemente restare da solo, quindi adesso mi fai il piacere di uscire da dove sei entrato, grazie. »
Ed ecco che il suo sguardo si fa duro come non mai: ma cosa mi prende? Sarò impazzito!
«Scusa, scusa, scusa? Ti ha morso una serpe, giusto? Dimmi che è così perché altrimenti non saprei proprio capire da dove esce tutta questa stronzaggine» sta per chiudersi la porta alle spalle quando mi sento un emerito deficiente e lo costringo a rimanere con me.
«No, resta! Scusami, non volevo essere così stronzo, non so cosa mi prende ormai» vedo riflessa nei suoi occhi la mia tristezza. Ma dov’è finito il ragazzino tutto riccioli, pronto ad affrontare il mondo?!
Quel ragazzino dopotutto è ancora qui, ha solo una fottutissima paura di farsi avanti, di deludere qualcuno, di perdere qualcuno.
«Sputa la carota, sono a tua completa disposizione» ed ecco fare capolino un sorriso stupendo a illuminargli il volto e a illuminare così anche il mio cuore.
«Come vorrei poterlo fare, se solo sapessi qual è il problema!» prima bugia.
«Scommetto quello che vuoi che il problema qui sia una ragazza »
Una fitta allo stomaco mi zittisce per una manciata di secondi.
«Ho indovinato, lo sapevo! » risponde lui tutto gongolante e sicuro di avere ragione.
«Sì, hai indovinato, ma adesso smettila di fare tutto il saputello » seconda bugia.
«Okay, okay! Come si chiama? La conosco? Voglio sapere!»
Dannazione!
«Ma che cavolo… ma nemmeno la conosci, sta tranquillo! » terza bugia.
«Sicuro?» io annuisco e in quel momento è come se cercasse di capire ciò che mi passa per la testa.
«Io non direi, secondo me la conosco» altra occhiata. Ancora un’altra. Oh cavolo. Ha capito. Oh cavolo.
«Dimmi che non è mia sorella! Styles, giurami che non è mia sorella! »
Quasi scoppio a ridere: ed io che credevo avesse capito!
«Calmati, calmati, le sorelle Tomlinson sono off-limits!» rispondo in preda alle risate.
«Adesso va meglio! » ed eccolo ridere a crepapelle con me senza nessun motivo in particolare: due cretini!
«Questa ragazza deve proprio farti male, in tutti i sensi» mi risponde in preda ad altre risate e lì mi accorgo di non essermi mai mosso dal gabinetto. Ma quanto son scemo?!
«Mi sa proprio che per una volta hai ragione » quarta bugia.
Finalmente mi sistemo e mi decido a uscire dal bagno con lui.
«Ma non mi preoccupo nemmeno: finché non troverai la ragazza dei tuoi sogni, tu hai me, o sbaglio?! Tanto non credo proprio che questa lo sia: pensa a una vita intera rinchiuso in bagno! » altre risate.
«Certo che sei proprio scemo! » dico a malapena tra una risata e l’altra. «Ma io amo solo te, che ti credi?» prima verità. Magari potessi dirglielo sul serio!
Mi si butta tra le braccia e lì mi sento al sicuro: potrei affrontare un uragano così.
«Il nostro amore è come il vento: non lo vedo ma lo percepisco » ha rivisto “A walk to remember” , ci scommetto.
«Hai rivisto “A walk to remember” circondato da fazzoletti, per giunta senza invitarmi. Ammettilo! »
«Cosa vuoi che ti dica, non ho potuto resistere »
Sapessi a cosa non posso resistere io, Tomlinson… meglio tacere!
«Andiamo, su, ci staranno dando per dispersi» mi dice staccandosi dall’abbraccio.
«Louis? » senza nemmeno rendermene conto mi ritrovo a fermarlo.
«Si? » mi risponde con un sorriso.
«Grazie»
«Per cosa, Styles? »
«Per esserci sempre, Tomlinson. Semplicemente per questo. » |
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